Cascata Naca Nica: lungo il fiume Sant’Elia tra Pioppo e Monreale un itinerario escursionistico affascinante e adatto a tutti.
Cercate un’escursione facile, adatta anche ai bambini ma dal grande fascino? Se siete fra Palermo e Monreale ecco il percorso che fa per voi. A due passi dal luogo in cui sorge il fiume Oreto, infatti, c’è un sentiero con una particolare cascata che si chiama “Naca Naca”.
Si tratta del fiume Sant’Elia, fra i torrenti che si tuffano nel fiume che attraversa Palermo. Andiamo a scoprire in dettaglio questo itinerario naturalistico in compagnia del presidente del comitato Pioppo Comune Rosario Favitta.
Il fiume Sant’Elia e l’Oreto
Il fiume Sant’Elia nasce lungo la dorsale fra Monte Matassaro – Renna e Cozzo Aglisotto, ma sono diverse le sorgenti che alimentano il fiume.
Esso si sviluppa per circa 6 km in una fascia orografica bassomontana e altocollinare, con alveo poco profondo e ristretto a pochi metri che attraversa terreni a moderata pendenza.
Fa parte del bacino idrografico del fiume Oreto, che si colloca in quel territorio delimitato dai monti di Palermo, Monreale ed Altofonte: la vecchia Conca d’Oro.
Il fiume Sant’Elia è il maggiore affluente del fiume Oreto e naturale linea d’impluvio della vallata dove sorge il paese di Pioppo, frazione del comune di Monreale.
Il fiume costituiva la risorsa idrica per l’irrigazione dei terreni limitrofi e il funzionamento del “vecchio mulino” dove si andava a macinare il grano. Era anche il lavatoio pubblico” dove le massaie andavano a lavare i panni. Nella stagione estiva il fiume diventava luogo di balneazione grazie alle numerose “nache” (piscine naturali).
Il sentiero per arrivare alla cascata Naca Nica
Eccoci a come arrivare alla cascata “Naca Nica”. Il percorso naturalistico è di circa 900 metri e ha inizio dal ponte di via Molino, che costituisce uno dei pochi punti di attraversamento del fiume. Si tratta della strada che collega il fiume alla via principale del paese di Pioppo, la via Provinciale che fa parte della SS186
Il percorso, adatto anche ai bambini, comprende, nel tratto iniziale, il sentiero didattico interessato dalla proposta progettuale “FAI il Bosco dell’Oreto”.
La proposta progettuale nel sentiero didattico del fiume Sant’Elia prevede la realizzazione di un impianto di fitodepurazione e la realizzazione di un “acquario fluviale” a cielo aperto, un piccolo bacino per il ripristino della fauna fluviale di un tempo ( anfibi, anguille, granchi).
Sono state censite e catalogate 30 essenze quali il Salix alba (salice bianco), l’Equisetum arvenze (Equiseto), il Plantago major (Piantaggine maggiore), la Solanum dulcamara ( Morella rampicante), l’Hedera helix (Edera comune), la Carex pendula Huds (Carice maggiore), l’Arundo donax (Canna domestica), l’Urtica membranacea (Ortica) etc.
La parte terminale del sentiero didattico è caratterizzato dalla presenza di una cascata ai cui piedi è presente un piccolo bacino di calma detta a “Naca Nica”.
In prossimità della cascata è presente ciò che resta (piccoli massi) del sistema di captazione, sbarramento e deviazione dell’acqua del fiume detto “a prisa”, attraverso il quale l’acqua veniva convogliata nella saia per portarla al mulino ad acqua.
Alla fine del percorso fluviale naturalistico, nel tratto a monte del ponte di via Passo d’Api, si trova la sorgente, dove è visibile il riaffiorare dell’acqua dal sottosuolo.
Il racconto di chi ci è stato
Andarci ti fa sentire in un altro luogo lontano dalla città ma anche dalla stessa frazione che si trova proprio sopra. È un luogo semplice ma in cui puoi respirare serenità e aria buona.
Si respira la passione che i ragazzi hanno messo per realizzarlo promuoverlo e curarlo. Lì trovi in pochi passi la perfetta unione tra Creatore e Creature con il valore aggiunto della Rinascita che a questo luogo abbandonato è stata data grazie ai ragazzi del comitato.
Marzia sorrentino
La biodiversità: la testuggine siciliana
La particolare conformazione d’alveo del fiume, fortemente incassata nella valle, determina la contemporanea presenza di habitat diversi varianti in funzione dei diversi livelli della sezione del fiume.
La idrofauna è impreziosita dalla testuggine siciliana, una tartaruga endemica della Sicilia ed ormai rarissima.
Questa presenza, essendo la testuggine carnivora ed attiva predatrice di molluschi, crostacei e forme larvali di anfibi, testimonia della ricca presenza delle tante specie della mesofauna nelle acque ben ossigenate del fiume.
La cascata Naca Nica in video
Imperdibile, grazie ai ragazzi di Sicilia Inaspettata, anche un video per fare un tuffo virtuale nella cascata. Buona visione e buona passeggiata.