Da sabato corre in rete la notizia di alcune isole messe in vendita. Tutto partirebbe dall’esposto del coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli inviato ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Un esposto in cui viene chiesto l’immediato intervento per tutelare queste porzioni, più o meno ampie, di “terra emersa”.
Si parla, nello specifico, anche di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, l’Isola di Capo Passero in provincia di Siracusa e l‘Isola di Santa Maria di fronte Marsala in provincia di Trapani.
Noi di SiciliaWeekend non ci siamo limitati ad apprendere la notizia e la replica del Ministero. Pur non avendo, al momento, disponibilità finanziare per acquistare una nuova sede per la nostra redazione, abbiamo cercato informazioni in merito a questa vendita. E siamo partiti proprio dal volere individuare quale fosse l’agenzia immobiliare incaricata.
E’ bastato fare qualche ricerca mirata su Google per apprendere che di questo annuncio se ne parlava già a inizio mese. A scriverne su Dove, l’inserto dedicato al mondo dei viaggi del Corriere della Sera, è stato Elmar Burchia.
Da lui si apprende che “sono due anni che la famiglia di aristocratici eredi di Rosolino Pilo cerca di vendere l’isola delle Femmine. Senza successo”. Adesso si torna alla riscossa e, a quanto pare, con un prezzo ribassato.
Saltiamo così di link in link e approdiamo al sito della Romolini Immobiliare. Qui troviamo l’annuncio: “Situata a brevissima distanza da Palermo e dalla terra ferma (circa 300 m in linea d’aria), l’Isola delle Femmine si estende per quasi 15 ettari con un altitudine massima sul livello del mare di 35 m, punto in cui sono visibili i ruderi di un’antica torre di avvistamento“.
Dal 1997 la Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine è attualmente gestita dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).
Perché acquistare quest’Isola? Una delle opportunità viene illustrata dalla Romolini Immobiliare: “L’acquisto dell’isola è un’opportunità unica per chi è alla ricerca di un “trophy asset”: un utilizzo parzialmente privato o semplicemente un’opera di recupero e salvaguardia di un bene unico nel suo genere. Il restauro conservativo della torre permetterebbe di renderla utilizzabile come residenza privata, immobile di rappresentanza, immagine aziendale oppure la realizzazione di un museo che permetta ai turisti di apprezzare non solo il carattere naturalistico dell’isola ma anche quello storico, artistico e archeologico“.
Proprio sui resti della fortificazione presente nell’isola viene specificato che la torre presente al sommo dell’isola fu costruita nel XVI secolo, “originariamente su due piani, oggi costituita dal solo piano terra, la torre presenta una base quadrata (247 mq)”.
Insomma, c’è tanto da fare. Al di là della possibilità di accedere a un “finanziamento dall’Unione Europea o dal Ministero dei Beni culturali per lavori di ristrutturazione o per un eventuale sviluppo culturale e turistico dell’isola, sempre nel totale rispetto del vincolo ambientale presente”, resta la difficoltà legata al prezzo iniziale.
Oggi è possibile acquistare l’isola ad un costo “più accessibile” rispetto a due anni. Se prima occorrevano quasi 3 milioni e mezzo di euro, pare che oggi si possa discutere da un minimo di due ad un massimo di tre milioni di euro.
Costo a parte, il patrimonio di Isola delle Femmine è davvero straordinario, sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Vi teniamo aggiornati.
[…] un pezzo di terra disabitato come la famosa Isola delle Femmine ma ha un fascino molto particolare forse per la sua posizione in mezzo al […]