La devozione di Turi è un libro ambientato sulle Madonie, in Sicilia, nel paese di Collesano. La recensione del romanzo scritto da Antonio Cicero.
Spesso, nell’immaginario collettivo, si è soliti associare un grande romanzo ad un gran numero di pagine. “La devozione di Turi” è un grande romanzo di appena 72 pagine che potete sfogliare in anteprima. È un opera breve, si, ma contiene temi universali, personaggi rotondi e profondi, quasi manzoniani.

Tra soprusi e miserie si muovono religiosi peccatori e redenti, parenti serpenti, sgherri, ladri e fanciulle catturate e, sebbene si sviluppi in un ristretto e arcaico ambiente rurale del seicento, il borgo madonita di Collesano, famoso per la Targa Florio che noi abbiamo fatto in bicicletta all’insegna del turismo slow, potrebbe essere lì e in ogni dove.
Turi appartiene alla categoria dei vinti, umile contadino, vittima di prepotenze. Devoto per natura e non per opportunismo, osservante e timorato, attribuisce ad una innocente distrazione l’origine di tutti i suoi mali, anche quelli ereditati. L’ennesima disavventura lo riconcilierà con la sua Marunuzza.
Antonino Cicero scrive poesie, pluripremiate e “La devozione di Turi” è una poesia in prosa, ricercata, elegante, musicale.
La Devozione di Turi e altri consigli di lettura sulla Sicilia
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, e scriverle per eventuali collaborazioni.