L’orto botanico di Catania: un vero gioiello della natura da potere scoprire nel centro storico della città ai piedi dell’Etna.
Chi ha detto che restando in città non si possa godere la natura? E’ il caso dell’orto botanico di Catania, un gioiello della natura.

Al di là del verde pubblico, spesso poco valorizzato nelle aree urbane siciliane, ci sono grandi giardini ricchi di centinaia di specie diverse di alberi e piante.
Luoghi che rimangono spesso nell’ombra, frequentati per lo più da addetti ai lavori, ma che andrebbero riscoperti soprattutto dai cittadini. Se avete ancora qualche dubbio, stiamo parlando degli orti botanici, veri e propri angoli di paradiso tra il cemento delle nostre città.
Questa volta vogliamo proporvi una rilassante passeggiata tra i viali dell’Hortus Botanicus Catinensis, ovvero il lussureggiante giardino botanico di Catania. Si parla tanto, com’è giusto che sia, di quello palermitano, ma anche il capoluogo etneo può vantarsi di averne uno all’altezza della storia della città.
Fondato nel 1858 dal monaco benedettino Francesco Tornabene, il giardino catanese si estende su una superficie di circa sedicimila metri quadrati, di cui tredicimila riservati a piante esotiche (Orto generale) e i restanti tremila alla coltivazione di specie spontanee siciliane (Orto siculo).
Attualmente viene gestito dal Dipartimento di Botanica dell’Università di Catania ed è diventato, col passare degli anni, un centro di grande interesse scientifico e didattico per alcune collezioni di grande rilievo, quali le “succulente”, le palme e le piante spontanee siciliane.
Cosa vedere
Migliaia sono gli esemplari della prima collezione, quasi tutte coltivate in esterno per il clima mite della zona. Le “succulente”, chiamate così perché capaci di trattenere grandi quantità d’acqua, hanno forme stravaganti ed originali e rappresentano, forse, la maggiore attrattiva didattica ed estetica del giardino etneo. Colui che diede vita alla prima collezione fu proprio Tornabene, che redasse un primo elenco nel 1887: adesso si contano circa duemila specie, tra cactacee, agavacee ed euforbiacee.
Poi troverete una modesta ma non meno interessante selezione di palme: oltre cento esemplari, appartenenti a quaranta specie diverse e alcune di grandi dimensioni. Si tratta di piante adulte coltivate in terra o sparse in diverse aiuole; alcune più giovani sono, invece, coltivate in vaso in attesa di essere trapiantate definitivamente.
Nell’Orto botanico dei Catania, poi, tanti sono gli esemplari provenienti da tutto il mondo, come la monumentale Phytolacca dioica, di origine argentina, con una circonferenza alla base di circa tredici metri, o l’Eucalyptus citriodora, dal gradevolissimo profumo di limone, o ancora diverse specie di ficus, gimnosperme, cipressi, pini e dracene.
Infine, nell’Orto siculo, numerose sono le piante spontanee della flora dell’Isola, come il leccio, il carrubo, l’olmo, il pino e, tra le specie arbustive tipiche della macchia mediterranea, il lentisco, il mirto e l’erica.
L’Orto botanico di Catania, info utili
L’ingresso dell’Orto Botanico è da Via Etnea 397 e gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00 e il sabato dalle 9:00 alle 13:00. La domenica su prenotazione gruppi. Info: 095 382529
Se siete possessori di un iPhone, potrete scoprire le bellezze dell’Orto Botanico di Catania, scaricando dall’Apple Store, un’applicazione gratuita che vi permetterà di ricevere sul vostro melafonino informazioni sulle piante presenti ed alcune curiosità legate alla loro origine. Una vera e propria guida di educazione ambientale alla portata di tutti che coniuga natura e tecnologia.
Un mondo da scoprire all’aria aperta, come per la Catania sotterranea nel sottosuolo.