Festa del Pane che bellezza, come non pensare a lui mentre siamo in viaggio: in Sicilia lo si onora a settembre a Ramacca e Catenanuova.
Siete in una zona collinare, in cui morbidi rilievi sembrano prendere il colore dell’oro. All’alba e al tramonto le tonalità passano dal caldo all’accecante.

In mezzo c’è il vento. Folate che sembrano dare nuove forme alle campagne, trasforman-
do le dune di spighe in esseri viventi in continuo movimento.
Una sensazione non difficile da vivere costeggiando in auto le tante distese di grano coltivato in Sicilia. Provate a scorazzare in un campo, allargate le braccia e con il palmo sfiorate le spighe, sentirete probabilmente una sensazione di libertà.
Certo, dovrete rimandare la corsa alla prossima stagione, la mietitura è già stata effettuata all’inizio dell’estate ed il grano è, in parte, stato conservato in attesa che cresca il prezzo prima della sua vendita, in parte già stato macinato per diventare pa- sta ma soprattutto gustosissimo pane.
È proprio di questo alimento così semplice e allo stesso tempo essenziale che vi parleremo.
Sulle tracce del pane di Sicilia
A settembre ci sono due luoghi in Sicilia in cui avrete la possibilità di festeggiare proprio la sostanza base della nostra cucina. Il due appuntamenti sisvolgono a Ramacca, in provincia di Catania, e a Catenanuova, in provincia di Enna.
Merita un capitolo a parte Salemi, in provincia di Trapani, che possiamo definire la città del pane per eccellenza.
Scelto il luogo facciamo un passo indietro: potremmo arrivare anche al 3.000 avanti Cristo, quando già gli Egizi producevano un impasto simile al pane, dopo avere scoperto le proprietà della fermentazione.
Il pane, lo sapete già, non è solo simbolo alimentare ma anche oggetto ricco di significati religiosi. Quello azzimo, ad esempio, ricorda l’esodo degli Ebrei dall’Egitto proprio per la sua velocità di preparazione.
Cosa che sta al fianco, metaforicamente, alla fuga di questo popolo. Nella Bibbia il pane è citato centinaia di volte, è insieme simbolo di carità ma anche della pas- sione di Cristo.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, recita una delle preghiere più conosciute della religione cristiana. D’altronde, tor- nando a temi più ameni, chi rinuncerebbe ad un tozzo di pane e ad una scarpetta da fare con un buon condimento?
Festa del pane anche a casa, la ricetta
Eccovi una gustosa e semplice ricetta siciliana, quella dei Cudduruna salati per fare una festa del pane anche in casa.
Ingredienti per il pane in pasta:
1 Kg di farina 00 (a parte quella che vi servirà per la spianatoia), 6 cucchiai d’olio di oliva, 50 gr. di lievito di birra, 2 cucchiai di zucchero, 30 gr. di sale, 600 ml di acqua tiepida.
Ingredienti per il condimento:
2l di olio d’oliva ( per la frittura) 500 gr. di pomodori pelati, 250 gr. di caciocavallo stagionato grattugiato grossolanamente, acciughe sott’olio, pepe e fogliette di basilico greco a vostra scelta.
Preparazione:
Sciogliete insieme in una terrina il lievito e lo zucchero con un po’ di acqua e lasciate riposare qualche minuto, seguite lo stesso procedimento con il sale e intanto preparate in una ciotola la farina disposta a fontana.
Versate nella conca il lievito e lo zucchero sciolti, il sale e l’olio e, cominciando a mescolare con le mani, l’acqua tiepida rimasta.
Quando l’impasto sarà liscio e compatto spostatelo sulla spianatoia lavorandolo ancora per qualche minuto, quindi mettetelo a riposare, coperto con uno strofinaccio, in un posto asciutto e lontano da correnti d’aria in modo che lieviti per bene.
Trascorse un paio d’ore riprendete l’impasto, stendetelo con
il mattarello sulla spianatoia ricavandone delle pizzette alte
circa un centimetro che friggerete in abbondante olio caldo;
basteranno pochi minuti perché l’impasto si cucini e prenda
colore.
Nel frattempo avrete soffritto con aglio, sale e basilico
il pomodoro pelato. A questo punto adagiate su carta paglia le
paste fritte, in modo da eliminare l’olio in eccesso, disponete cibo il pomodoro pelato ancora caldo e i pezzettini di acciughe.
Spolverate con una manciata di formaggio e, a chiusura, pepe e fogliette di basilico. Ottimi per il palato, stuzzicanti alla vista