• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
Sicilia Weekend
  • Home
  • Viaggi
  • Natura
  • Cultura
  • Cibo
  • Podcast
  • Notizie
  • Bambini
  • Chi siamo

Il conte di Cagliostro a Palermo: l’itinerario

Gennaio 15, 2021 by SiciliaWeekend

Visitare Palermo a piedi: terzo capitolo di una passeggiata per conoscere a fondo il centro storico della città e i suoi beni culturali.

Eccoci di nuovo insieme a riprendere la nostra passeggiata a piedi per Palermo attraverso i vicoli del quartiere storico dell’Albergheria, partita dalla Cattedrale.

Il conte di Cagliostro di Palermo in un dipinto
Il conte di Cagliostro di Palermo in un dipinto

Siamo già vicinissimi al mercato di Ballarò, nome che si ritiene derivante con tutta probabilità dal fatto che fosse frequentato dagli abitanti di “Balharà”, un villaggio all’epoca vicino a Monreale.

Ma siccome, in questa zona, ogni pietra ed ogni muro gridano la loro storia, prima di giungere a destinazione non dobbiamo far altro che volgere lo sguardo su un vicolo che si apre in via Benfratelli e che catturerà subito la nostra attenzione: vicolo Conte di Cagliostro.

Oh…il famigerato conte di Cagliostro! Ma chi era costui? Fra storia e leggenda, riassumo brevemente qualche notizia sulla sua figura, prendendo spunto da questo vicolo (una volta via della Perciata) in cui si crede che egli sia nato il 2 giugno del 1743 e vi abbia trascorso la sua infanzia.

La storia del conte di Cagliostro

Il suo vero nome era Giuseppe Balsamo, sedicente conte Alessandro di Cagliostro. E già con questo titolo che si era attribuito, preso in prestito da un prozio, possiamo capire quanto fosse ambizioso ed arrivista. Pieno di risorse, fu massone, mago, guaritore, sensitivo, ma soprattutto avventuriero.

In un contesto storico pre-rivoluzione francese, in cui erano assai attive le applicazioni sul mondo dell’occulto, cercò di afferrare il filone dedicandosi agli studi dell’alchimia, della medicina e dell’ipnotismo.

Riuscì a far espandere la sua fama di mago-guaritore nei suoi viaggi in tutta Europa, con la protezione di personaggi di alto lignaggio, lasciando gli spettatori “sbalorditi alle sue inesplicabili guarigioni, incerti se in quella figura dozzinale albergasse un genio incompreso o lo spirito di un basso ciurmadore”, come racconta il famoso autore ottocentesco Giuseppe Pitré nel suo volume “La vita in Palermo cento e più anni fa”.

Dopo aver abbandonato gli studi giovanili ecclesiastici ed avendo già appreso alcuni rudimenti di medicina nella farmacia di uno zio a cui era stato affidato dalla propria madre rimasta vedova con due bambini, fu bannato da Palermo per una truffa ai danni di un orafo.

E così la povera mamma pensò bene di mandarlo a Messina affidandolo alle mani del prozio Giuseppe Cagliostro nella speranza che potesse rinsavirlo. Ma il giovane Giuseppe Balsamo era capace, intelligente e attento e riuscì a trasformare gli insegnamenti appresi a suo esclusivo vantaggio.

Quando divenne cavaliere

Così, quando a 23 anni sbarcò a Malta, in cui iniziò la sua vera vita – come egli stesso asserì – dopo un paio di anni sotto la guida spirituale del suo Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta Manuel Pinto de Fonseca, cambiò il suo nome in quello pomposo di “conte di Cagliostro” e gli venne conferito il triplice cavalierato templare-maltese-rosacrociano.

Tornare a Palermo per lui era impensabile e quindi si trasferì a Roma dove sposò nel 1768 la giovanissima e seducente Lorenza Feliciani, del cui fascino egli non si farà scrupolo di sfruttare a danno di uomini ricchi e facoltosi per i ritorni economici della coppia.

I due viaggiarono poi per tutta Europa ed a Londra Cagliostro fondò la sede della Loggia massonica di rito egizio, mentre via via accresceva la sua notorietà di guaritore e di alchimista in grado di tramutare il metallo in oro.

L’Inghilterra e la truffa

Ma proprio in Inghilterra, troppo presi dalla loro smania di onnipotenza, entrambi vennero truffati a loro volta, ingiustamente accusati del furto di un cofanetto di gioielli. Il lungo processo si concluse con una condanna a loro carico, per la quale Cagliostro dovette scontare un mese di carcere e pagare un salato importo a titolo di cauzione.

Ma sicuramente ciò che lo fece soffrire maggiormente fu la conseguente ed ovvia perdita del prestigio acquisito con i suoi sotterfugi durante la sua vita errabonda. Ecco perché, quando i fautori inglesi dei suoi guai morirono, egli dichiarò che era stata la propria maledizione a colpirli.

Un opportunista anche dinanzi alla morte; tanto che questa sua dichiarazione lo riabilitò davanti agli occhi di tutti dandogli modo di iniziare un nuovo percorso, cominciando con la trasformazione del nome della moglie da Lorenza in Serafina e del proprio, finalmente ufficiale, di conte di Cagliostro.

