Le Terme libere di Segesta, un toccasana per chi vuole immergersi nella natura…nel vero senso della parola.
Per viverne l’esperienza ci affidiamo al racconto e al filmato di Lorenzo Mercurio, un bravissimo videomaker che racconta la Sicilia nel suo canale YouTube Esperienzasicilia.
Palermo. Una settimana qualunque, durante un pomeriggio qualunque. Cosa c’è di male, se balza in mente l’insolita idea di andare a immergersi per qualche ora in calde acque termali non troppo distanti da casa? Ancor più se all’aperto, a diretto contatto con la natura e, per giunta, gratuite?
“Nulla”, ho risposto a me stesso. E, come chi è già sulla buona strada per impazzire, visto che parla da solo, prendo l’auto, costringo un amico a venire con me (e a guidare!) e “voliamo” per l’autostrada Palermo-Mazara Del Vallo.
Come arrivare alle terme di Segesta
Imboccata l’uscita Alcamo Ovest, quella successiva a Castellammare del Golfo, imbocchiamo un viale sterrato alla destra della strada statale, immergendoci in una grande prateria multicolore tra diversi vigneti.
Oltrepassiamo un sottopassaggio della ferrovia e giungiamo finalmente in un luogo dove è possibile lasciare l’auto, tramite una strada adatta forse solo al passaggio dei trattori.
E adesso a piedi. L’aria profuma di fiori di campo, violette e camomilla. Giungiamo poi a una foresta di canne, piante tipicamente acquatiche.
Ormai mancano pochi passi… ed eccoci arrivati. Come speravo, alle 19 circa sembra esserci poca gente. Ma giusto il tempo di fare un paio di riprese in giro.
Ecco giungere persone di ogni età pronte a prendere posto in vasca insieme a noi, nonostante l’ora ormai tardo-pomeridiana.
La sensazione appena entrati in acqua è quasi traumatica, ma non temete: ci si abitua in pochissimi secondi.
A quanto pare, infatti, il calore dell’acqua può raggiungere circa 47° Centigradi, superandoli nella parte più isolata della vasca.
Un tuffo nelle acque calde
Sembra di stare in una pentola sul fuoco che odora di zolfo…
Eppure, di queste terme si sono dette cose affascinanti e straordinarie, di ninfe che le abitano o di eroi che vi si immersero.
Il mio fine, però, non è solo quello di perdermi in “mitologici” pensieri, crogiolandomi nelle calde acque sulfuree, ma anche quello di capire meglio dove mi trovo.
Allontanandomi di alcune decine di metri, giungo al fiume Caldo: un nome, una garanzia.
Si tratta, in realtà, di un torrente che lambisce le piscine dove ci troviamo, le cui acque vengono riscaldate da una viva attività magmatica del sottosuolo.
Ed è proprio questo calore ad aver suscitato negli antichi il mito di Crimiso ed Egesta, dalla cui unione nacque Aceste, il fondatore di Segesta.
O dei guerrieri troiani in fuga, che trovarono ristoro tra queste acque e che fondarono la città di Segesta.
Ma, tornando a noi, il canyon in cui mi trovo non accoglie solo antichissimi e affascinanti miti.
Vi sono uccelli di varie specie e una vegetazione lussureggiante che include anche grandi piante di fichi d’India.
Alcune grotte fanno capolino tra i rami di alti alberi: una grande bellezza che non capita di vedere tutti i giorni.
Tornato alla vasca principale, dove il mio amico sembrava già pronto per essere condito con del salmoriglio, torno a immergermi anch’io, per godermi gli ultimi istanti di luce pre-serale.
Si è trattato di un’esperienza “mordi e fuggi”, di poco più di un’ora. E per di più durante un giorno feriale, senza alcuna programmazione precisa.
E cosa importa? La mancata programmazione, insieme alla scoperta e all’avventura, può mettere paura a molti, talvolta, forse, a ragione.
Ma non sono forse queste tre componenti a rendere la vita davvero affascinante?
Come visitare le terme libere di Segesta, il video
Ecco il video che racconta per immagini l’esperienza delle terme libere di Segesta.
Potete approfondire anche visitando il canale EsperienzaSicilia.
Se volete, visto che siete lì a due passi, potete fare anche un salto nel bel borgo di Scopello.