Anche l’area archeologica di Tindari prova ad entrare nei siti Unesco di Sicilia.
E’ quanto si legge su alcuni siti locali che riportano l’intenzione dell’amministrazione comunale di Patti di entrare a far parte della grande famiglia sei siti culturali e naturalistici siciliani tutelati dall’Unesco.

Un progetto ambizioso che porterebbe ad aggiungere una nuova tappa al percorso fra i siti Unesco che abbiamo realizzato per chi viaggia in Sicilia.
L’area archeologica, certamente, lo meriterebbe, bellissima come tutti i parchi archeologici di Sicilia, che raccontiamo a parte.
Basta fare un approfondimento su Wikipedia per rendersi conto quanto sia preziosa e ricca l’area archeologica di Tindari.
Una tappa di un percorso da poter vivere benissimo in un weekend che abbiamo descritto in questo articolo con le tappe anche a Milazzo e ai laghetti di Marinello.
Il percorso verso l’Unesco è certamente lungo e faticoso. Intanto, però, approfittate per andare a visitare il sito.
Cosa vedere nell’area archeologica di Tindari
Il parco archeologico di Tindari, che rientra nel territorio del comune di Patti merita una visita per la sua grande offerta culturale e bellezza.
Al suo interno incantano la struttura del gimnasium e anche il teatro offre un bellissimo colpo d’occhio.
A questi si aggiungono le domus e le cinta di mura. L’area di Tindari ha vissuto davvero tante epoche e ne racconta il passaggio: dai greci ai romani, passando per l’epoca bizantina, normanna e poi borbonica.
Gli appassionati di storia non possono mancare a questo appuntamento per fare un tuffo nelle epoche passate che hanno lasciato un segno indelebile in Sicilia.
Come arrivare
Che veniate da Messina o da Palermo, per raggiungere l’area archeologica l’uscita dell’autostrada della A20 di Falcone è quella vostra.
L’area si trova tra il paese collinare di Patti e la costa, troverete le indicazioni per raggiungere il parco che si trova a pochi minuti di strada dallo svincolo autostradale.