Tette e natura diventano un binomio creativo grazie al progetto “Minnifora” (tette di fuori) Made in Sicilia e Basilicata di due giovani ragazze.
Di tette in giro se ne vedono molte ma Minnifora è un progetto che non si limita a ciò che vi mostriamo.
L’esordio di Claudia e Serena, due globe-trotter con il pallino dei viaggi a piedi, del trekking e dell’arte la dice già lunga su questo loro simpaticissimo progetto.
Con il termine “Minnifora”, dal siciliano “tette di fuori”, hanno dato vita ad un progetto tutto al femminile che nasce dal conflitto che spesso le donne hanno con il proprio corpo e in particolar modo con il seno. Troppo grande, troppo piccolo, troppo su, troppo giù.
“Queste simpatiche creazioni – raccontano – sono un invito ad amarci un po’ più“.
Il lavoro consiste nel realizzare vasetti in argilla, fatti interamente a mano, di diverse forme e dimensioni. Sono creazioni versatili utilizzabili come portapianta, portaoggetti o arredo. La loro peculiarità è l’imperfezione dei seni modellati. Ogni vasetto è un pezzo unico.
Guarda e compra un’opera “Minnifora” da qui
Tette e natura, un’idea nata viaggiando
Minnifora è frutto di viaggi, dalla Cina alla Thailandia alla scoperta delle antiche pratiche meditative attraverso le campane tibetane battute a mano.
È frutto dell’amore che nutrono per la natura e ai viaggi a Castelluccio di Norcia per la fioritura e in Provenza per la lavanda.
È frutto di innumerevoli escursioni come quelle sulle Gole del Verdon, in Francia, alle zuppe calde della bellissima Bruges, alle porte colorate di Burano, nella nostra Italia.
Viaggiare in Sicilia per arricchire l’anima
“Minnifora – scrivono le ragazze – è anche e soprattutto frutto di cinque mesi in tour per la Sicilia con sacco a pelo e tenda sul groppone. Abbiamo intrapreso questo viaggio a maggio ed è durato fino ad ottobre 2020. La Sicilia è una terra prolifera e noi, da buone selvagge, l’abbiamo vissuta a contatto diretto col terreno.
Abbiamo fatto un trekking tostissimo durato circa 2h sul’isola di Levanzo per andare a dormire in tenda al faro, abbiamo pernottato di fronte la donna orante all’Argimusco fra i monti Nebrodi e i Peloritani, ci siamo emozionate sul poderoso vulcano, l’Etna.
Tra le cose, abbiamo assaporato i tramonti alle saline di Marsala, dormito in mezzo agli ulivi nel pressi di Marzamemi, ci siamo lavate in cisterne contadine in mezzo alle margherite e ai papaveri, abbiamo donato amore a gatti e cani incontrati nel nostro cammino.
Poi abbiamo attraversato tutte le Eolie che tanto amiamo, con trekking sul cratere di Vulcano per godere del tramonto sulle altre isole.
Abbiamo fatto le selvagge sul Monte Fossa delle Felci a Salina e infine ci siamo andate ad isolare sulla nostra amata Alicudi, la nostra isola del cuore che diventerà la nostra sede operativa per Minnifora e per la mia attività da fotografa.
Ad Alicudi ci siamo dedicate alla lettura e alla poesia ecco perché Minnifora è tanto altro perché è anche frutto di viaggi fatti attraverso gli scrittori e i libri…quelli buoni.
Minnifora è frutto di tanti incontri, tante conoscenze. È frutto della nostra ambizione, creatività e amore per il bello. È frutto della buona musica, della buona birra, quella artigianale e del buon cibo. Minnifora è cultura”.
Minnifora, il nome del progetto
Il termine Minnifora è legato alle radici sicule e a quelle dei nonni che quando ci vedono uscire un po’ più scollate esordiscono dicendo: ”aunni vai cu sti minnifora?!:” (dove vai con queste tette di fuori). Minnifora è sicuramente anche nonna Mimma!
Se amate tette e natura… come avere un vasetto
Se anche a voi è piaciuto questo progetto, potete prendere “un paio di minne” contattando le ragazze sulla loro colorata pagina Instagram.
Le ragazze di Minnifora
Serena Libutti, trentenne originaria della Lucania, Rionero in Vulture un piccolo paesino di montagna alla pendici del Monte Vulture, un cratere in letargo molto suggestivo. Da sempre appassionata di isole e affetta da sindrome di wanderlust. Laureata in lettere e fotografa matrimonialista di professione. La sua vita si divide, da un paio d’anni a questa parte, fra Lucania Terra d’origine e Isole Eolie dove sta ampliando la sua attività di fotografa (www.serenalibutti.com).
Claudia Brigandì, ventisettenne siciliana Doc, originaria di Messina, appassionata di clessidre, Bartender di professione e grande viaggiatrice. Ha vissuto e lavorato in Thailandia ma l’amore per la sua Terra ha fatto si che rimpatriasse e concretizzasse progetti nel suo territorio.