Olio bio, un modo per conoscere il gusto di Sicilia: le tante varietà dell’extravergine e anche i prezzi per poter comprare.
Se abbiamo in mente un olio bio da accompagnare alle pietanze più buone da portare a tavola, la Sicilia ci proietta in un mondo dal gusto meraviglioso.

Le varietà autoctone sono diverse e ciascuna offre al palato una sensazione diversa. Non c’è zona della Sicilia che non sia coltivata ad ulivi e tanti sono anche quelli centenari che sono belli da vedere.
La raccolta delle olive è l’attività più importante dell’autunno insieme alla vendemmia. Negli uliveti familiari ci si riunisce tutti insieme per la raccolta a mano.
Vediamo allora quali sono le varietà di olio bio siciliano e poi parliamo anche di alcune bottiglie di extravergine, belle da vedere, che si possono trovare on line.
Le varietà dell’olio bio di Sicilia
Le varietà di olive siciliane sono davvero tantissime, inutile elencarle proprio tutte, sono oltre venti. Ci concentriamo allora su quelle che producono l’olio extravergine più buono e allo stesso tempo facile da trovare. Vediamole in dettaglio.
Cerasuola
Il suo è un olio di densità e sentore medio alto di oliva verde. Al gusto dona sensazioni di erbe selvatiche e cardo con un po’ di piccantezza in più se ottenuto da olive verdi. Olive più mature regalano anche note di timo e pomodoro.
Ecco una bottiglia dalla forma particolare di olio pregiato di questa cultivar.
Biancolilla
Questo è un olio più leggero, con note di mandorla verde. Questo olio risulta ancora più “dolce” se ottenuto da olive mature. La piccantezza è blanda. Una latta per provare.
Nocellara del Belìce
L’intensità di questo olio è elevata con note di carciofo e cardo, unite ad una piccantezza medio alta. Della Nocellara esiste anche la varietà etnea, leggermente più delicata della precedente.
Ecco una bottiglia da collezione di questa cultivar.
Tonda iblea
L’olio bio di questa varietà è molto intenso e si avverte maggiormente la nota di pomodoro, più o meno maturo. Può donare anche un retrogusto di mandorla e la sua piccantezza è medio alta.
Moresca
Questa è un’oliva che matura presto e dona olio leggero, poco amaro e piccante. Può donare lievi sentori di mela matura o verde.
Prezzi dell’olio bio extravergine e bottiglie particolari
Come per il vino, anche l’olio genera un certo fascino su chi deve gustarlo. Ecco perché le aziende realizzano confezioni e bottiglie davvero belle e quasi “da collezione”, o comunque piacevoli da mettere in tavola.
Abbiamo spulciato in rete e adesso ve ne facciamo vedere un paio. Ovviamente il prezzo dell’olio bio può cambiare in funzione della grandezza dell’azienda e della qualità. Si può andare da 10 euro sino a 30 euro al litro.
Un dato importante, che regola il prezzo, è anche dovuto alla quantità di olio che si riesce a produrre ogni anno. L’ulivo dona il meglio di sé ogni due anni e in più va calcolata la resa in percentuale. Ad ogni modo, l’olio ha il pregio di poter essere conservato a lungo.
Bottiglie particolari
Se pensate che anche l’occhio vuole la sua parte, ecco che anche l’olio bio si mette in mostra in bottiglie belle da vedere. Oltre a quelle elencate in blu fra le varietà, abbiamo spulciato in rete e trovato queste.
Un olio che ci ha colpiti è in latte che richiamano prodotti di bellezza. Un’altra, invece, in una bottiglia di vetro che sembra adatta anche ad un liquore d’annata.
Quando acquistate, ricordate che l’olio bio deve esporre il marchio di certificazione.
Un tour fra gli ulivi di Sicilia
Siamo pur sempre una rivista di turismo, non possiamo non farvi viaggiare anche nel segno dell’olio bio.
Ovunque andiate, in Sicilia, troverete ulivi, quindi se viaggiate in auto non preoccupatevi troppo di raggiungere una meta specifica.
Potreste unire quello degli ulivi al tour delle mandorle. Basterà percorrere le strade secondarie del Trapanese o quelle della valle del Belìce in cui si produce dell’ottimo vino Perricone, per trovare campi sterminati di ulivi.
A Ficarra, sui Nebrodi, c’è anche un percorso legato agli ulivi centenari. Il paese è famoso perché Tomasi di Lampedusa si lasciò ispirare dalla sua bellezza per alcune parti del suo capolavoro “Il Gattopardo”.