Parco del Ticino, le escursioni e i trekking da fare a piedi, a cavallo o in bicicletta. I sentieri più belli tra Vigevano, Milano e Pavia e la descrizione dei percorsi.
Il Parco del Ticino è l’area protetta fluviale più grande d’Europa: si estende tra Lombardia e Piemonte dal Lago Maggiore al Po, lungo il corso del Fiume Ticino, su una superficie complessiva di quasi 100.000 ettari. Coinvolge 47 Comuni tra le Province di Varese, Milano e Pavia in Lombardia e 16 Comuni nella Provincia di Novara in Piemonte.

Nata negli anni ’70 del Novecento per salvaguardare il patrimonio naturale e paesaggistico della Valle del Ticino, questa preziosa area protetta è stata riconosciuta nel 2002 come Riserva della Biosfera UNESCO, come avviene in Sicilia per le Madonie.
Il cuore pulsante del Parco è il Fiume Ticino: è questo infatti che dà vita ad un ecosistema ricco di habitat di pregio per numerose specie animali e vegetali e che disegna l’inconfondibile paesaggio.
Intorno al fiume si estende il più grande patrimonio forestale della Pianura Padana: ultimo baluardo della foresta planiziale primaria, questa fascia boschiva attraversa la pianura da Nord a Sud e rappresenta un corridoio ecologico di fondamentale importanza per il movimento degli animali tra le Alpi e gli Appennini. Numerose sono poi le specie che qui si sono stabilite e tante ancora quelle che stanno arrivando.
Andiamo allora alla scoperta di questo meraviglioso parco con Marina Luciani, simpatica e preparatissima guida che opera all’interno di questo territorio protetto. Per le escursioni guidate e i consigli utili potete contattarla attraverso il sito internet Avventura sulle Gambe o su Whatsapp al numero 351 509 7309.
Le escursioni e i sentieri di trekking nel Parco del Ticino
Esplorare il Parco in escursione, immergendosi in silenzio nella sua Natura è il modo più emozionante per scoprirne la bellezza in ogni stagione. I panorami sul fiume, la vitalità dei boschi, il fascino delle campagne e l’incredibile biodiversità sono protagonisti dei trekking nel Parco del Ticino.
A piedi, in canoa, a cavallo o in bicicletta, è possibile scoprire le mille meraviglie offerte da questo Parco di pianura. Più lento è il passo, maggiore è l’attenzione nei particolari.
Anello delle Farfalle, Gambolò
Lasciata l’auto nel parcheggio nei pressi della Cascina Portalupa a Molino d’Isella di Gambolò, iniziamo la nostra avventura nel sentiero tematico dedicato alle farfalle. Qui sono state create alcune stazioni di richiamo in cui sono ricostruiti gli habitat particolari di diverse specie di farfalle; le tabelle esplicative ne aiutano il riconoscimento.
In questo luogo speciale sono state avvistate e riconosciute circa 100 specie diverse di farfalle, tra cui alcune molto rare. L’itinerario prosegue poi attraverso boschi pieni di vita e paesaggi agricoli di grande valore naturalistico, si affaccia su rogge e canali dall’acqua limpida e racconta la storia delle antiche riserve di caccia. Con un lungo percorso ad anello scopriamo ambienti tanto diversi tra loro, ciascuno dei quali ci fa scoprire il grande mosaico di biodiversità che anima il Parco del Ticino. Difficoltà: facile. Ore di cammino: quattro.
Anello Ramo delle Streghe, Vigevano
Partiamo dalla frazione Buccella di Vigevano: una chiesa, una cascina, la vecchia scuola e dei tramonti incredibili sul monte Rosa quando il cielo è limpido. Attraversiamo il Naviglio Sforzesco e scendiamo in vallata. Siamo subito nel bosco e presto raggiungiamo un ramo laterale del Ticino di particolare bellezza: il Ramo delle Streghe. L’acqua limpida e la rigogliosa vegetazione acquatica ci incantano; vale la pena di fermarsi al guado dell’isola Ochetta a guardare l’acqua e ad immaginare la vita selvatica che si svolge sull’altra sponda.
