Cosa c’è da vedere a Caltabellotta, il paese della provincia di Agrigento regno dell’olio extravergine d’oliva e custode di bellezze e tradizioni antiche.
Metti una rocca e disegna tutt’intorno una piccola città. Colorala di miti, chiese e tradizioni ed ecco che viene fuori uno di quei borghi siciliani da scoprire: Caltabellotta.

L’elenco dei nomi che hanno messo piede sulle sue strade è corposo e di rilievo: quello del noto conte di Cagliostro, oltre all’immancabile Goethe che cita la città fra i più bei luoghi d’Italia.
La sua storia è millenaria, la sua posizione unica: è davvero un luogo da mettere nell’agenda delle visite da fare. Un paese che sembra essere abbracciato alla montagna, il Kratas.
Siamo in provincia di Agrigento, nella parte sud dei monti Sicani, dove regnò il re Kokalos.
Un po’ di storia
La città affonda le sue radici fin dal tempo in cui, questa parte della Trinacria fu abitata dalle popolazioni indigene dei Sicani, dove miti e leggende da sempre ne accompagnano la storia.
Caltabellotta è stata una delle capitali del popolo dei Sicani e probabilmente sede della mitologica Camico, città fortezza costruita dall’architetto greco Dedalo, che in queste terre secondo il mito trovò rifugio e ringraziò per l’ospitalità del re di quel popolo, Kokalos.
Creò per lui la città fortezza, di cui Diodoro Siculo ne ha narrato l’inespugnabilità. Con l’arrivo dei greci la città fu chiamata Triokola.
Il suo nome si rifà alle tre virtù di questo meraviglioso luogo: l’imprendibilità, la ricchezza delle acque e la grandissima fertilità delle terra, dove da millenni si coltiva l’olivo. La sua varietà Biancolilla è apprezzatissima fra gli olii extravergine di Sicilia.
Nel paese fu firmata nel 1302 la pace di Caltabellotta, che diede fine alla guerra del Vespro Siciliano.
Cosa vedere a Caltabellotta
Caltabellotta, grazie alla sua meravigliosa posizione posta sospesa sotto il monte Kratas, può vantare uno dei paesaggi più belli della Sicilia, che assume le sembianze di una terrazza sul mar Mediterraneo, che le è dirimpettaio.
Vediamo cosa vedere durante una visita di una giornata o un weekend.
1. La Chiesa Madre
Immersa in uno scenario rupestre mozzafiato, sul pianoro che corona la rupe Gogala, la Chiesa Madre fu fondata dal conte Ruggero D’Altavilla dopo la vittoria sui Musulmani in questo luogo al margine del paese che è una scelta insolita. Il motivo è che il conte volle dedicare una chiesa a San Giorgio proprio nel luogo in cui vinse la battaglia contro i Saraceni.
All’interno della chiesa potrete sculture del Gagini. Di fianco alla chiesa c’è il campanile che è detto “torre del Mortorio”. Uscendo dalla chiesa sul monte Kratas posti di fronte a voi, sarà possibile vedere i resti del castello normanno della sibilla, che viene citato anche in una delle decime del Decameron del Boccaccio.
2. Museo Civico e laboratorio dello scultore Rizzuti
In paese potete chiedere di visitare anche il laboratorio del maestro Salvatore Rizzuti uno scultore contemporaneo nato proprio a Caltabellotta. Entrare nel luogo in cui nascono le sue sculture, vedere quelle ancora in lavorazione e gli strumenti di lavoro potrebbe essere un’esperienza interessante per grandi e bambini. Alcune delle sue opere sono esposte a museo civico di Caltabellotta.

3. Eremo di San Pellegrino – il santo e il drago
L’Eremo di san pellegrino svetta sulla cima di un’altura che sovrasta il paese. Una lunga scalinata vi porterà davanti all’ingresso.
La storia di San Pellegrino e il drago è affascinante e intrigante e la visita assumerà l’aspetto di una vera e propria esplorazione.
