Fine estate, sulle spiagge di Sicilia si inizia la conta dei danni da mozzicone di sigaretta: un dramma che coinvolge praticamente tutti i luoghi balneari e che contribuisce solo a far danno all’ambiente e a ridurre l’appeal di questi luoghi.
Per parlare di questo argomento non c’è bisogno di appigliarsi ai dati, basta frequentare le spiagge, distendersi sul proprio telo e giocare con la sabbia. La caccia al tesoro porterà certamente buoni frutti, anche se non è il risultato sperato. E basterebbe portarsi dietro un posacenere da spiaggia come questi per mettere la parola fine al problema.

La stima a livello globale è allarmante e, probabilmente, sarà questa la nuova frontiera della lotta all’inquinamento dopo le innumerevoli campagne plastic free: i mozziconi di sigaretta rischiano di inquinare più della plastica.
E tutte, davvero tutte le spiagge di Sicilia, non sono esenti dal problema, nonostante in molti casi ci siano operatori e macchinari che quotidianamente si occupano della rimozione dei mozziconi.
Dalla famosa Mondello alle spiagge di Menfi, da San Vito Lo Capo a Castel di Tusa, dalla Scala dei Turchi ai lidi di Catania e Siracusa è davvero una tragedia per gli occhi e l’ambiente.
Qualcuna, certamente, è più pulita. E tante sono le iniziative organizzate da associazioni e gruppi di volontariato. Ma non basta, anche perché i rifiuti in spiaggia hanno tempi di degradazione davvero infiniti.
I tempi di degradazione dei rifiuti trovati a mare e in spiaggia
Basta fare un giro in rete e affidarsi alle riviste scientifiche per rendersi conto di quanto sia dannoso, in termini di tempo, il problema dei mozziconi di sigaretta in spiaggia oltre a quello causato da altri rifiuti.
Iniziamo proprio dalle sigarette: il problema maggiore è il filtro perché quelle che ne sono prive hanno solo carta e tabacco che si distruggono nel giro di un anno. Il filtro invece è prodotto chimicamente e per sciogliersi ha bisogno da cinque a dodici anni. Un’eternità.
E gli altri rifiuti che comunemente possiamo trovare in spiaggia per troppa disattenzione o totale mancanza d’educazione? Qualche tempo fa Focus aveva pubblicato una scheda che riportiamo.
- carta igienica: 1 mese
- torsolo di mela: 1 mese
- fazzoletto di carta: 3 mesi
- cerino: 6 mesi
- giornale quotidiano: 12 mesi
- chewing gum: 5 anni
- lattina in alluminio: 100 anni
- pila al mercurio: 200 anni
- sacchetto di plastica non biodegradabile: 450 anni
Cosa fare contro l’inquinamento in spiaggia
La risposta contro l’inquinamento dal mozziconi di sigaretta i spiaggia è una: buonsenso. Occorre educazione e rispetto dei luoghi. Perché il rischio è di ritrovarsi immersi dagli stessi rifiuti che abbiamo prodotto.
Avete necessità di fumare in spiaggia? Lo ripetiamo senza vergogna, con tanto di link per comprarvelo, portatevi il posacenere!
La bellezza, altrimenti, rischia di perdersi per strada.