Dorsale dei Nebrodi è il nome del percorso di trekking più suggestivo da poter vivere in Sicilia. Il cammino e i suoi segreti.
Per affrontare questo percorso che potrebbe essere il top fra i trekking più belli di Sicilia ci facciamo aiutare dalle due guide più qualificate.

Sono Attilio Caldarera e Alessandro Licciardello, la guida del Mulino di Caronia, e insieme organizzano il trekking in una versione autunnale e una primaverile.
La Dorsale dei Nebrodi è l’itinerario più spettacolare ed avventuroso all’interno del Parco. Una traversata di quasi 70 km in prossimità della cresta montuosa dell’area protetta più grande della Sicilia.
Straordinaria la varietà di ambienti, paesaggi, flora, fauna che si potranno osservare durante il trekking: boschi maestosi e fittissimi (faggete di Pizzo Fau, Mangalaviti, Serra del Re), rarità botaniche (bosco della Tassita), zone umide di grande interesse e fascino (Maulazzo, Biviere, Cartolari, Trearie), spettacolari punti panoramici (solo alcuni tra i più belli: P.lla Pomiere, Monte Pelato, P.lla Biviere, P.lla Testa).
I centri abitati di riferimento sono Floresta, ad Est, comune più alto della Sicilia (1272 m s.l.m.) e Mistretta, ad Ovest (950 m s.l.m.), L’itinerario che andremo a percorrere si suddivide in 4 tappe e sarà percorso da Est ad Ovest, partendo da Case Badessa (Tortorici) e arrivo presso l’Urio Quattrocchi (Mistretta).
Non verranno percorsi a piedi i primi e gli ultimi km, su strada asfaltata e meno significativi dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Per quanto riguarda i pernottamenti, il trekking prevede il bivacco in tenda o l’accantonamento in sacco a pelo in aree e strutture appositamente individuate.
Prima tappa: Case Badessa – Case Mangalaviti (km 16)
Da Portella Mitta, sulla S.S.116, nei pressi di Floresta, si giunge in auto/bus fino a Case Badessa, da dove ha inizio il trekking vero e proprio. Questa prima tappa attraverserà le zone più ricche d’acqua dei Nebrodi.
Incontreremo frequenti ruscelli, stagni, e, soprattutto, i laghi montani Trearie e Cartolari, tra i più grandi ed importanti dei Nebrodi. I primi km si percorreranno tra ampi pascoli e stupendi panorami su entrambi i versanti, che spaziano dalla costa tirrenica alla mole dell’Etna, per deviare leggermente alla volta dei laghi Trearie e Cartolari.
Breve sosta nell’area attrezzata Cartolari; quindi la seconda parte della tappa si percorrerà in un susseguirsi di spettacolari faggete, tra cui quelle di Serra del Re e Mangalaviti, toccando anche le quote più alte di tutto l’itinerario, fin quasi 1700 m s.l.m. Si scende quindi di quota, attraverso una deviazione sul versante Nord della Dorsale, per raggiungere le Case Mangalaviti, in cui si procederà all’allestimento del campo tende e si potrà gustare, nella suggestiva atmosfera montana, la cena a base di prodotti tipici.
Dettagli prima tappa
Distanza: km 16
Dislivello in salita: 650 m
Dislivello in discesa: -600 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 5,5 h
Seconda tappa della Dorsale dei Nebrodi: Case Mangalaviti – Portella Femmina Morta (km 19)
La prima parte della tappa attraversa il meraviglioso bosco di Mangalaviti, con la sua faggeta così fitta da lasciar penetrare appena i raggi del sole.
Le bellezze del percorso proseguono quindi con la faggeta di Scavioli, intervallata da bei panorami sulle Rocche del Crasto, per arrivare al celebre Biviere di Cesarò (1250 m s.l.m.), posto alle pendici di Monte Soro, vetta più alta dei Nebrodi, con i suoi 1848 m s.l.m.
Il Biviere costituisce la zona umida d’alta quota di maggior valore naturalistico della Sicilia; noi ne percorreremo il periplo per apprezzarne tutte le sfumature. Dalla zona si può inoltre ammirare un imperdibile panorama che spazia dalla zona costiera, alle Isole Eolie, all’Etna.
Ultimi pregevoli siti della tappa sono il lago Maulazzo e la faggeta di Sollazzo Verde, per arrivare, dopo pochi km, a portella Femmina Morta, punto finale della giornata.
