Un appuntamento unico, entusiasmante da vivere sia dentro che fuori dall’acqua: è la traversata a nuoto dello Stretto di Messina. L’appuntamento, per il 2019, si svolgerà domenica 4 agosto.
I numeri sono importanti: ottanta atleti dai 14 ai 65 anni, provenienti da 22 città diverse. Quarantaquattro società coinvolte con i nuotatori di punta del panorama italiano, per la traversata dello Stretto numero cinquantacinque.

La manifestazione, presentata a Villa San Giovanni, si svolgerà nello specchio d’acqua che va da Torre Faro a Cannitello, per terminare nel nuovissimo molo di sottoflutto di Villa San Giovanni.
«Idealmente – spiega l’organizzatore Mimmo Pellegrino – si uniranno i due fari, quello di Capo Peloro e quello di Punta Pezzo. Ciò significa che la tribuna naturale si allungherà, fino a giungere all’entrata del molo di sottoflutto».
Il percorso della traversata dello Stretto di Messina a nuoto
«Si partirà nei pressi dalla Chiesa di Torre Faro. La prima boa da lasciare a destra a Capo Peloro. S’inizia la traversata vera e propria, si giunge alla Chiesa di Cannitello, a pochi metri dalla battigia ci sarà la seconda boa, sempre da lasciare a destra, si arriverà a Punta Pezzo e poi al molo di sottoflutto, dove un imbuto di corsie fatto di galleggianti inviterà gli atleti all’arrivo definitivo. Dovremmo avere condizioni di correnti favorevoli agli atleti, con un tempo cronometrico buono, anche se le previsioni sono sempre approssimative».
Sul fronte degli atleti, quest’anno si registra la presenza di numerosi nuotatori di altissimo livello: da Simone Ercoli, vincitore della scorsa edizione, per giungere a Samuel Pizzetti che intende prendersi la rivincita dell’anno trascorso. E poi anche Federico Vanelli delle Fiamme Oro, il quale figura tra i favoriti. Nella categoria femminile spicca la presenza della plurititolata olimpica, Martina Grimaldi, oltre che di Fabiana Lamerti, già più volte vincitrice della manifestazione. Da non sottovalutare poi Valeria Cutrupi, vincitrice anch’ella delle passate edizioni.
Il 4 agosto, dunque, tutti pronti a vivere qualcosa più di una gara: un’emozione fatta di storia, fascino, turismo, sport ed ambiente.