Foraging, ovvero la riscoperta dell’andar per erbe spontanee in versione 2.0. Traduzione, corsi, libro e ricetta dedicata al finocchietto selvatico.
La traduzione di foraging sarebbe “foraggiamento”, ovvero l’arte con cui ci si può alimentare grazie alle erbe presenti in natura. In poche parole è quello che fanno ovini e bovini che pascolano liberi.
Cosa significa foraging è però differente da cosa vuol dire: questo perché è diventata un’attività che ci consente di stare all’aria aperta e poi potere assaporare le erbe commestibili spontanee raccolte. Un modo intimo di vivere il contatto con la natura.
La Sicilia è l’orto d’Italia, perché nell’Isola tutto è possibile o quasi in termini agronomici. E mentre in gran parte d’Italia, la natura in inverno si riposa, nell’isola grande siamo entrati nella piena stagione delle erbe spontanee.
Le specie commestibili sono tante e si trovano dappertutto, pensate agli asparagi ad esempio: nelle campagne, nei boschi, sulla costa, in riva a fiumi e laghi.
Foraging, corsi e libri
Il foraging, ovvero la pratica di raccogliere erbe spontanee nel loro ambiente naturale per poi impiegarlo in cucina, che nella società contadina faceva parte dell’alimentazione e attività quotidiana, è una recente riscoperta che coniuga una facile attività per tutta la famiglia all’aria aperta per il weekend, alla possibilità di mangiare cibo sano e naturale raccolto da sé.
Ma attenzione a raccogliere solo erbe conosciute e commestibili. In Sicilia vengono organizzati diversi corsi di foraging e raccolta di erbe. Di solito i corsi sono fatti da associazioni ambientaliste ed escursionistiche. Un buon libro dedicato a questa attività può essere un’ottima alternativa per iniziare ad esplorare.
Se cercate un libro che metta insieme i vegetali e splendide ricette questo è “Sicilia in Veg”. È un affascinante libro di cucina siciliana veg, scritto da Luce Pennisi ed Alessandra Dal Zotto, edito Nuova Ipsa Palermo, che potete guardare da qui in anteprima.
Al suo interno si trova la ricetta del risotto al finocchietto selvatico e burro di mandorla, con ingredienti 100% siciliani che abbiamo scelto di raccontarvi.
Il finocchietto selvatico
E tra le erbe spontanee più conosciute ma anche sotto utilizzate, c’è il finocchietto selvatico, vero e proprio dono prezioso di madre natura, di cui si deve scoprire le molteplici sfaccettature in cucina.
Relegato a decorazione o ad aromatizzare semplicemente alcuni piatti tradizionali come erba aromatica, con creatività ed estro si può trasformare nell’ingrediente principale di molti piatti.
La ricetta: risotto al finocchietto selvatico e burro di mandorla
INGREDIENTI per il risotto:
- 320 gr di riso Vialone Nano
- Due cipolle rosse
- Un mazzo grande di finocchietto selvatico
- Olio di oliva
- Brodo vegetale q.b.
- Lievito alimentare
- Un cucchiaino di aceto di mele
- Olio evo
INGREDIENTI per il burro di mandorle:
- 100 gr di mandorle spellate
- 70 gr di olio di semi di girasole
- 50 gr di latte di soia
- Sale
- Un cucchiaio di succo di limone
PROCEDIMENTO:
Tritare con un macina spezie le mandorle fino a ridurle a farina. Aggiungere il sale, l’olio, il latte di soia e il succo di limone. Amalgamare e riporre in frigorifero a rassodare. (si conserva in frigo per 3 o 4 giorni).
Tritare finemente le cipolle ed una quantità abbondante di finocchietto selvatico (in rapporto 1:4). Rosolore in olio evo. Tostare il riso nel soffritto di cipolle e finocchietto. Portare a cottura con il brodo vegetale di finocchietto selvatico.
A cottura ultimata, mantecare fuori da fuoco con il burro di mandorle, un cucchiaio di lievito alimentare e un cucchiaino di aceto di mele.
[…] Quella della raccolta delle verdure selvatiche commestibili siciliane e non è un’arte antica, di moda in tutto il mondo con il termine foraging. E tanti sono i libri che mostrano ricette meravigliose come queste. […]