Mussomeli è un comune della provincia di Caltanissetta famoso per il suo castello e la particolare storia di un fantasma.
Sono separati da 61 chilometri di strade provinciali, un’ora «abbondante» in auto. Eppure due paesi in Sicilia sono strettamente legati dalla storia e da un mito. Parliamo di Caccamo, della Rocca di Mussomeli e dei fantasmi di Sicilia.

Diecimila abitanti, posizionato in una zona collinare, Mussomeli si trova a est del fiume Platani, nella Sicilia centrale, il provincia di Caltanissetta.
Nel 1370 Manfredi di Chiaramonte inaugurò il Castello Manfredonico di stile gotico-normanno. Sarebbe stato costruito su una precedente fortezza araba, che si innalza su una rupe a 778 metri: «Il nido D’Aquila».
Su questo castello diversi sono i racconti che si tramandano sui reali «inquilini». C’è don Guiscardo de la Portes ma ci sono anche tre bellissime ragazze e la «famosa» Baronessa di Carini. Un unico denominatore comune: la giovinezza e l’amore…
Decine sono i racconti e le testimonianze che si trovano anche on line. Il primo personaggio è un giovane. Lo avrebbero «visto» in tanti, tra questi anche un gruppo di turisti.
Riferiscono di un giovane vigoroso avvolto da un mantello nero. Barba e capelli folti. Questo fantasma si narra che sarebbe comparso ad un custode e a lui avrebbe raccontato la sua storia.
Guiscardo de la Portes sarebbe nato in Spagna nel 1370. Nel 1392 arrivò a Palermo. Durante una fuga verso Mussomeli venne ucciso e pare che per una bestemmia pronunciata sul punto di morire venne condannato a vagare in affanno per mille anni.
Secondo quanto si trova in rete e viene comunque raccontato anche dalla gente del luogo, molti altri, oltre al custode, avrebbero visto il fantasma di Guiscardo.
La rocca di Mussomeli e il fantasma
Ma non è l’unica storia. Nel castello pare abitassero insieme al principe Federico le sue tre sorelle: Clotilde , Margherita e Costanza. Il principe dovette partire in guerra e non sapendo a chi lasciare in custodia le tre sorelle le rinchiuse in una camera, lasciò il cibo necessario e fece murare la porta.
La guerra durò più del previsto. E le scorte terminarono. Non avendo a chi chiedere una mano, misero a cuocere le scarpe per mangiarle. Al rientro il principe corse nella stanza e le trovò morte con le scarpe tra i denti. Da allora quella stanza è chiamata la «cammara di li tri donni».
Altra presenza è quella di Laura Lanza, baronessa di Carini, uccisa nel castello di Carini, (qui lasciò un’impronta…) dal padre Cesare. Venne sorpresa con Ludovico Vernagallo di Montelepre.
Il padre, in preda al rimorso, si rifugiò nel castello di Mussomeli. Ma lo spirito della donna non lo avrebbe lasciato in pace. E lo seguì fino alla nuova dimora. Chi afferma di avere visto questa presenza sulla Rocca di Mussomeli parla di una donna giovane vestita con abiti risalenti al ’500…
Mussomeli, curiosità e info utili
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Mussomeli nel mondo ha una grande eco con tanti gruppi Facebook legati ai numerosi emigrati che ne ricordano la bellezza.
Il Comune di Mussomeli risponde al numero di telefono 0934961111.
Il sito web del comune di Mussomeli è www.comunedimussomeli.it.
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