Weekend sull’Etna con i bambini, ovvero cosa fare e cosa vedere sul vulcano per un divertimento a misura di famiglia.
Pianifichiamo un sabato e una domenica per salutare l’arrivo dell’autunno. In Sicilia le temperature sono ancora miti e le piogge estive hanno iniziato a colorare i boschi.

Siamo in tutto dieci persone, un bel gruppetto composto da quattro bambini, quattro genitori e anche due nonni.
I bambini hanno da 5 a 10 anni, quindi sono in grado di affrontare anche escursioni in cui è richiesta un minimo di preparazione atletica e anche voglia di camminare.
La nostra idea prima di metterci in viaggio è quella di mettere insieme qualche escursione sul Vulcano, un tuffo nella splendida Catania e unire il tutto con i sapori dell’Etna.
L’idea è di rispettare i tempi dei bambini e anche quelli dei genitori che hanno voglia di rilassarsi.
Non pianifichiamo nulla, la decisione è di muoverci in base a quello che ci va di fare. Unica cosa, prenotiamo il b&b.
Come meta di base scegliamo Zafferana Etnea. Da lì sarà semplice muoversi in auto verso Catania e allo stesso tempo esplorare l’Etna.
Prenotiamo in due differenti strutture ed entrambe si rivelano ottime per accoglienza pulizia e cordialità dei padroni di casa. Se cercate dove dormire a Zafferana etnea su Booking o altri siti del genere troverete la migliore soluzione che fa per voi.
Spendiamo poco più di 60 euro per la quadrupla e l’ottima e abbondante colazione.
Pernottamento a parte siamo liberi di metterci in viaggio. E allora via verso il Vulcano.
Weekend sull’Etna con i bambini, il sabato
Alle porte di Catania ci accorgiamo che l’Etna è un ammasso di nuvole, con buona probabilità sta piovendo e i nostri bambini hanno scarpe troppo leggere per affrontare i boschi bagnati.
Facciamo allora una breve sosta da Decathlon per comprare stivaletti di buona qualità ma a basso prezzo come questi che si trovano in rete.
Una cosa tira l’altra ed è quasi mezzogiorno. Ma avevamo tutti fatto dei panini imbottiti e non ci preoccupiamo dell’orario.
Da Catania a Zafferana Etnea la strada è breve. Se c’è traffico ci vogliono una quarantina di minuti. Sono circa 30 chilometri.

Arriviamo e come pensavamo piove. Il vulcano quasi non si vede. E’ il 21 settembre e quindi l’autunno è davvero arrivato.
I bambini non vedono l’ora di provare le nuove scarpe e anche se continua a piovigginare scegliamo di fare una piccola passeggiata in montagna.
Usciamo dal paese lungo la strada “Mare-Neve”, chiamata così perché collega davvero il mare alla vetta dell’Etna.
La direzione è quella del versante Nord. Bastano 3 chilometri in direzione di Milo per essere attorniati dai vigneti e da bei boschi di querce e castagni.
Troverete in direzione Milo, sulla sinistra, una sbarra verde tipica dei sentieri forestali, proprio su una curva. C’è abbastanza spazio per lasciare le macchine.
Il sentiero è ben tracciato e non c’è pericolo di perdersi. Bastano pochi passi per ritrovarsi immersi in un bosco fittissimo.
Cerchiamo anche qualche fungo, nel gruppo siamo in due ad avere il tesserino per la raccolta, ma non siamo fortunati.
Soddisfatti della camminata. Fra andata e ritorno ci abbiamo messo un’ora e un quarto circa, rientriamo a Zafferana per un dolcetto e poi scegliamo di passare il sabato sera a Catania.
Sabato Sera a Catania
La città è accogliente e colorata. Posteggiamo in centro, sappiano tra le altre cose che davanti al castello Ursino c’è un festival di artisti di strada e vogliamo approfittarne. E’ l’urtino Busker Festival.

Prima però facciamo visita alla libreria Prampolini, inserita nel nostro viaggio fra le librerie di Sicilia.
Poi di corsa a cena. Scegliamo un locale fra i tanti, bellissimi, che ci sono nella zona della pescheria, in una piazza all’aperto. Paghiamo molto poco e mangiamo anche la tipica carne di cavallo.
Facciamo due passi in centro, guardiamo uno spettacolo davanti al castello Ursino e passeggiamo nella zona della pescheria, fra le vie con ombrelli appesi e luci d’atmosfera.
Sbuchiamo davanti al Duomo e ci godiamo lo spettacolo della sera a Catania. Poi rientriamo a Zafferana per prepararci al vulcano.
Weekend sull’Etna con i bambini, la domenica
La giornata inizia con una super colazione con cornetti, marmellate, il tipico miele di Zafferana e frutta.
Prima di salire in vetta verso piano Provenzana ci fermiamo nell’antica bottega in cui si producono le Foglie da Tè. Si tratta di sfoglie sottilissime di biscotto con mandorla, nocciole o pistacchi. Una goduria per il palato.

Fatta la spesa andiamo dritti in vetta. Risalire il vulcano è una magia. Si passa dai boschi di castagno a quelli di conifere, da colate laviche maestose a scenari apocalittici.
Il vulcano è questo ed è uno spettacolo. Arrivare a piano Provenzana è semplicissimo. Le indicazioni “Etna Nord” partono già da Zafferana e poi troverete anche quelle per la meta da raggiungere.
Piano provenzana si trova a 1800 metri sul livello del mare. C’è una bella aria e il sole splende. I bambini si addentrano lungo la colata che scende a valle.
Camminare fra le rocce non è semplice e occorre fare attenzione. C’è un pino cresciuto proprio dentro alla colata. Tutt’intorno c’è solo magma ma lui è riuscito a trovare la vita.

Passiamo un’ora a camminare sulla lava, i sentieri sono tanti e si può scegliere di farne qualcuno, come quello che porta alle bocche della colata del 2002.
Mentre siamo lì per due volte l’Etna sembra volerci salutare con forti esplosioni e fuoriuscita di fumo dal cratere sommitale.
Prima di rimetterci in auto incontriamo anche un paio di bellissime coccinelle.
Al Castagno dei cento Cavalli
Scendiamo con l’idea di pranzare fra Milo e Sant’Alfio. Prima però vogliamo fare vedere ai bambini il maestoso Castagno dei Cento Cavalli, ovvero l’albero più grande d’Italia.
Trovate facilmente le indicazioni per raggiungere il luogo in cui questo spettacolo della natura vive da circa 4000 anni.
Il fascino che suscita è difficile da descrivere, perché sarete di fronte a qualcosa di magnifico, sia per la stazza che per le forme che l’albero riesce a creare.
C’è una guida che vi racconterà molto bene come ritrovare un cervo sul ramo, piuttosto che l’Urlo di Munch o il volto di Cristo. Basta giocare con la fantasia fra le mille forme di questo gigante della natura.

Il weekend sull’Etna con i bambini volge al termine. Pranziamo a Fornazzo perché proprio in questi due giorni si svolgeva una sagra con i sapori dell’Etna e ne approfittiamo.
Non mancano i ristoranti e gli agriturismo nei dintorni, quindi potrete scegliere come concludere al meglio il vostro weekend.
Se volete, come sempre, ci trovare per info e suggerimenti sui nostri social Facebook e Instagram.
[…] è a completa misura di bambini. Un po’ come le esperienze che si possono vivere sull’Etna, i Nebrodi o le Madonie ma in centro […]