Indice Rt in Sicilia: una frase che sentiamo spesso in questi giorni e che, in soldoni, ci indica il livello di trasmissibilità (e quindi di rischio) del Coronavirus o Covid-19 nel tempo.
Il dato è particolarmente importante perché, in base a quanto deciso dal Dpcm di novembre, stabilirà se una o più regioni devono essere considerate “zona rossa”, con misure da lockdown.
Vediamo allora di far luce sui principali indicatori epidemiologici e poi di vedere i dati Rt in Sicilia. Per capire meglio, siamo andati direttamente sulla pagina dell’Istituto Superiore di Sanità.
Indice Rt cosa è e come si calcola insieme all’R0
“Il numero di riproduzione di una malattia infettiva (R0) – spiega l’isa – è il numero medio di infezioni trasmesse da ogni individuo infetto ad inizio epidemia, in una fase in cui normalmente non sono effettuati specifici interventi (farmacologici e no) per il controllo del fenomeno infettivo.
R0 rappresenta il potenziale di trasmissione, o trasmissibilità, di una malattia infettiva non controllata.
Il valore R0 è funzione della probabilità di trasmissione per singolo contatto tra una persona infetta ed una suscettibile, del numero dei contatti della persona infetta e della durata dell’infettività.
La definizione del numero di riproduzione netto (Rt) è equivalente a quella di R0, con la differenza che Rt viene calcolato nel corso del tempo. Rt permette ad esempio di monitorare l’efficacia degli interventi nel corso di un’epidemia.
R0 e Rt possono essere calcolati su base statistica a partire da una curva di incidenza di casi giornalieri (il numero di nuovi casi, giorno per giorno). Per calcolare R0 o Rt non è necessario conoscere il numero totale di nuove infezioni giornaliere”.
Indice Rt regionali: zone gialle, arancione e rosse
La Sicilia, al momento dell’emanazione del Dpcm, è stata classificata come zona “arancione”. L’indice Rt in Sicilia era infatti di poco al di sotto (1,42) della soglia critica di 1,5.
I dati sull’indice Rt vengono forniti su base settimanale e possono essere monitorati anche da voi, regione per regione, grazie a questi grafici forniti direttamente dal Ministero della Salute.