Cosa finanzia Resto al Sud? Dal Turismo alle start up di servizi, ecco le risposte per avviare la tua impresa turistica.
Sei sei qui, con buona probabilità sai già cos’è Resto al Sud, ovvero la piattaforma di sostegno economico e progettuale alle start up e alle imprese che nascono nel Sud Italia.

Ti serve però sapere cosa finanzia Resto al Sud in maniera specifica e quali sono i requisiti per poter avvedere ai fondi.
Iniziamo col dire che Resto al Sud 2021 ha ampliato la platea dei beneficiari e si rivolge agli imprenditori fino a 55 anni d’età. È questa la novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, che ha innalzato il precedente limite di 45 anni anche nell’intento di sostenere una delle categorie più in sofferenza del mercato del lavoro post-Covid: i cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro o che rischiano di perderlo nei prossimi mesi.
C’è anche una maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI).
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Vediamo allora quali sono i settori di riferimento.
Cosa finanzia il bando Resto al Sud
Attraverso il bando Invitalia sono finanziabili:
- turismo (strutture ricettive come bed and breakfast, residence, case vacanza albergo, agriturismo camping, villaggio turistico ma anche agenzie di viaggi e tour operator).
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
Sono escluse le attività agricole e il commercio.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
Come si possono spendere i soldi
Con Resto al Sud, come recita il sito dedicato – possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Dove è valido il bando
Resto al Sud è una misura di finanziamento valida in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree colpite dal sisma del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).