Di seguito proponiamo la descrizione dei parchi archeologici presenti in Sicilia.
I parchi archeologici di Sicilia fanno parte del patrimonio della Regione e sono gestiti dall’assessorato ai Beni culturali. Eccoli e cosa vedere in ciascuno.
Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci
Il parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci, che comprende i Comuni di Catania, Acireale, Aci Catena, Aci Castello, Valverde, e Aci Sant’Antonio, è costituito dalle aree archeologiche e dagli edifici antichi all’interno del perimetro della città antica e dalle aree urbane circostanti. Il sito archeologico, sede dell’antico insediamento calcidese, presenta delle evidenze architettoniche e monumentali, in particolare quelle risalenti alla fase ellenistico-romana. Sono noti l’impianto dell’Anfiteatro, del Foro e dei Mausolei della Necropoli Nord. L’area salvaguarda e valorizza i valori archeologici, panoramici, paesaggistici e culturali di un territorio con caratteristiche naturali di tipo geo-vulcanologico.
Parco Archeologico di Himera, Solunto e Monte Jato
Il sito di Himera costituisce una delle aree più importanti per quanto riguarda la storia e l’archeologia della colonizzazione greca in Sicilia. Il Parco comprende i Comuni di Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Collesano, Cerda, Santa Flavia, Bagheria, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale. Il sito archeologico di Solunto, già meta di importanti flussi turistici, presenta le testimonianze di una delle più importanti città della fase ellenistica e romana della Sicilia. Il sito di Monte Iato abbraccia un lungo arco temporale di oltre duemila anni come documentato dalla complessa stratificazione archeologica che si dispiega dal I millennio a.C sino al Medioevo.
Parco Archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica
Il parco di Kamarina, che include l’impianto urbano del V-IV sec a.C, le fortificazioni della città, i resti del tempio di Athena, le necropoli classiche, la catacomba del Re Cucco, l’area archeologica di Kaukana, comprende i Comuni di Ragusa, Santa Croce di Camerina, Vittoria, Modica e Ispica. Kamarina venne fondata agli inizi del VI sec a.C dagli antichi greci dorici siracusani e scopo del nuovo insediamento fu quello di creare un presidio lungo la rotta africana e frenare l’espansione verso sud di Gela, che appena diciotto anni dopo fonderà più a Nord Ovest Akragas (580 a.C). Il parco di Cava d’Ispica rappresenta una delle valenze culturali più importanti dell’area degli Iblei.
Parco Archeologico di Tindari
Il parco di Tindari, sul territorio dei Comuni di Milazzo, Terme Vigliatore, Patti, Tripi e Gioiosa Marea, si pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio archeologico in armonia con la valorizzazione delle emergenze di bellezza paesaggistica e naturalistica della Riserva Naturale Orientata dei ‘Laghetti di Marinello’, Capo Milazzo e Gioiosa Guardia: una sorta di parco diffuso con cui si potenzia il sistema di rete dei vari ambiti archeologici interconnessi tra loro. Le aree archeologiche principali sono l’Antiquarium a Villa Amato e l’area archeologica di Viale dei Cipressi di Milazzo, il sito archeologico della villa romana di contrada San Biagio a Terme Vigliatore.
Parco Archeologico delle Eolie
Le isole Eolie, poste in un punto strategico per la navigazione tirrenica e cruciale per i traffici commerciali mediterranei, conservano un patrimonio archeologico tra i più ricchi e articolati della Sicilia. Il parco comprende i Comuni di Lipari, Santa Marina Salina e Leni. Sull’isola di Lipari vi è il museo archeologico Bernabò Brea e le aree archeologiche urbane della Rocca del Castello, dell’Acropoli e di contrada Diana nonché l’area archeologica del territorio delle Terme di San Calogero. Su Panarea il villaggio dell’età del Bronzo a Punta Milazzese, su Salina, l’antico impianto produttivo per il sale del laghetto di Lingua.
Parco Archeologico di Lilibeo Marsala
L’area che costituisce il Parco archeologico di Lilibeo-Marsala tiene conto della particolare localizzazione nell’area urbana della città di Marsala e della compresenza della estesa area archeologica demaniale. Il Parco si configura sia come parco urbano sia come parco ‘a rete’ nel quale ogni singola area archeologica costituisce una tappa del percorso all’interno dell’antica città punica. Il parco comprende il Comune di Marsala e insiste sul sito archeologico di Capo Boeo dove i Moziesi fondarono la città punica. La nuova città, chiamata Lilibeo, divenne il punto di transito obbligato delle rotte marinane dal Nord Africa verso il Tirreno e il caposaldo dell’eparchia punica in Sicilia.
Parco Archeologico di Morgantina e Villa del Casale
Morgantina, antica città sicula e greca, fu riportata alla luce nel 1955. Da questo sito provengono importanti reperti archeologici come la Dea di Morgantina, attualmente custodita presso il Museo acheologico di Aidone, e il tesoro di Morgantina. Dopo la fase di depressione dei primi due secoli dell’Impero, la Sicilia rurale entrò in un nuovo periodo di prosperità agli inizi del IV sec d.C di cui la villa romana del Casale – edificio abitativo a quattro chilometri da Piazza Armerina – è una ricca testimonianza tanto da essere inserita fra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Le quattro aree archeologiche principali sono Casale, Montagna di Marzo, Runzi e Sofiana.
I Parchi Archeologici di Sicilia: Siracusa, Loro e Villa del Tellaro
Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, il Parco di Siracusa – che comprende anche i Comuni d Noto, Avola, Palazzolo Acreide, Buscemi – dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2005, deve la sua fondazione ai Corinzi nell’anno 734-733 a.C. Annoverata tra le più vaste metropoli dell’età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla fino alla conquista da parte di Roma nel 212 a.C. Importante centro dell’Impero bizantino, ne divenne la capitale durante il VI secolo. Di particolare interesse l’area del Santuario di Apollo Temenite e il Castello Eurialo.
Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cosa e Pantelleria
Il parco, che comprende i Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Pantelleria, con un’estensione di 270 ettari, rappresenta uno dei più grandi del Mediterraneo. Espressione della civiltà classica e dello stile dorico, fu fondata dai Megaresi di Sicilia nella seconda età del VII sec. a.C. All’area viene oggi accorpato il Parco di Pantelleria. Nell’acropoli, situata nell’area della collina di S. Teresa, è possibile distinguere il Foro, le Cinte Murarie e il sistema di viabilità urbana e di approvvigionamento idrico, il Caseggiato e l’Area Sacra. Il comprensorio archeologico dei Sesi, tumuli funerari costruiti con pietre a secco, rappresenta uno dei complessi archeologici più importanti.
I parchi archeologici di Sicilia: Gela
Gela, una delle più antiche città della Sicilia, sorge leggermente soprelevata sopra il livello del mare su una collina che risulta abitata già dall’età del rame e dell’età del bronzo. La città fu fondata nel 689-688 a.C. da parte di un gruppo di coloni Rodii e Cretesi, prendendo il nome dal vicino fiume Gela. Il Parco è costituito da quattro aree principali: l’area archeologica di Bitalemi, con i resti del santuario dedicato a Demetra e Kore; l’area di Bosco Littorio, con l’emporio commerciale del VI sec. a.C.; l’area di Molino a Vento, con l’area dell’Acropoli e il i Templi A e B; l’area di Capo Soprano, con i quartieri residenziali organizzati secondo schemi regolari e le mura Timoleontee.
Parco Archeologico di Leontinoi
Il parco comprende i Comuni di Augusta, Carlentini e Lentini. Le città antiche di Leontinoi e di Megara Hyblaea, nonché dell’avamposto leontinese del Monte San Basilio, rappresentano il nucleo del Parco che lega insieme in un solo sistema le più antiche colonie greche della provincia di Siracusa. Il sito archeologico di Leontinoi fu un centro indigeno in cui nel 729 a.C. si insediarono i calcidesi nonché, temporaneamente, i megaresi, i quali ebbero in dono dal re siculo Hyblon l’area costiera dove nel 728/727 a.C. fondarono la città di Megara Hyblaea. Dell’antica città sono ben conservati i resti della cinta muraria, quale la Porta a tenaglia sul perimetro meridionale.
Parco Archeologico di Segesta
Le testimonianze ed evidenze monumentali che insistono sul sito archeologico di Segesta rivestono grande interesse. Segesta, che raggiunse presto un ruolo di primo piano nel bacino del Mediterraneo, fu la secolare antagonista di Selinunte, sino fino al 307 a.C. quando venne conquistata e distrutta da Siracusa. Tra i monumenti principali il Teatro Ellenistico, il Tempio di tipo dorico (430-420 a.C.), il santuario di Contrada Mango (VI/V sec. a.C), l’Agorà e la casa del Navarca (epoca greco-romana), l’area medievale (mura di cinta, castello annesso al teatro, due chiese di epoca normanna, il quartiere medievale e la moschea. Il parco comprende il Comune di Calatafimi-Segesta
I Parchi Archeologici di Sicilia: Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria
Il parco, che comprende i Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Pantelleria, con un’estensione di 270 ettari, rappresenta uno dei più grandi del Mediterraneo. Espressione della civiltà classica e dello stile dorico, fu fondata dai Megaresi di Sicilia nella seconda età del VII sec. a.C. All’area viene oggi accorpato il Parco di Pantelleria. Nell’acropoli, situata nell’area della collina di S. Teresa, è possibile distinguere il Foro, le Cinte Murarie e il sistema di viabilità urbana e di approvvigionamento idrico, il Caseggiato e l’Area Sacra. Il comprensorio archeologico dei Sesi, tumuli funerari costruiti con pietre a secco, rappresenta uno dei complessi archeologici più importanti.
[…] litoranee, affacciandosi dal basamento in cemento di quella che una volta era la recinzione del Parco Archeologico, si susseguono ulteriori distese di dune che assumono quasi l’aspetto di colline, mentre nelle […]