Diego De Silva, il mondo dei suoi libri e la nostra recensione del romanzo “I valori che contano” con il personaggio di Vincenzo Malinconico.
Per dire tutto, ma proprio tutto sul napoletano Diego De Silva ci vorrebbero tantissime parole.
I suoi libri sono tanti e la sua è una inarrestabile attività fatta di romanzi, racconti e poi ancora testi per i teatro e sceneggiature.
Noi ci soffermeremo sul romanzo “I Valori che contano”, di cui potete leggere l’anteprima gratuita.
Fra gli altri romanzi, però, ne citiamo un paio fra quelli che sono poi approdati sullo schermo e che potrebbero spingervi a scoprire questo importante autore della letteratura italiana contemporanea.
Il primo è “Certi Bambini”, e il secondo “Terapia di coppia per amanti”.
I valori che contano: la recensione del libro di Diego De Silva
“Per caso ha visto una ragazza in mutande, con i capelli rossi corti e il seno pronunciato, diciamo una terza?”.
Vincenzo Malinconico come sempre si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. La ragazza, che scappava dalla retata al bordello del quarto piano, Vincenzo, non soltanto l’ha vista ma l’ha pure fatta entrare salvandola dall’arresto sicuro, guadagnandosi la fiducia e il patrocinio della giovane escort e la gratitudine del di lei padre… nientepopodimenoche, il sindaco in persona!
Tra esilaranti siparietti, dialoghi che sembrano match di tennis giocati a rete, le sue solite elucubrazioni e riflessioni complesse e tortuose ma di una logica ferrea, insomma, tra gli sghignazzi e le risate di chi legge, Malinconico scopre di essersi ammalato.
Proprio quando la sua vita sembrava avere finalmente imbroccato la strada giusta. Un bello studio, (non più arredato con mobili Ikea), che divide con un “quasi socio” (Benny Lacalamita) una segretaria (mai di buon umore), una compagna stabile (ma che non vuole impegnarsi) e i figli “sistemati” (uno veramente, ancora studia).
Vincenzo affronta tutto dalla sua prospettiva disincantata, col suo senso del ridicolo, la sua ironia sardonica, solo ogni tanto fa commuovere, ma sempre a modo suo, cazzeggiando.
È fortunato lo sfigato Malinconico, “non se ne può più di questa storia della fortuna che appare nella sfiga a scopo di bilanciamento, mai una volta che si presenti da sola, in visita di cortesia”.
Lui e la sua palla, sono salvi! Può, finalmente, dedicarsi e gioire dei valori che contano, anche se, osserva giustamente: “avrei preferito non scoprirli”.
Libri da leggere, consigli di lettura
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, e scriverle per eventuali collaborazioni.
Buona lettura!
Lascia un commento