Villa aurea e il suo giardino:la Valle dei Templi di Agrigento si arricchisce di un nuovo gioiello che torna fruibile al pubblico.
Si tratta residenza del capitano inglese Sir Alexander Hardcastle, l’uomo che contribuì alla rinascita della Valle dei Templi all’inizio del ‘900, quando ancora non esisteva il concetto dei Parchi archeologici, che invece ora sono il fiore all’occhiello di Sicilia.
La vostra visita all’interno della Valle dei Templi, offre dunque, (da domenica 25 agosto 2019), una nuova possibilità da non perdere.
Il giardino offre infatti una vista differente sui templi e tra cespugli e macchia mediterranea è possibile scorgere anche i resti di una necropoli paleocristiana con ipogei e tombe.
La storia di Villa Aurea
Dal 1921 al 1932, Villa Aurea fu la dimora di Sir Alexander Hardcastle, capitano dell’esercito inglese di nobili origini, come è scritto sul sito del parco della Valle dei Templi.
Appassionato di archeologia decise di restare ad Agrigento dopo aver compreso il tesoro che aveva davanti agli occhi.
Acquista la villa di campagna della fine dell’Ottocento che si trova lungo le mura dell’ antica Akragas, fra il tempio della Concordia e quello di Ercole, e la chiama Villa Aurea per la vicinanza all’omonima porta delle antiche fortificazioni.
Il capitano Hardcastle dedica dodici anni a un’intensa attività archeologica, spendendo – da vero mecenate – le sue ricchezze per finanziare numerose campagne di scavo. Il tutto in stretta collaborazione con l’archeologo Pirro Marconi.
Ridotto in miseria a causa del crollo della Borsa di Wall Street del 1929, il nobile inglese vende Villa Aurea allo Stato italiano e, ricoverato nel manicomio di Agrigento a causa di una depressione, muore nel 1933.
Oggi la villa è anche la sede di rappresentanza del parco archeologico.
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