In bici da Palermo a Messina ma senza percorrere le strade asfaltate, bensì fiondandosi fra antiche trazzere e strade sterrate da fare in mountain bike.
E’ l’impresa che hanno scelto di compiere i ciclisti dell’aad Margi Bikers che affronteranno il percorso della via Francigena per le Montagne. Un percorso di 410 chilometri, con un dislivello complessivo di 11.500 metri, da completare in 5 giorni alla media di 80 chilometri al giorno.

Noi di SiciliaWeekend, che abbiamo rilanciato il percorso della Targa Florio in bici fra le Madonie non possiamo che fare i nostri in bocca al lupo ai ciclisti.
Riteniamo che quello in bici sia un bellissimo modo per viaggiare in Sicilia, come dimostrano anche piccoli percorsi che abbiamo affrontato raccontando il borgo di Marzamemi, la strada del barocco fra Scicli e Modica o la pedalata nella spettacolare Pantalica.
La Magna Via Francigena per le Montagne: il Percorso
La strada, leggiamo nella nota dei ciclisti, risale al periodo alto medievale della viabilità esistente tra Palermo e Messina, serviva da collegamento per la costa settentrionale dal periodo romano e venne denominata “Valeria” dal geografo Strabone, divenendo la più importante arteria dell’Isola, prosecuzione della via Popilia in Calabria e Appia fino a Roma, collegamento diretto dal traghetto sullo Stretto ai porti di Lilybaeum che guardavano Cartagine.
Nella documentazione moderna, questa via viene chiamata “Regia Trazzera Palermo-Messina montagne” ma se ne hanno attestazione sin dall’età di Ruggero II, quando Idrisi, il cartografo di corte, nel 1154 nel suo “Libro di Ruggero”, ne descrive il percorso: Palermo, Termini, Caccamo, Pittirana, Sclafani, Caltavuturo, Polizzi, Petralia, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Troina, Maniace e Randazzo.
Da qui si potevano facilmente scollinare i monti Nebrodi raggiungendo il versante tirrenico attraverso Montalbano Elicona e proseguire per Messina scendendo lungo la marina, nella zona di Oliveri, o lungo la linea interna, tra i castelli di controllo delle valli fluviali: Novara di Sicilia, Castroreale, Santa Lucia del Mela, Monforte, Rometta e infine Messina. Oppure si avanzava verso lo Ionio attraverso il tratto di via che porta a Moio Alcantara, Castiglione e Francavilla, per giungere alle alture di Castelmola e Taormina e da qui, lungo l’antica litoranea, alla città dello Stretto.
In bici da Palermo a Messina, i numeri e le tappe dell’impresa
Gli atleti della “Asd Margi BIkers” saranno attrezzati con borse e zaini adatti ad un cicloturismo in mountain bike, contenenti abbigliamento tecnico sportivo per ricambio, giacche antivento e pioggia, abbigliamento leggero serale con felpe per temperature più basse, attrezzi e minitool per la bicicletta, caricatori per telefoni cellulari e action cam, cassetta di pronto soccorso, integratori, gel e barrette energetiche.
La partenza è prevista il 31 agosto alle ore 7 dalla Cattedrale di Palermo e il primo giorno è previsto l’arrivo a Montemaggiore Belsito passando da Bagheria, la Riserva di Pizzo Cane (Ventimiglia di Sicilia), l’Eremo di San Felice e Caccamo, per un totale di 74,7 chilometri con 1.970 metri di salite e 1.490 di discese. L’1 settembre da Cozzo Viscardo e Caltavuturo si arriverà a Sclafani Bagni per raggiungere Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Petralia Sottana e infine Gangi. La tappa ha uno sviluppo di 63,1 chilometro con 2.730 metri di salite e 2.320 di discese.
La terza tappa servirà a raggiungere Randazzo passando da Sperlinga, Nicosia e Cesarò, percorrendo 91.9 chilometri con 2.150 metri di salite e 2.330 di discese. Quarta tappa: Montalbano Elicona, San Basilio, Novara di Sicilia e monti Peloritani con arrivo a Castroreale per un totale di 83.3 chilometri, 2.250 metri di salite e 2.640 di discese. L’ultimo giorno, il 4 settembre, si raggiungeranno Santa Lucia del Mela, Monforte San Giorgio, Rometta e, passando da Colle San Rizzo, Messina