L’idea è quella di creare una rete dei musei dell’emigrazione siciliana nel mondo. Nasce da Salina, alle Eolie, l’intenzione della Regione Siciliana di mettere in moto il progetto.
«E’ un’operazione culturale, ma anche identitaria – sottolinea il presidente in visita a Salina- che può diventare un polo di attrazione anche per il cosiddetto turismo di ritorno. Abbiamo pensato di dare vita a un progetto articolato che coinvolga tutte le nove Province e principalmente l’isola di Salina, caposcuola in questo percorso perché ha aperto una strada importante nel recupero della memoria. Se non si conosce il passato diventa difficile poter programmare il futuro».
La scelta di Salina non è stata casuale, visto che all’inizio del secolo scorso i primi emigrati per l’Australia e gli Stati Uniti partirono proprio da qui, dove il 7 e l’8 settembre si svolgerà la tradizionale festa degli eoliani nel mondo.
L’emigrazione dei siciliani verso America e Australia
Quella dell’emigrazione dei siciliani nel mondo è una storia lunga un secolo, come racconta bene anche questo testo. Iniziata alla fine dell’Ottocento, spinse migliaia di persone provenienti principalmente dall’entroterra siciliano o dalle Eolie, verso l’America e poi l’Australia.
Di recente sono tanti i progetti che provano a fare rientrare personaggi illustri o collegare le storie degli emigrati ai paesi d’origine.
Una iniziativa è quella del museo di Frank Sinatra nato a Lercara Friddi. E simile è la visita musicale del famoso jazzista Joe Lovano nella sua Alcara Li Fusi.
Le Eolie, un tempo autonome isole in cui si coltivava anche il grano, si svuotarono quasi del tutto, come Filicudi. Qualcuno rientrò, nei decenni a seguire, con le ricchezze accumulate, esempio ne è stato l’hotel Ariana a Salina, costruito proprio da un emigrato ritornato in Patria.
L’emigrazione nel film Nuovomondo di Crialese
Una storia, quella dell’emigrazione, raccontata anche da tanti film. Noi scegliamo di regalarvi una piccola chicca, quella di Nuovomondo, film di Emanuele Crialese premiato a Venezia con il Leone d’Argento nel 2006.