Rientrare in Italia dalla Francia così come da altri paesi europei: cosa dice il Dpcm e come si sta attrezzando la Sicilia con i controlli in aeroporto.
Il desiderio di tanti, soprattutto dei ragazzi italiani che vivono all’estero, è quello di poter rientrare a Natale per riabbracciare i propri familiari.

Alla luce del Dpcm di Natale, però, ci sono diverse regole cui attenersi, mirate al contenimento dei contagi da Coronavirus.
Se per muoversi all’interno del territorio nazionale può bastare l’autocertificazione per i casi di necessità, per rientrare in Italia il tutto si complica.
Ci sono infatti differenze tra i paesi europei e quelli extraeuropei, con regole che adesso vi mostriamo per come sono presentate nel Dpcm del Governo.
Rientrare in Italia, cosa dice il Dpcm
Riportiamo alcuni passaggi salienti del Dpcm relativi al rientro in Italia.
Sono vietati gli spostamenti per Stati e territori di cui all’elenco E dell’allegato 20, nonché l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che hanno transitato o soggiornato negli Stati e territori di cui al medesimo elenco E nei quattordici giorni antecedenti, salvo che ricorrano uno o più dei seguenti motivi, comprovati mediante la dichiarazione:
a) esigenze lavorative;
b) assoluta urgenza;
c) esigenze di salute;
d) esigenze di studio;
e) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
f) ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di Stati membri dell’Unione europea, di Stati parte dell’accordo di Schengen, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino, dello Stato della Città del Vaticano;
g) ingresso nel territorio nazionale da parte di familiari delle persone fisiche
h) ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di Stati terzi soggiornanti di lungo periodo
i) ingresso nel territorio nazionale da parte di familiari delle persone fisiche di cui alla lettera h)
l) ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione o la residenza di una persona di cui alle lettere f) e h), anche non convivente, con la quale vi è una comprovata e stabile relazione affettiva.
Gli obblighi di dichiarazione per chi arriva dall’estero
Chiunque fa ingresso per qualsiasi durata nel territorio nazionale da Stati o territori esteri di cui agli elenchi B, C, D, ed E dell’allegato 20 è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare controlli una dichiarazione per verificare le seguenti.
a) Paesi e territori esteri nei quali la persona ha soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia;
b) motivi dello spostamento conformemente all’articolo 6, nel caso di ingresso da Stati e territori di cui all’elenco E dell’allegato 20;
c) nel caso di soggiorno o transito nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori di cui agli elenchi D, ed E dell’allegato 20:
1) indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario;
2) mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere il luogo di cui al numero 1) ovvero, esclusivamente in caso di ingresso in Italia mediante trasporto aereo di linea, ulteriore mezzo aereo di linea di cui si prevede l’utilizzo per raggiungere la località di destinazione finale e il codice identificativo del titolo di viaggio;
3) recapito telefonico anche mobile presso cui ricevere le comunicazioni durante l’intero periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario;
Il tampone per salire a bordo
È fatto obbligo di presentare al vettore all’atto dell’imbarco un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, risultato negativo.
Le persone, che hanno soggiornato o transitato, nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia, in Stati o territori di cui agli elenchi C, D ed E dell’allegato 20, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.
In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, resta fermo l’obbligo per chiunque di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria e di sottoporsi ad isolamento.
Più controlli negli aeroporti in Sicilia
Gli aeroporti di Palermo e Catania sono sottoposti a controlli particolari durante il periodo natalizio.
Al Falcone Borsellino è stata individuata una nuova area per aumentare i controlli e stessa cosa avverrà per l’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania
È probabile che oltre ai punti di verifica allestiti negli aeroporti, nelle città siciliane possano essere organizzati ulteriori drive-in dedicati. Ciò per consentire a quanti faranno ingresso in Sicilia, con altri vettori, di poter effettuare il tampone rapido.
L’elenco dei laboratori in cui fare il tampone a Palermo e Catania è comunque disponibile qui.