Sant’Alfio è il Comune di uno degli alberi più noti in tutta Europa, certamente il più grande d’Italia: il Castagno dei Cento Cavalli.
“La sua mole è tanto superiore a quella degli altri alberi, che mai si può esprimere la sensazione provata nel descriverlo”.
Questo il ritratto che Jean Houel, uno dei viaggiatori del Grand Tour, fece dell’imponente Castagno dei Cento Cavalli, nel suo libro Voyage de la Sicile, de Malta e Lipari nel 1787.
Ci troviamo sul versante orientale dell’Etna, precisamente nel territorio del comune di Sant’Alfio, in provincia di Catania, dove sorge quello che è l’albero più grande d’Italia e probabilmente il più antico d’Europa: la sua età stimata è tra i 2000 e i 4000 anni.
Dal momento che è ormai tempo di castagne, vi proponiamo questa settimana di fare una visita al monumento della natura che meglio rappresenta questi frutti autunnali: il nostro Castagno vi stupirà per la sua estensione, con i suoi 22 metri di circonferenza del tronco ed altrettanti d’altezza, per non parlare dei tre fusti di 13, 20 e 21 metri.
Ammirerete un albero che è un pezzo di storia: se ne parla già nel XVI secolo. Nel 1636, Pietro Carrera scrisse che l’albero sarebbe capace di “ospitare nel suo interno trenta cavalli”.
Così come tanti sono stati gli studiosi e i viaggiatori che per tutto il Settecento e l’Ottocento hanno fatto tappa a Sant’Alfio per riposarsi sotto le folte chiome del millenario “patriarca” dell’Etna.
L’albero, nel 2008, è stato dichiarato dall’Unesco monumento messaggero della pace nel mondo. E, a proposito di Unesco, se volete, ecco il possibile tour fra le bellezze tutelate.
Quello degli alberi monumentali, di cui la Sicilia è ricca, merita anche un approfondimento di lettura.
Un suggerimento è la lettura de L’azzurro infinito degli alberi. Storie di boschi monumentali e di piccole foreste in giro per l’Italia, che potete sfogliare da qui. Il libro è edito da Rizzoli.
La leggenda del Castagno dei Cento Cavalli dell’Etna
Ma andiamo alla leggenda che ha dato il nome all’albero. Durante una battuta di caccia, una non ben definita regina, con al seguito le sue dame e cento cavalieri, mentre si trovava in prossimità del Castagno, fu sorpresa da un improvviso temporale.
La numerosa cerchia regale passò così la notte riparandosi sotto i rami dell’albero e la regina ne approfittò per “divertirsi” con qualcuno dei cavalieri che l’accompagnavano.
Chi fosse la reale protagonista della piacevole disavventura non è dato saperlo: c’è chi pensa possa essere stata Giovanna d’Aragona, oppure l’imperatrice Isabella d’Inghilterra, terza moglie di Federico II, mentre secondo altri si sarebbe trattato di Giovanna I d’Angiò.
Ma queste antiche chiome hanno conosciuto anche altri primati. Il 21 agosto 1745 fu emanato un atto dal “Tribunale dell’Ordine del Real Patrimonio di Sicilia” grazie al quale il Castagno dei Cento Cavalli venne posto sotto tutela: questo documento rappresenta, verosimilmente, il primo rivolto alla salvaguardia di un bene ambientale nell’Isola.
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Curiosità: il Tree of the year
Il monumentale “Castagno dei 100 cavalli” ha vinto il concorso nazionale “Tree of the year” 2021 e rappresenta l’Italia per il titolo di “European tree of the year” per il 2022.
Gli alberi secolari dell’Etna
L’Etna in quanto ad alberi secolari è stato comunque molto prolifico. Infatti, a circa quattrocento metri dal nostro monumento verde, troverete il Castagno Nave, detto anche di Sant’Agata o Arrusbigghiasonnu (“risveglia sonno” in dialetto siciliano), forse per il rumoroso cinguettare degli uccelli.
Con i suoi 19 metri d’altezza e 20 di circonferenza, sarebbe il secondo più grande d’Italia.
Spostandovi poi nel territorio della vicina Zafferana Etnea, potrete ammirare l’Ilice di Carrinu, un leccio millenario che svetta quasi a 20 metri.
Comune di Sant’Alfio, numeri utili e altre info
Parlando del castagno di Sant’Alfio e del suo Comune di origine seicentesca, c’è anche un frutto che vale la pena citare: è la ciliegia. Un toccasana per il palato.
Per quanto riguarda le informazioni utili, il Comune di Sant’Alfio risponde al numero di telefono 095 968017, mentre il sito web è comunesantalfio.ct.it.