Si narra che nella città di triocola vi fosse un drago, che risiedeva proprio su questa alta rupe. Per placare la sua fame gli abitanti del villaggio dovevano consegnare un bambino estratto a sorte tra i loro figli. Questo finché arrivò Pellegrino.
Il nome stesso ci dice che era qualcuno che arrivava da lontano. Secondo alcuni autori proveniva dalla Grecia, secondo altri dall’Africa. Era stato inviato da Pietro per convertire gli abitanti della Sicilia alla religione cristiana. Pellegrino portò il bimbo sulla rupe e quando il drago aprì la bocca per divorarlo lui gli conficcò in gola il suo bastone e lo uccise. Il bimbo fu chiamato Liberato.
Pellegrino rimase a vivere come eremita proprio sulla rupe. Ecco perché oggi ci sono due grotte: la grotta del male, dove secondo la leggenda sarebbe stato ucciso il drago, e la grotta del bene, dove dimorava Pellegrino.
Il monte Kratas e la Rocca di Caltabellotta
Il complesso di creste rocciose allungato lungo l’asse est-ovest ha fornito fin dalle epoche più antiche una roccaforte naturale al paese.
C’è la possibulità di un’escursione che parte dalla parte bassa del paese in un percorso ad anello che vi mostrerà le bellezze del versante nord con le sue caratteristiche rocche e i suoi splendidi panorami, i suoi oliveti e i magnifici colori della campagna sicana. Un’escursione sul Kratas unisce natura, colori, paesaggi, storia e monumenti.
Tradizioni e folklore
Caltabellotta ospita feste religiose e tradizioni particolarmente significative. Ecco le principali.
- La festa di Pasqua: si può assistere all’annuncio del Cristo Risorto, inoltre il simulacro di San Michele arcangelo viene portato a spalla lungo tutte le vie di corsa e con balli di giubilo
- Processione dell’oro: a Luglio, durante le festività dei compatroni, si può vedere la “processione dell’oro”, in cui sfilano per le strade tutti gli ex voto a loro devoluti per grazia ricevuta.
- Il rogo di “lu Diavulazzu”. Altra occasione è per l’Immacolata dell’8 dicembre, quando si può assistere al termine della processione, al rogo di “lu Diavulazzu”, un rito molto toccante in cui il feticcio viene dato alle fiamme.
Mangiare e dormire a Caltabellotta
Da non trascurate è la grandissima offerta enogastronomica che offre Caltabellotta: qui i sapori di una volta, come le verdure selvatiche, raccolte camminando tra i numerosi sentieri nella natura che circondano il paese, possono essere condite con il profumatissimo olio di Caltabellotta.
Caltabellotta, dove mangiare
Alcuni luoghi nei quali mangiare a Caltabellotta: ristorante M,a.t.es, osteria Gulea, trattoria la Ferla, ristorante pizzeria villa Venere, ristorante pizzeria il Giardino del gusto, ristorante pizzeria Conte Luna, ristorante pizzeria “Lu solitu postu”, agriturismo Le Zarafe, agriturismo La montagna la fattoria del vento.
Posti dove dormire
B&b Mule, b&b Sotto le stelle, b&b Casa Puccio, b&b Le Zarafe, b&b Le foglie d’argento.
Informazioni turistiche
Per le informazioni turistiche, escursioni o tour guidati potete contattare Kratas Tour di Paolo Vetrano alla mail kratas.tour@libero.it.
Come si arriva a Caltabellotta
Da Palermo/Trapani SS115 andare fino a Sciacca al altezza del ospedale imboccare il bivio per Caltabellotta proseguire sulla S.P 37 in direzione Caltabellotta 18 km.
Da Agrigento SS115 poco dopo Ribera al km 134,2 della SS115 svoltare al bivio per Caltabellotta –Sant’Anna da li proseguire in direzione Caltabellotta. sulla S.P.36 16 km
Caltabellotta in video
Per concludere vi facciamo fare un tour del paese grazie a questo video firmato Aerial photographyGS.