Monte Arera, la vetta di Bergamo dalla quale poter fare un lancio in parapendio: il video della vallata e il racconto della scalata sulla montagna della Lombardia.
(di Rinaldo Frattini, Volomania) Asciugo il sudore dalla fronte con il dorso della mano, un passo e poi ancora un altro, lentamente ma costantemente, questa salita è micidiale, non ti da respiro, l’Arera è così: una bella passeggiata fino alle ultime baite e poi Boom! Un muro verticale che sale verso la vetta.

Il gruppo di amici inizia a diradarsi, siamo partiti in otto dal parcheggio con le nostre vele in spalla, la giornata è magnifica con un cielo azzurro in 4k. Da tempo tenevamo d’occhio la meteo ed oggi é finalmente il grande giorno: decolleremo in parapendio dalla vetta del monte Arera Bergamo.
Dopo una prima parte del percorso in cui scherzavamo tra noi adesso si cammina in silenzio, ogni pilota è concentrato sulla salita e sul percepire come si muove l’aria intorno a sé, uno dei grandi vantaggi dell’Hike & Fly è proprio quello di arrivare in decollo a piedi dopo una bella camminata durante la quale si entra in sintonia con la montagna, con il vento, con le nubi, si osserva tutto e ci si prepara mentalmente a spiccare il volo.
Scalata su Monte Arera
Il nostro piano prevede di decollare dalla cima e puntare in direzione di Clusone, sono oltre 15km in linea retta. Si continua a salire ed ad un certo punto ci raggruppiamo per superare insieme la parte più tecnica che, anche se non particolarmente difficile, deve essere affrontata con la vela sulle spalle.
Si deve fare attenzione perché la stanchezza ed il peso del parapendio possono far sbilanciare. Finalmente la vetta si avvicina, anche solo essere arrivato qui con gli altri piloti é una sensazione fantastica, il panorama è mozzafiato, la giornata limpidissima e la quota ci permette di ammirare tutto l’arco alpino, poche altre cose nella vita possono regalare queste emozioni.
Dopo una breve sosta per rifocillarci e confrontarci sul piano di volo decidiamo di spostarci leggermente a sinistra rispetto alla vetta, il fondo è sassoso ma non troppo ripido, iniziamo a stendere la nostra attrezzatura a terra prestando attenzione alle pietre che possono far impigliare i cordini e nel peggiore dei casi li possono tranciare nel momento del decollo.
La mia vela é pronta, finisco di ricontrollare per l’ultima volta i moschettoni dell’imbrago come ho sempre fatto in una routine che ho imparato molti anni fa e che ripeto ogni volta, la stanchezza a volte può giocare brutti scherzi ma la “routine” mi aiuta a non sbagliare.
L’emozione del volo in parapendio da monte Arera
Tutto è pronto ed impugno le bretelle, il parapendio viene disteso a terra e per decollare si devono trazionare i due
elevatori frontali per portare la vela sopra la testa, correre, correre, correre…. fino a che i piedi corrono nel vuoto.
Appena stacco i piedi da terra guardo verso l’alto, la vela si è gonfiata in modo perfetto e mi posso concentrare sulla rotta, il parapendio vola con la sola forza del mio peso, ed il silenzio é rotto solo dal fruscio del vento. In un attimo sorvolo la baita di Leten, alla mia destra si apre la Val Nossana, sorvolarla mette sempre i brividi per quanto è selvaggia.
Il volo prosegue, alla mia sinistra la cima del Fop, poi quella del Vaccaro, sullo sfondo la Presolana, sono rapito da tanta bellezza, guardo dietro di me e vedo gli altri piloti che via via sono decollati e mi stanno seguendo, siamo tutti euforici e per radio continuiamo a chiamarci per consigli sulla rotta migliore da seguire e per cosa guardare in un crescendo di emozioni.
Sorvolo Villa D’Ogna ed in un attimo sono sopra Clusone, poi visto che la quota me lo permette decido di prolungare il volo verso Rovetta dove c’è un atterraggio. Un ultimo sguardo alla Presolana e mi preparo ad atterrare, punto il centro del prato, una leggera trazione dei freni e sono fermo in piedi, la vela si affloscia dietro di me, chiudo gli occhi e rivedo ogni singolo istante del volo, la stanchezza scompare e mi si stampa in faccia un sorriso felice.
Via via gli altri piloti atterrano ed è una festa, complimenti e pacche sulle spalle, il morale é a mille, ci raccontiamo le nostre emozioni, avremmo voglia di tornare su e ripetere il volo immediatamente ma per oggi va bene così, ripiego la vela, sistemo l’imbrago e gli strumenti e rimetto tutto nello zaino, pronto per la prossima avventura.
Hike and fly su Monte Arera
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