Timballo di anelletti al forno alla palermitana, l’olimpo della cucina sale in cattedra con questa ricetta, anche con melanzane.
Questo primo piatto mette insieme tutti i sapori estivi che la Sicilia può offrire. Dentro ci sono i principali ingredienti degli ortaggi di stagione come il pomodoro, il basilico e le melanzane. (Qui invece la pasta coi ricci se volete anche il sapore del mare).
Ai sapori dell’orto si aggiunge questa singolare forma di pasta che una volta veniva preparata e confezionata solo a Palermo e per i siciliani.
Il timballo di anelletti al forno ha fatto il giro del mondo e lo si può gustare in ogni angolo del pianeta.
Tutti i ristoranti tipici della città di Palermo lo servono nel menù, sia in versione monoporzione da asporto, che in quantità industriale per i pranzi delle feste.
La domenica è il giorno d’eccezione per questa pasta. Una antica usanza “ordina” di servirla sulla spiaggia di Mondello e mangiata fra le cabine dello stabilimento balneare all’ora di pranzo.
Mangiare questa pasta è un toccasana, vediamo allora la ricetta per farla in casa.
La ricetta del timballo di anelletti al forno alla Palermitana o “del Gattopardo”
Per preparare il timballo o quella che comunemente in Sicilia viene chiamata “Pasta al forno” servono questi ingredienti.
Ragù di carne, melanzana “palermitana” (quella allungata ma può andar bene anche la “tunisina” viola), due uova sode, pangrattato quanto basta, caciocavallo o parmigiano a scelta, burro per la teglia da mettere in forno e 600 grammi di anelletti.
Eccoci alla preparazione:
La prima cosa da fare è il ragù. Vi serve macinato di bovino, cipolla, piselli, un pizzico di estratto e olio d’oliva. Fate soffriggere le cipolle in olio d’oliva, poi face sciogliere la noce di estratto di pomodoro e sfumate con del vino bianco. aggiungete il tritato di carne e i piselli poi fate cuocere a fuoco lento con una bottiglia di salsa di pomodoro per una ventina di minuti almeno.
La quantità di ragù per il timballo dipende da quanto lo volete ricco di condimento.
Mentre si cuoce il ragù potete bollire le uova e friggere le melanzane, tagliate a cubetti non troppo piccoli, in olio di semi.
Prendete una pentola, riempitela d’acqua e fatela bollire affinché possiate cuocere gli anelletti. Attenzione, vanno cotti ma non scotti. Vanno bene a metà cottura perché la cottura degli aneliti sarà ultimata in forno.
Quando avranno raggiunto la cottura “al dente” scolateli e rimetteteli in pentola. Unite agli anelletti il ragù di carne e le melanzane e mescolate il tutto.
Prendete la teglia e imburratela leggermente. Se volete preparare il timballo di anelletti al forno con “il buco in mezzo” vi serve la degli apposita. Una teglia rettangolare o rotonda andrà ugualmente bene.
Versate la pasta condita nella teglia e mettete il pangrattato sopra per rendere croccante la superficie. Potete anche mettere della salsa semplice prima del pangrattato.
Le uova e la cottura in forno
Discorso a parte meritano le uova. Alcuni sostengano siano indispensabili, altri appena le vedono nella teglia dicono di volerne una posizione senza.
La verità è che la “pasta al forno” è buona in entrambi i casi.
Le possibilità della versione con le uova sono due: o le tagliate a fette e le mettete quando mescolate la pasta (ma il rischio è che si rompano) o che le mettiate (sempre a fette) sopra gli anelletti e prima del sugo e del pangrattato.
Adesso siete pronti per infornare a 180 o 200 gradi per una ventina di minuti. Potete ultimare con il grill se volete la superficie ancora più brustolita.
Non resta che dire buon appetito!
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