Villa Virginia a Palermo, la storia di uno dei tesori della città che racchiude fascino ed è impregnata non solo di architettura ma di valori di un tempo perduto.
Succede ancora di arrivare in Sicilia, nella fattispecie a Palermo, e trovare una villa storica, con gli arredi originali, che conserva intatta l’atmosfera di una precisa epoca.

Stiamo parlando nella fattispecie di Villa Virginia Caruso (via dante Alighieri, 159), dimora Liberty tra le più raffinate del tempo dei Florio e della Belle Époque palermitana.
A volerla fu il commendatore Vincenzo Caruso, per decenni amministratore generale degli immobili dei Florio, che incaricò l’architetto Vincenzo La Porta per la sua costruzione, terminata nel 1908.
Il nome fu un omaggio alla moglie di Caruso, Virginia per l’appunto.
La Villa, oggi casa vacanze di lusso e luogo che ospita eventi privati, shooting, workshop e mostre, si è aperta al pubblico con visite guidate grazie al festival Le Vie dei Tesori.
Fra gli sfarzi di Villa Virginia
Varcando il cancello della Villa sembra di ritornare, giusto il tempo di attraversare il giardino, agli inizi del ‘900 grazie agli arredi, originali, dell’epoca e allo stato di manutenzione curato dalle proprietarie dell’immobile, le sorelle Eleonora e Leila Orlando, che lo hanno ricevuto come eredità dal nonno Salvatore Orlando.
Dagli arredi ai colori delle pareti, ai pavimenti – anche quelli realizzati in materiali più poveri all’epoca – concorrono a raccontare di una fetta di storia di Palermo dove la ricerca della bellezza, la scoperta dell’arte e l’esigenza dell’equilibrio tra esse definiva uno stile di vita unico.
Il portone d’ingresso è lo spartiacque tra il secolo precedente e quello attuale e, proprio all’ingresso, si trova un albero genealogico che spiega, con semplicità, i passaggi tra famiglie ed eredi vari.
Ogni stanza, piccola o grande che sia, è veramente uno scrigno di ricercata cura a cominciare dallo studiolo (al piano terra) dove il cuoio delle pareti, per assonanza, rivestiva anche i cuscini ad esempio.
Imponente poi è la scalinata in legno che porta ai piani superiori, affiancata da una grande vetrata policroma, opera di Pietro Bevilacqua – tipica del periodo.
Questa, a differenza delle altre, proprio in segno di distinzione e particolarità raffigura soggetti diversi dai canonici, nella fattispecie melograni, simbolo di abbondanza.
Nel salone principale – sempre al piano terra – campeggia, tra quadri, suppellettili, poltrone e divani, anche un pianoforte originale dell’epoca che ben conduce la fantasia su come dovessero trascorrere le serate a Villa Virginia.
Negli arredi la storia di un’epoca
Altre chicche di arredamento si trovano nella sala da pranzo.
Se in un angolo campeggia il grande camino in legno – che riporta la scritta in latino “Aestuat ignis” (il fuoco brucia) – le pareti sembrano finestre sull’Oriente lontano grazie ai pannelli in seta decorati dalla pittrice giapponese Tama Kihohara, moglie di Vincenzo Ragusa, tra i principali artisti dell’epoca.
Molti angoli dell’edificio, poi, riservano anche sorprese e segreti, tra questi il tetto a cassettoni che, secondo ricostruzioni storiche, sarebbero stati girati e custodirebbero al loro interno facce riccamente decorate.
Al piano superiore si trovano, invece, le camere da letto e le due torrette che dominano su via Dante e che erano i rispettivi studi di fotografia e pittura dei padroni di casa, i coniugi Caruso.
L’eco dell’epoca dei Florio continua a vivere ancora oggi a Palermo e anche solo per una visita – sebbene in determinate occasioni si può anche godere di un’esibizione al pianoforte seduti nelle poltrone del salone centrale – entrare a Villa Virginia è una parentesi sulla storia del ‘900 da non perdere.
Un video per vederla da vicino e altre curiosità
Tra le curiosità legate alla storia di villa Virginia a Palermo, c’è certamente quella della proprietà. La villa è infatti strettamente legata al sindaco più famoso di Palermo, che ne è stato proprietario.
Ma torniamo alla bellezza di questo luogo. Abbiamo trovato anche un video girato con il drone che mostra Villa Virginia intatta la sua bellezza. Buona visione.
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