La Sicilia vola nello Spazio e fa impazzire gli amanti del web e i sognatori più accaniti, proprio come accadde cinquant’anni fa con la bandiera Usa piantata sulla Luna.
E’ bastato uno scatto, postato sul web dall’astronauta siciliano Luca Parmitano, per far accendere i riflettori su un viaggio, quello della Sicilia nello Spazio, che non sarebbe mai stato possibile se non grazie a lui.

Dopo avere fotografato l’Etna e l’Isola dall’alto, cogliendone un animo rarefatto proprio come un altro bravo fotografo Siciliano di cui abbiamo parlato, l’astronauta ha scattato una foto dalla stazione spaziale che ritrae il gagliardetto della Regione Siciliana sull’oblò che guarda verso la terra a migliaia di chilometri di distanza.
Così, dopo la bandiera americana, piantata cinquant’anni fa sulla Luna, ecco che anche la Sicilia approda metaforicamente e non, nello Spazio.
Nello Spazio la bandiera Usa e quella di Sicilia
La foto della bandiera siciliana richiama i sognatori a quella che è l’essenza del viaggio, ovvero quella dell’esplorazione e della scoperta. Fino a qualche decennio fa, piantare uno stendardo equivaleva al dire “io c’ero”, ovvero sono stato qui, ne ho visto la bellezza e vissuto l’emozione.
Allo stesso modo, oggi la Sicilia può dire di essere stata nello Spazio, se non altro grazie ai suoi colori e al simbolo della Trinacria. Un messaggio forte che spinge a non avere limiti e a pensare che si può sempre viaggiare verso nuovi e lontani orizzonti. Proprio come la scommessa costante che la Sicilia prova a vincere sul fronte del turismo di qualità.
«Mi fa piacere vedere il gagliardetto della Regione Siciliana, che abbiamo inviato a Luca Parmitano prima della sua partenza dal Kazakistan con l’augurio di buon viaggio, in bella vista sulla plancia di comando della stazione spaziale internazionale», ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il post su facebook dell’astronauta.
«Eravamo certi, e in questo primo mese della “Missione Beyond” non siamo stati smentiti – continua il presidente – che il comandante siciliano sarebbe rimasto sempre in contatto con la sua Isola, che ha più volte fotografato dall’alto. Con orgoglio ed emozione gli auguro nuovamente buona missione, al servizio dell’umanità e con l’ammirazione, ne sono certo, della comunità siciliana».