Sulle Madonie, in territorio di Polizzi Generosa, sorgono alberi antichissimi: gli Abies nebrodensis. Un itinerario vi porta alla scoperta di questi esemplari viventi della preistoria.
Sono abeti unici, una trentina gli esemplari che resistono all’avanzare del tempo e per questo imperdibili. Gli alberi sorgono all’interno del Vallone Madonna degli Angeli, nella parte Sud-occidentale del Parco delle Madonie. Nel paesaggio si alternano rocce dolomitiche e arenacee.
Il percorso inizia a quota 1250 metri sul livello del mare e risalirà sino a quota 1900. Terminerete il trekking su Monte San Salvatore, luogo dal quale potrete godere di uno splendido panorama. Potrete anche ammirare la chiesetta di Madonna dell’Alto, realizzata proprio in cima alla montagna.
Per chi ama coniugare natura e cultura è utile dire che all’interno della chiesa di epoca medievale c’è anche una statua del 1471, raffigurante proprio la Madonna dell’Alto, ealizzata dal Gagini.
Oltre agli Abies, tutelati dalle convenzioni di Berna e Washington per la loro rarità, altra curiosità del percorso è rappresentata dal leccio che in questa specifica area geografica riesce a crescere sino a quota 1700 metri sul livello del mare, contro i mille abituali.
NOTE TECNICHE E INFORMAZIONI UTILI
Il percorso è di media difficoltà non è consigliato ai bambini di età inferiore a dieci anni. Per percorrere il percorso ci voglioni dalle 5 alle 6 ore. Il periodo consigliato per le escursioni è quello che va da aprile a novembre. Quello degli Abies nebrodensis è un itinerario proposto dalla coop Riportiamo alla Luce.
Abies Nebrodensis: curiosità
Gli Abies Nebrodensis sono una specie tutelata e molto particolare. La difficoltà della riproduzione la mette fra quelle specie a rischio di estinzione.
Ma la speranza è viva fra gli studiosi. Alla vigilia di natale del 2019 è stato trovato un esemplare di pochi centimetri cresciuto naturalmente.
La particolarità sta nel fatto che l’esemplare è stato trovato distante dagli altri, un motivo in più di speranza per la crescita.
Normalmente sotto gli altri esemplari i nuovi alberelli non riescono a crescere oppure vengono schiacciati dagli animali che passano.
Questo albero, a Polizzi Generosa, veniva usato anche per scacciare i demoni. Due a rami a forma di croce venivano posti all’esterno delle case come difesa dagli spiriti malvagi. Anche per questo sono considerati alberi sacri.