I resti di un ponte ci raccontano una storia non troppo lontana in cui vecchie leggende di streghe si fondono a nuovi misteri… Proseguiamo nel bosco verso la lanca del lupo con uno sguardo alle casotte e ai barcè qui ormeggiati. Risalendo l’ansa del fiume raggiungiamo Villareale di Cassolnovo: qui possiamo scegliere se visitare la romantica frazione, rientrare lungo l’alzaia del Naviglio o tornare sui nostri passi per curiosare nelle pozze scavate per gli anfibi in cerca di rane e di tritoni. Difficoltà: facile Ore di cammino: due.

Anelli della Fagiana, Magenta (Milano)
La Riserva Naturale Orientata della Fagiana è facilmente accessibile dal parcheggio di fronte alla Cascina Bullona. Il cancello di ingresso ci ricorda che questa era una famosa riserva di caccia. Ora è un’area di particolare protezione naturalistica e rappresenta un tesoro di biodiversità particolarmente prezioso all’interno del Parco del Ticino. Questi boschi sono vivacemente popolati dalla fauna selvatica, finalmente al riparo dai fucili. Diversi sono i sentieri che posiamo scegliere per visitare l’area, ma noi ci incamminiamo verso la grande spiaggia di sassi bianchi sul Ticino, percorrendo la fiabesca passerella in legno sul Canale Delizia.
Il sentiero ci guida attraverso boschi diversi che disegnano un paesaggio sempre nuovo. Dalla spiaggia godiamo finalmente di un bellissimo panorama aperto sul fiume! Dopo una pausa contemplativa torniamo sui nostri passi fino all’incrocio delle quattro strade e da qui ci dirigiamo verso la lanca; binocolo alla mano, scoveremo una grande varietà di uccelli acquatici. Una visita al Centro di Recupero animali selvatici della LIPU e all’arboreto didattico chiudono la nostra gita lasciandoci qualche conoscenza in più sulla fauna e sulla flora di questi incredibili boschi. Difficoltà: facile. Ore di cammino: tre.
Riserva isola Mandelli, Cassolnovo (Pavia)
La Riserva Isola di Mandelli è caratterizzata anche storicamente dallo scorrere dell’acqua limpida tra rogge e canali fino al fiume. Iniziamo la nostra esplorazione proprio attraversando una roggia, saltellando sulle larghe pietre del guado, in fondo alla via del Porto di Cassolnovo. Inoltrandoci nel bosco, incontriamo presto un ponte di legno che ci porta oltre il canale Scaricatore Ramaccio e proseguiamo fino alle vasche di stabulazione degli storioni.
Qui dove l’acqua sorgiva e fresca ha storicamente servito l’allevamento delle trote, il Parco alleva ora gli storioni che torneranno a popolare il Ticino. Dopo una pausa per conoscere questi grandi e affascinanti pesci cartilaginei, proseguiamo verso Nord oltrepassando il confine tra Lombardia e Piemonte fino a raggiungere il fiume. Un bell’affaccio sul Ticino ci accompagna ancora per qualche centinaio di metri; passando da Villa Giulia, casa di caccia ormai abbandonata, rientriamo attraverso boschi e pioppeti sulla strada sterrata che costeggia gli attuali allevamenti di trote e storioni. Prima di rientrare alle auto, il gorgoglio della garzaia (sito di riproduzione di aironi e garzette) ci sorprenderà durante l’estate. Difficoltà: facile. Ore di cammino: quattro.
Cascina Venara e bosco Siro Negri, Zerbolò (Pavia)
La Cascina Venara a Zerbolò è stata protagonista tra il 2000 e il 2010 di un importante progetto di reintroduzione della cicogna bianca, il cui successo è oggi testimoniato dalla colonia stanziale di circa 30 cicogne che qui nidificano ora allo stato selvatico. È proprio da qui che inizia la nostra avventura in una zona del Parco dall’alta naturalità. Troviamo le cicogne sui nidi a primavera e nei campi intorno alla Venara per tutto l’anno.