Dettagli seconda tappa
Distanza: km 19
Dislivello in salita: 700 m
Dislivello in discesa: -400 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 6 h
Terza tappa: Portella Femmina Morta – Portella dell’Obolo (km 21)
Si riparte di buon’ora in corrispondenza della S.S.289, per giungere in poco tempo a Portella Miraglia, da cui ammirare l’ampio panorama della rimanente parte di Dorsale, l’onnipresente mole dell’Etna e, ad est, l’inconfondibile massiccio di Monte Soro.
Si prosegue quindi senza particolari difficoltà ed immersi quasi sempre nella faggeta, intervallata da alcuni bei scorci panoramici, per deviare poi verso Monte Pelato (1566 m s.l.m.), da dove si può godere, nelle giornate limpide, un’imperdibile panorama a 360°, su un’ampia parte della Sicilia.
Dopo un breve e ripido fuoripista che ci consente un pregevole scorcio sul settore occidentale della Dorsale, ci si immerge nuovamente nella faggeta, in un susseguirsi di colli e vette, fino alla stupenda radura di Piano Contrasto e la cima di Pizzo Fau (1680 m), punto più alto della tappa.
Da qui, il percorso è prevalentemente in discesa fino a Portella dell’Obolo, all’incrocio con la S.P. 168 Caronia-Capizzi. Ancora pochi minuti di facile percorso per giungere al campo tende.
Dettagli terza tappa
Distanza: km 21
Dislivello in salita: 670 m
Dislivello in salita: -780 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 7,5 h
Quarta tappa della Dorsale dei Nebrodi: Portella dell’Obolo – Urio Quattrocchi (14 km)
Ultima tappa meno impegnativa delle precedenti, ma non meno ricca di bellezze naturalistiche. Primo fra tutti il meraviglioso bosco della Tassita, che merita una visita approfondita per le particolarità vegetazionali, con il raro Tasso Baccato, che solo qui è presente in popolamento apprezzabile, e monumentali alberi di faggio e acero montano. Si prosegue quindi in saliscendi, con suggestivi tratti su sentiero e fuoripista, per giungere alle pendici di Pizzo Bidi, dove effettuare la sosta.
Da qui si scende decisamente di quota fino ai margini del bosco e della strada carrata che ci condurrà, tra gli ampi panorami delle vallate, all’Urio Quattrocchi (1050 m s.l.m.), piccolo ma interessante specchio d’acqua con area attrezzata, in territorio di Mistretta, punto di arrivo di questo magnifico trekking.
Dettagli quarta tappa
Distanza: km 10
Dislivello in salita: 350 m
Dislivello in salita: -650 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 5 h
Dorsale dei Nebrodi in bici (mtb)
La Dorsale può essere percorsa anche in bicicletta, in mtb in particolare. Nel percorso ci facciamo guidare dei Margi Bikers che abbiamo conosciuto nel tracciato delle montagne fra Palermo e Messina e anche per il periplo dell’Etna.
I Margi Bikers hanno pedalato all’interno di uno dei più bei Parchi Naturali della Sicilia, seguendo la traccia che parte da Mistretta attraverso l’Urio Quattrocchi, che si addentra all’interno della grande faggeta ed il bosco della Tassita, Portella dell’Obolo, per finire la prima tappa dopo circa 1700 metri di dislivello a Portella Femmina Morta.
La seconda tappa è stata una goduria sia dal punto di vista naturalistico che dal punto di vista sportivo. Partenza dal Relais Villa Miraglia, in direzione Lago Maluazzo, e successivamente all’interno dell’area boschiva di faggeti verso Lago Biviere.
Addentrati verso bosco Mangalaviti, il tracciato ha offerto panorami mozzafiato, tra l’Etna, e le Eolie come sfondo. I Margi Bikers hanno terminato la dorsale a Piano Musagra. Da lì in discesa direzione Tortorici che poi ha aperto la statale per Santo Stefano di Camastra per riprendere le auto.
I Margi Bikers hanno percorso in totale circa 120 km e un dislivello complessivo di 2900 metri
Info utili
Per partecipare alla Dorsale dei Nebrodi in gruppo potete contattare la guida Attilio Caldarera al numero 349 7362863 o attraverso la sua pagina Facebook. L’altro contatto è quello dell’Associazione I Nebrodi che risponde al 348 5431229 con la guida Alessandro Licciardello.
Questa la pagina dei Margi bikers per il percorso in bici.
Potete mettervi in contatto con loro anche con il Parco dei Nebrodi se vi serve la cartina o la traccia gps del percorso. La dorsale dei Nebrodi si può fare anche a cavallo, in moto e in fuoristrada.