Il madonnaro di Nicosia, erede di una tradizione antichissima che mischia arte e fede e che in Sicilia è ancora tenuta in vita.
Il suo nome è Marurizio Cannizzo, viene da Nicosia, in provincia di Enna, ed è conosciuto in mezzo mondo per la sua grandissima capacità.

E’ uno dei pochissimi in Italia a saper raffigurare scene sacre, a terra, realizzate solo con i gessetti. Proprio quelli che ancora si usano per le lavagne a scuola.
Immagini sacre che fanno invidia ai grandi artisti del rinascimento. Un’arte che Maurizio tiene stretta proprio per il suo valore umano.
“Disegnare mentre la gente ti sta intorno durante le manifestazioni religiose – racconta il madonnaro di Nicosia – è un’emozione indescrivibile“.
La vita del Madonnaro di Nicosia
Le opere, che possono raggiungere anche dimensioni considerevoli di oltre tre metri per lato, richiedono una fatica non indifferente.

“Si lavora a terra anche per 24 ore di fila – continua Maurizio – Ed è grazie al calore della gente intorno che può venir fuori l’opera perfetta”.
Quella di Maurizio è una passione lunga mezza vita. Non è una professione. Gli ultimi madonnari rimasti lavorano “a cappello”, grazie alle offerte dei fedeli e dei curiosi. Ma è un bel modo per girare il mondo.
La fama di Maurizio, infatti, ha abbondantemente superato i confini nazionali e gli inviti si susseguono in diversi paesi del mondo.
La passione per le opere con i gessetti sta passando anche al figlio. Nel frattempo, il madonnaro di Nicosia si dedica anche ai dipinti e in particolare ai ritratti.
“Una passione – confessa” che sta diventando un mestiere“. Tante infatti sono le richieste per un suo dipinto, oltre che per un’opera fatta con i gessetti.

Questo lavoro ci riporta alle opere di almeno altri due artisti siciliani che vale la pena citare per la loro bravura e l’emozione che suscitano le opere.
Il primo è il lavoro con i pennelli dell’artista catanese Samatha Torrisi. Il secondo è il lavoro fotografico di Francesco Cucchiara.