Isola delle Correnti, ovvero una Sicilia selvaggia e incontaminata grazie a una spiaggia unica: come arrivare a Portopalo per viverla da vicino.
Un atollo che si staglia nel blu, un faro antico: l’Isola delle Correnti è lì, al centro di due mari che si incontrano e si baciano, celebrando la loro unione con una passione d’onde che lambisce un luogo anacronistico. Trovarvisi di fronte è un’esperienza quasi mistica anche per chi, come i siciliani, vive di mare e di terra.
È talmente vicina, infatti, che per raggiungerla bastano pochi passi (o poche bracciate). Visitarla è un tributo alla parte più selvaggia della Sicilia, al sospiro infuocato ereditato dai venti dell’Africa: l’Isola delle Correnti, infatti, è il punto più a Sud dell’Isola. E ha un fascino senza eguali, che adesso andremo a scoprire.
Perché si chiama Isola delle Correnti?
Come abbiamo già accennato, l’Isola delle Correnti si trova al centro di due mari. Nello specifico, funge da “confine” (per niente netto e del tutto idealizzato, sia chiaro) tra il Mar Jonio e il Mar Mediterraneo.
L’incontro tra i due mari genera, a sua volta, un incontro tra correnti che a sua volta dà vita a… nuove correnti. Non servirebbe nemmeno precisarlo, ma ciò spiega perché l’Isola porta questo nome.
A voler essere precisi, però, questo incontro di mari spiega anche la differenza di temperatura percepita da un punto all’altro della distesa d’acqua intorno all’atollo e l’occasionale spettacolo naturale visibile dall’Isola: la variazione di colore in alcuni punti, che dall’azzurro si spinge al blu notte.
L’Isola che si raggiunge a piedi
Avete presente le difficoltà dei Bimbi Sperduti di Peter Pan, nel trovare il famoso cammino per l’Isola che non C’è? Bene, l’Isola delle Correnti è l’esatto opposto. È un luogo che stupisce per la facilità con la quale si può raggiungere, senza troppi sforzi fisici.
Caterina Damiano
Collocata di fronte alla spiaggia nel Comune di Portopalo di Capopassero, in provincia di Siracusa, di fronte a una statua che rappresenta un Cristo Redentore, l’Isola delle Correnti è separata dalla terraferma da una distanza breve, talmente breve che più volte, nel corso dei secoli, si è tentato di creare una sorta di ponte permanente.
Un ponte, un braccio artificiale che però, con il passare del tempo, è stato eroso dall’acqua ed è via via scomparso, fino a quando non si è effettivamente rinunciato al progetto del collegamento fisico. Quest’ultimo, d’altro canto, sarebbe superfluo.
Nei momenti di secca, infatti, l’Isola si raggiunge facilmente a piedi. Durante la bassa marea, invece, l’acqua arriva al busto. Se invece ci si cimenta nella traversata durante l’alta marea, basta una piccola nuotata per arrivare sulle sue sponde.
Cosa c’è sull’Isola delle Correnti?
Una delle cose che rende l’Isola delle Correnti così affascinante, probabilmente, è il suo aspetto selvaggio. Di fatto, su questa “macchia” di terra che si estende per 10000 metri quadrati non c’è altro che un faro con relativo alloggio per il farista e un edificio militare, tutte strutture abbandonate di cui la natura ha gradualmente ripreso possesso.
Il panorama attorno agli edifici è incontaminato. A regnare incontrastato è il suono del mare, intervallato da occasionali cinguettii e dal pacifico ronzare degli insetti. La flora non è rigogliosa o verdeggiante: si possono vedere i piccoli arbusti, sporadici fiori selvatici e piccole piante di cappero, mentre a fare da padrona è la vegetazione costiera, la cui varietà ha reso possibile l’inclusione dell’Isola nel Piano regolatore dei parchi e riserve naturali.