Ma si sa che prima o poi i truffatori vengono smascherati e, dopo altri viaggi in cui la coppia condusse una vita piena di espedienti, il principio della loro fine avvenne in Francia, presso la corte di Versailles, con il noto “affare della collana della regina Maria Antonietta” in cui Cagliostro fu coinvolto.

In Francia, l’inizio della fine

Per farla breve il cardinale De Rohan, speranzoso di entrare nelle grazie della regina, acquistò per conto di quest’ultima un collier di diamanti, ingannato da lettere in cui lo si incaricava di fare da tramite per l’operazione e della cui falsa firma regale si ritenne autore Cagliostro.

Alla scoperta del raggiro, allorché non vennero pagate le rate ai gioiellieri venditori, scattarono gli arresti per tutte le persone implicate, compresi Cagliostro e Serafina. Dopo l’assoluzione, furono però costretti a partire dalla Francia nel 1786.

Ricominciando a peregrinare, tornarono infine a Roma per desiderio di Serafina, in cui Cagliostro ricominciò le sue attività massoniche per le quali venne condannato a morte dal Tribunale dell’Inquisizione, tradito anche dalla moglie. In seguito papa Pio VI lo grazierà condannandolo a scontare l’ergastolo nella fortezza di San Leo, nella quale troverà la morte il 26 agosto del 1795. Nel 1787 Goethe, giunto a Palermo per il suo viaggio in Sicilia, volle conoscere la famiglia di Cagliostro che frattanto si era trasferita in via Terra delle Mosche.

Ne scrisse un memoriale con le notizie apprese, tanto fu colpito ed affascinato dalla sua storia ma anche dalla dignitosa povertà della sua famiglia di origine e dallo struggente desiderio della madre di Cagliostro di potere un giorno rivedere il figlio. Un figlio che si auto definì “Un cavaliere errante, di nessuna epoca né di alcun luogo”.

Il vicolo di Palermo dedicato al conte di Cagliostro

Il mio nome è quello della mia funzione: io sono libero. Il mio paese è quello in cui fisso momentaneamente i miei passi. Ecco la mia infanzia, la mia gioventù quale il vostro spirito inquieto e desideroso di parole reclama. Ma che sia durata più o meno anni, che si sia svolta nel paese dei vostri padri o di altre contrade, che v’importa? Non sono un uomo libero?” Un uomo che si credeva libero di sopravvalutarsi, senza comprendere che aveva creato il suo più grande tranello contro se stesso per non aver mai considerato che la propria libertà finisce quando comincia quella altrui.

Nel vicolo Conte di Cagliostro, a ricordo, è stata riprodotta la sua immagine in una nicchia e dei disegni street art con alcune sue frasi. Alla prossima passeggiata.

LA NOSTRA GUIDA-AUTRICE

Il mondo di Giuseppina Lombardo, autrice delle passeggiate, è ricco e variegato, la sua passione per la storia e la città di Palermo ci conduce nei meandri più affascinanti della città.

In attesa di scoprire i nuovi itinerari, potete sfogliare il suo libro, singolare per il fascino con cui racconta i luoghi meno battuti e le particolarità storiche da scoprire in città.

Condividi

Filed Under: Cultura Tagged With: palermo

Previous Post: « Sylvia Home per dormire a Trapani
Next Post: Iachìno Bavetta, si viaggia in Sicilia »

Reader Interactions

Trackbacks

  1. La chiesa di San Giuseppe dei Teatini a Palermo - Sicilia Weekend ha detto:
    Luglio 10, 2021 alle 10:08 am

    […] L’itinerario del Conte di Cagliostro […]

Primary Sidebar

NOTIZIARIO

ceramica santo stefano di camastra

Il futuro della ceramica è a Santo Stefano di Camastra: “Pezzi unici per affrontare il mercato”

Rosario D’Agostino

Rosario D’Agostino vince la sesta edizione del Giro della Sicilia

A Palermo la stagione estiva del Nauto, tra musica, festival e novità

Orari collegamenti aliscafi per Lampedusa e Linosa

come arrivare a Ustica

Come arrivare a Ustica

Averna Spazio Open

Averna Spazio Open, tutti gli appuntamenti a Palermo

porto di palermo

Porto di Palermo, tutto quello che c’è da sapere

earth-day-cefalù

Earth Day Cefalù 2024: il programma della festa

Sicilia a 390 gradi

Alicudi

Alicudi: cosa fare, cosa vedere e dove dormire

Cerda comune dei carciofi e della Targa florio

Cerda Comune dei Carciofi e della Targa Florio

pistacchi sicilia

Bronte, cosa fare e cosa vedere nel comune del pistacchio

castelbuono

Castelbuono, Comune d’eleganza e dolci sapori

Ustica, l’isola del mare davanti a Palermo

termini imerese

Termini Imerese, cosa vedere e cosa fare

Salina: tre Comuni fra capperi, spiagge e malvasia

Sciacca

Sciacca cosa vedere: le spiagge, e dove dormire

Ricerca

Uno sguardo sulla Sicilia

https://youtu.be/AYBijcsmHrk

Come trovarci

Mail
redazionesiciliaweekend@gmail,com

SiciliaWeekend è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Palermo prot. n. 30 del 7 luglio 2011

Copyright © 2025 Sicilia Weekend

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito, deduciamo che tu ne sia felice.AccettaRifiuta Per saperne di più...
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA