Percorso a Pantalica in bici, un tuffo in una natura incontaminata fra i luoghi raccontati anche da Vincenzo Consolo in questo libro.
Tornare in un luogo nel quale si è già stati per molti potrebbe essere noioso. Una volta provata e fatta un’escursione difficilmente si ha voglia di ripeterla.
Nel mio caso è stato diverso. Anni fa avevo attraversato la riserva di Pantalica a piedi, e non ho concluso tutto il percorso. Mi son fermato circa a metà.
Vedevo sfrecciare gruppi di ciclisti armati di torcia e luci posteriori e mi son ripromesso di tornare un giorno in quello stesso luogo, con la mia bici.

Pantalica si trova in Provincia di Siracusa. E’ una riserva naturale orientata protetta e ricade nell’area dei “tavolati iblei”.
Si attraversa un canyon ricco di vegetazione, di pareti rocciose divenute Necropoli, attraversato da un fiume: l’Anapo.
Il percorso è lungo 12km ed è stato ricavato dalla vecchia linea ferrata che collegava SIracusa/Ragusa/Vizzini.
Questo è il sentiero principale, ma ne esistono di altri percorribili solo a piedi lungo la ex linea ferrata. Gli ingressi sono due: lato Sortino e lato Cassaro/Ferla.
Si entra letteralmente in un paradiso. Odori, suoni e colori accompagnano il visitatore in un viaggio sereno ed incantato.
E’ bene programmare il percorso di Pantalica in bici con un po’ di anticipo, almeno 8/10 gg prima. Controllare le previsioni meteo deve essere un passo obbligato. Considerate che la riserva rimane chiusa nei tre gg successivi ad eventi di maltempo.
Una volta deciso il weekend giusto (ma va bene anche durante la settimana se siete liberi) la prima cosa da fare è richiedere il permesso al Dipartimento Azienda Foreste UPA SR.
Basta inviare una mail con la richiesta di accesso alla riserva in bici (almeno 8gg prima), indicando la data e il numero di partecipanti all’escursione, e magari accertarsi della ricezione con una chiamata all’uffico. L’ingresso alla riserva è totalmente gratuito.
E’ importante, come troverete scritto anche nel regolamento della riserva, equipaggiare le bici con luci anteriori e posteriori.
Durante il percorso si attraversano diverse gallerie che non sono illuminate. quindi per la vostra sicurezza, e anche quella degli altri, dovete dotarvi di luci.
L’ingresso dal quale vi consiglio di entrare è quello lato Sortino, ecco la mappa:
Pantalica in Bici, il percorso
Il tragitto è estremamente facile ed adatto anche ai più piccoli. Anche per chi non è un ciclista “affermato”. Esiste una leggerissima pendenza in salita per tutto il percorso d’andata. Ma io lo considero quasi in pianura.
Arrivate all’ingresso in orario. Il permesso è valido dalle 10 del mattino alle 16. La riserva in ogni caso chiude (nel periodo autunnale e invernale) alle 17. Nel periodo estivo rimane aperta che sino alle 19.30.
Tutto il percorso, andata e ritorno (24 km), si fa in meno di 2 ore. Questo se decidete di non fare soste, ma dubito che accada. Vi fermerete continuamente per ammirare e fotografare il paesaggio.
Scenderete in riva al fiume e vi fermerete a visitare il Museo etnoatropologico e naturalistico che troverete a 4 km circa dalla partenza. Vi garantisco che rimarrete dentro la riserva per tutto il tempo a vostra disposizione. Io ho pure sforato… ma non è stato un dramma per il custode.
Potete portare con voi un pranzo a sacco e consumarlo al raggiungimento del secondo ingresso, lato Ferla/Cassaro. Qui siamo a metà del tragitto e avrete percorso 12km.
Dopo una sosta pranzo che vi consiglio di fare scendendo sulla riva del fiume, potete ritornare in sella alla vostra bici e rifare il percorso al contrario. Sarà più facile perché con una leggera pendenza in discesa. Durante la passeggiata troverete una fontana con acqua potabile, quindi se siete rimasti a secco, avrete modo di ricaricare le vostre borracce da bici.
Il periodo migliore per fare l’escursione a mio parere è da settembre ad ottobre o da Aprile a Giugno. Evitate le giornate troppo calde e piene di turisti che poi sono concentrate tra Luglio ed Agosto.
Vi divertirete, passerete una giornata serena e immersi in una natura ancora tanto belle e selvaggia. Rispettate tutte le regole e quando tornerete negli stessi luoghi li troverete ancora più belli.
Per ulteriori info e dettagli potete contattare la redazione di siciliaweekend. Sarei felice di darvi altri dettagli e rispondere alle vostre eventuali curiosità.
Non mi rimane che salutarvi e augurarvi una buona escursione in bici con una frase di Vincenzo Consolo, tratta dal suo Le Pietre di Pantalica che vi consiglio di leggere, anche da qui.
«Arrivammo a Pantalica, l’antichissima Hybla, ci arrampicammo su per sentieri di capre, entrammo nelle tombe della necropoli, nelle grotte-abitazioni, nei santuari scavati nelle ripide pareti della roccia a picco sulle acque dell’Anapo.
Il vecchio parlava sempre, mi raccontava la sua vita, la fanciullezza e la giovinezza passate in quel luogo. Mi diceva di erbe e di animali, dei serpenti dell’Anapo, e di un enorme serpente, la biddina, fantastico drago, che pochi hanno visto, che fàscina e ingoia uomini, asini, pecore, capre». (Vincenzo Consolo, Le pietre di Pantalica)
Come andare a Pantalica, info utili
Questi sono i riferimenti e contatti utili per il percorso a Pantalica in bici: SERVIZIO 15 – SERVIZIO PER IL TERRITORIO DI SIRACUSA – Via S. Giovanni alle Catacombe n. 7 – 96100 – SIRACUSA – tel. 0931 468887 – fax 0931 7523975. e-mail servizio.sr.svilupporurale@regione.sicilia.it Per la verifica della ricezione della mail è meglio contattare direttamente la responsabile dellURP Elisabetta Carpinteri al numero: 0931 67450.
Nella mail di risposta alla vostra richiesta troverete in allegato diversi moduli che dovrete compilare e consegnare all’ingresso della riserva. L’autorizzazione rilasciata dall’Ente Gestore, invece, và soltanto mostrata e tenuta con sè.