Il laghetto di Lingua, piccola perla dell’isola di Salina, fra le Eolie, sarà protetto dalle violente mareggiate.
Sarà presto messa al riparo, dalle violente mareggiate che l’hanno in più occasioni sfregiata, l’area dell’isola di Salina che conserva le antiche testimonianze dell’estrazione del sale.

Si tratta dello specchio d’acqua di Punta Lingua, separato dal mare da una sottile lingua di spiaggia e che ricade nel territorio del Comune di Santa Marina, nelle Eolie.
Santa Marina è uno dei tre comuni presenti sull’isola, cui abbiamo dedicato un approfondimento.
L’estrazione del sale a Lingua, Salina
Il laghetto di lingua, sotto il profilo turistico, è uno spettacolo soprattutto se osservato al tramonto. Lo specchio d’acqua e il faro regalano un bellissimo punto d’osservazione sul mare e le Eolie.
Magari dopo un itinerario di trekking come questi alle Eolie.
Strategica è anche la posizione. Non è un caso che era lì che veniva estratto il sale. Il laghetto, un po’ come avviene per lo stagione di Marsala, oggi paradiso di chi fa kitesurf, e perfetto per estrarre il sale.
La tecnica ancora oggi usata a Marsala è quello delle vasche di raccolta che pian piano si svuotano lasciando il sale da raccogliere.
A Salina il sale non si estrae più ma il laghetto è certamente uno dei punti più belli dell’isola, così come l’intera frazione di Lingua.
Lavori per proteggere il laghetto di Lingua
Già agli inizi degli anni Ottanta i flutti avevano quasi distrutto il laghetto. Successivamente, una serie di esondazioni minacciarono il centro abitato e l’area archeologica in cui sorge il reticolato delle vasche.
L’Ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha pubblicato la gara per affidare i lavori.
Serviranno a proteggere l’intero tratto di costa alla cui estremità si trova, tra l’altro, il faro che dallo scorso agosto ospita il “Museo del mare e del sale”.
L’importo a base d’asta è di circa un milione e mezzo di euro. L’intervento prevede la creazione di due pennelli di rocce, a est e a ovest, e di una scogliera in grado di proteggere il ripascimento che sarà contestualmente realizzato.
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