Il nostro itinerario costeggia la cascina e poi prosegue attraverso le risaie e i pioppeti fino al bosco Siro Negri. Questo è uno dei boschi più vecchi del Parco e area di studio dell’istituto Botanico dell’Università di Pavia; qui troviamo Farnie e Pioppi grandi ed imponenti, un bosco maturo e pieno di vita in cui qualsiasi intervento umano è proibito. Ci spingiamo fino all’affaccio sul Ticino e qui possiamo decidere se rientrare con un giro ampio attraverso i campi o tornare sui nostri passi nella foresta secolare. Teniamo il binocolo a portata di mano perché questo posto è favoloso per il birdwatching!. Difficoltà: facile. Ore di cammino: due.
Boschi del Vigano, Somma Lombardo (Varese)
I boschi del Vigano sorgono sul terrazzo fluviale del Ticino tra Golasecca e Somma Lombardo. Partiamo dal campo sportivo di Coarezza e ci inoltriamo in una affascinante foresta composta per lo più da Pino Rigido e Pino Silvestre, cui si accompagnano in misura minore Castagni, Farnie e Querce Rosse. Il fascino di questo ambiente è dato proprio dalla particolarità delle essenze arboree presenti: i pini non sono infatti piante comuni da queste parti! Si tratta di rimboschimenti che hanno preso il posto di una antica brughiera.
Proseguiamo lungo il sentiero riempiendo i polmoni del profumo dei pini, in questo bosco povero di biodiversità, ma ricco di storia. Incontriamo tra gli alberi il Sass di Biss, un masso erratico su cui scorgiamo incisioni rupestri di epoca preistorica. Il nostro itinerario si spinge fino alla scarpata sulla Valle del Ticino; qui scorgiamo in basso la diga di Porto della Torre. Restiamo però sul terrazzo fluviale e rientriamo attraverso il bosco. Alcuni pini dalla corteccia incisa ci ricordano l’antica pratica di estrazione della pece… Difficoltà: facile. Ore di cammino: due.
Nel Parco con i bambini
Il Parco offre innumerevoli opportunità di immersione nella Natura anche per i bambini. L’ampia rete sentieristica tra cui scegliere itinerari adatti e la facilità del cammino in pianura sono l’ambiente ideale per il gioco all’aperto e per nuove avventure ed esplorazioni.
In base all’età e all’allenamento dei vostri bambini potete scegliere di esplorare anche solo parti di percorsi ben tracciati per far vivere ai vostri bambini un’esperienza in ogni caso emozionante e costruttiva.

Il Parco del Ticino in canoa o a cavallo
Esplorare il Fiume Azzurro (così chiamato per il caratteristico colore delle sue acque), navigando lentamente e silenziosamente a pagaia, offre un totale coinvolgimento nel Parco fluviale. Da questa prospettiva è possibile comprendere l’importanza dell’acqua nella vita del territorio e dell’ecosistema, riconoscere gli habitat di numerosi uccelli e apprezzare il valore di un paesaggio disegnato dal fiume libero e quasi privo di argini artificiali. Il Ticino ha la possibilità di divagare liberamente durante le piene: la sua forte corrente modifica naturalmente e costantemente il proprio corso, disegnando un paesaggio sempre nuovo.
Il team di AqQua a Vigevano (Pv) organizza da quasi vent’anni escursioni fluviali in gommone, corsi di canoa e attività di didattica fluviale con l’obiettivo di insegnare l’importanza dell’acqua e di promuoverne il rispetto.
La rete sentieristica del Parco vanta anche diversi itinerari da percorrere a cavallo. Con la compagnia e con la complicità di questi grandi e tranquilli compagni di avventura si scoprono posti nuovi da prospettive poco comuni. Diversi maneggi e centri equestri organizzano esperienze guidate alla scoperta del territorio.
L’associazione Natura&Avventura di Robecchetto con Induno (Mi) propone escursioni per ogni livello di abilità con particolare attenzione all’etica del cavalcare nel rispetto del cavallo. Le sensazioni che nascono dall’immersione nella natura sono amplificate dal rapporto unico ed istintivo con il cavallo che ci accompagna.
Parco del Ticino in bici
Per chi volesse esplorare il parco deo Ticino in bici proponiamo un video che vi farà immergere in uno dei tanti percorsi da potere affrontare. Potete visionare la mappa del parco del Ticino sul sito parcoticino.it o sulla pagina Facebook.