Ragusa Ibla è un percorso, un felice labirinto di emozioni, dall’Ibla Buskers alle altre cose da fare e vedere ecco il tour per scoprirne le belezze.
Io mi ci son perso diverse volte, per trovare una nuova via d’uscita, ma anche un nuovo accesso.

Ibla. Ci si entra con volontà safarica, con curiosità bramosa e incosciente. Ne si esce gioiosamente rinnovati da emozionanti scoperte.
Qualche parola più “romantica” per iniziare a raccontarvi di una città, Ragusa Ibla, che è la vera perla, la vera voce della valle degli Iblei.
E’ vero, diverse volte mi sono perso tra le sue strade tortuose e scale scoscese. Labirintica come non mai, questa è la Ragusa antica. Cresce su un promontorio tra le valli dei Monti Iblei.
Divertimento con L’Ibla Buskers
Spesso l’ho visitata durante uno dei festival più grandi del sud Europa: l’Ibla Buskers. Artisti di strada, da ogni parte del mondo, che offrono spettacoli rari e vibranti.
La colorata manifestazione si svolge ogni anno intorno al primo weekend di Ottobre. Credo che sia uno dei periodi più belli per conoscere la città, anche con il rischio di pioggia improvvisa ma sicuramente con meno caldo umido.
Guardate che bellezza da questo video.
Spesso sono partito da Ragusa, lasciando la macchina nella grande città. Da li, si inizia a scendere lungo il Corso Italia sino ad incrociare un gruppo di scalini, primi di una lunga serie.
Una volta li ho anche contati risalendo, ma ho poca memoria e non ricordo più il numero esatto. Sono comunque davvero tanti. (Per i più pigri, se andate durante il festival Ibla Buskers trovate comunque delle comode navette).
Scesi i primi gradini si inizia a perdere un po’ il senso dell’orientamento. Si attraversano stretti vicoli, fatti appunto di scale, si va sotto dei ponti arcati, ed ogni architettura è posta con un incastro magistrale di stile, nel caso di Ibla: l’arte e l’architettura barocca.
La sera, le luci gialle dei lampioni generano la natale sensazione di un presepe sospeso.
Tour a Ragusa Ibla
Dopo aver sceso un cospicuo giostrante numero di scalini arriviamo ad ammirare la facciata di una chiesa, la Chiesa delle Anime Sante in Purgatorio, dove la sosta sui gradini d’ingresso è d’obbligo.
Si affaccia su in crocevia e qui è ancora facile perdersi. Meglio sempre chiedere a qualche passante la giusta strada per il centro, sempre che non siete troppo Google maps dipendenti.
E quindi, ancora vicoli curvi e stretti, qualche gradino, stavolta in salita. Poi, poco a poco, si inizia ad intravedere una cupola dalle colorazioni verde rame, con i riflessi dell’illuminazione notturna.
Il retro per l’esattezza. Ci si inizia a domandare come ci si può arrivare. In questo caso, basta seguire l’istinto e l’unica strada che ci arriva.
Dopo una grande curva ecco che si apre uno scenario davvero inimmaginabile. Ecco perché questa città è anche set cinematografico dei diversi film di Montalbano e non solo.
Una grande piazza dominata dalla facciata di una chiesa imponete e surreale. Il duomo di San Giorgio.
Dimenticate le scontate simmetrie urbane. La chiesa si slancia con una leggere direzione obliqua sulla discesa che si trova in fronte.
Sedete anche qui sulla grande e scenografica scala. Guardate di fronte a voi. Quale sposa non sceglierebbe questo scenario per il proprio matrimonio dei sogni?
Adesso è arrivato il momento di soddisfare altri sensi, non solo la vista.
A Ragusa Ibla per il gelato all’olio d’oliva
Già, vi andrebbe un bel gelato? Preparatevi però a gustarne uno che non avete mai assaporato prima d’ora e soprattutto che non troverete all’infuori di questo luogo.
Proprio al centro della piazza, per metà in verità carrabile, ma solo ai residenti, quindi con una bassissima concentrazione d’auto e solo in transito, proprio sulla vostra sinistra, troverete la Gelateria: “Gelati DiVini”.
Non crederete ai vostri occhi quando vi avvicinerete al bancone per scegliere il gusto, le specialità sono: Passito, Fichi d’India, Melograno, Carruba e dulcis in fundo Olio d’Oliva.
Si, proprio olio d’oliva. Buonissimo! Garantisco in prima persona. All’assaggio gusterete una vellutata di Sicilia.
Ora, quello che sarà il prossimo passaggio obbligato, non è detto che sia aperto e visitabile. Si tratta di un teatro. Un piccolissimo palcoscenico, semplicemente unico. Solo 100 posti ed un’acustica perfetta.
E’ inglobato nell’omonimo Palazzo Donnafugata e risale alla prima metà dell’800. Grazie alla cura ed ai vari restauri e passato da teatro di “famiglia” a teatro d’eccellenza del panorama italiano.
Dovete necessariamente informarvi sul calendario e andare a vedere un’opera che sia di prosa o un concerto di musica classica. Vi sembrerà di entrare in una ottocentesca casa delle bambole.
Poltrone in velluto rosso per la platea e palchetti arcati finemente decorati.
Il giardino Ibleo
Chiudo questo viaggio nella città antica di Ragusa Ibla con la visita ad un altro scenario obbligato: il Giardino ibleo.
Lo scoprirete seguendo la strada che costeggia il Palazzo Donnafugata. Incontrerete altre chiese e altre piccole piazze. Seguirete altre strade pedonali curvilinee e alla fine della discesa sarete all’ingresso dei giardini.
Un lungo viale costeggiato da palme e vasi in pietra scolpiti su colonne vi porterà alla balconata. Qui il consiglio, se riuscite, è di visitarlo al tramonto.
Il panorama è mozzafiato. Siete su una delle valli più belle di tutta la Sicilia. Giù sotto di voi il fiume Irminio. Colline, cave, fiumare e un verde intenso infinito.
Non serve dire altro. Serve solo che vi mettiate in viaggio per scoprire queste meraviglie. Io ne ho descritte solo alcune, ma vi garantisco che ne ammirerete e scoprirete un’infinità.
Buona scoperta e scriveteci su Instagram per altri dettagli o suggerimenti.
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