Riguardo alla fauna, fatta eccezione per ricci e conigli selvatici, per via dell’assenza di popolazione umana e per la quiete che vi regna l’Isola delle Correnti è diventata meta d’elezione per gabbiani e albatros, che vi si stabiliscono per breve tempo nel periodo del flusso migratorio.
Faro vecchio, faro nuovo
Come abbiamo già accennato, sul faro si trovano delle strutture abbandonate. Si tratta di edifici aperti e accessibili, dove è possibile addentrarsi tenendo presente che non c’è alcun tipo di supervisione e che qualsiasi incidente non può contare su un intervento immediato, motivo per il quale vi consigliamo di essere estremamente prudenti.
La prudenza, per di più, deve aumentare considerando che nel corso degli anni sono stati molti gli incivili che hanno abbandonato sull’Isola e all’interno degli edifici diversi rifiuti. Con i dovuti accorgimenti, comunque, si può percorrere la breve scala a chiocciola che consente di arrivare fino all’estremità del vecchio faro in disuso.
Il panorama visibile da questo punto dell’Isola è a dir poco mozzafiato e basta un piccolo sforzo di immaginazione per tornare indietro nel tempo e immedesimarsi nel farista, tinteggiando le sue albe e i suoi tramonti a base di aria salmastra.
Caterina Damiano
Spostando un po’ lo sguardo, invece, si ritorna nel presente. Sull’Isola, infatti, la Marina Militare ha collocato un faro più moderno, ad alimentazione fotovoltaia, che a partire dal tardo pomeriggio trasmette una luce ritmica bianca, chiara e ben visibile.
Come arrivare
Se non vedete l’ora di visitare l’Isola delle Correnti, ecco tutte le indicazioni utili per raggiungere il punto esatto per la vostra traversata:
- Percorrere l’autostrada A19 Palermo-Catania e uscire a Mulinello;
- Svoltare allo svincolo per Catania e prendere l’uscita verso Siracusa/Ragusa/Catania;
- Entrare nella E/45 fino all’uscita per Noto;
- Seguire le indicazioni fino all’uscita per Portopalo di Capopassero;
- Proseguire sulla Strada Statale 8 (via del Mare);
- Seguire le indicazioni per Contrada Cavarra percorrendo via Pipitona-Guardiani per circa 2 kilometri;
- Svoltare infine a sinistra e imboccate via Isola delle Correnti;
- Svoltate ancora a sinistra e fermatevi in via Contrada Guardiana.
Perché fermarsi in via Contrada Guardiana e non percorrere tutta la via Isola delle Correnti? Perché da via Contrada Guardiana è possibile accedere a molte strade e stradine, ben segnalate, che permettono di arrivare alla spiaggia di fronte all’Isola. Per mezzo di queste strade si arriva anche a delle aree di sosta per il campeggio e per i camper e a un ampio parcheggio (a pagamento).
Quando visitare l’Isola delle Correnti?
Anche se dovrebbe essere inutile precisarlo, noi vogliamo comunque ricordarvelo: è fondamentale visitare l’Isola delle Correnti durante il periodo primaverile inoltrato o quello estivo. Questo perché, come abbiamo già accennato, la traversata per raggiungere l’Isola si fa a piedi o, in caso di alta marea, a nuoto.
Le temperature, dunque, devono essere miti o più che un’escursione potrebbe trasformarsi in una (gelida) prova di resistenza. A prescindere dalla stagione, inoltre, è necessario fare molta attenzione al vento: anche se il tratto dalla spiaggia all’Isola è piuttosto breve, le raffiche potrebbero renderla decisamente più ostica e meno adatta a bambini, anziani o soggetti più fragili.
Il vento è, per altro, uno dei motivi per cui l’Isola delle Correnti è apprezzatissima dagli amanti del windsurf. Qui infatti il maestrale soffia spesso dai 25 nodi in su e le correnti creano onde apprezzatissime da chi pratica questo sport.
Se volete un suggerimento extra, vi consigliamo di visitare questo malioso scorcio siciliano nella fascia oraria che va da dopo pranzo al tramonto. La temperatura più mite dell’acqua, i colori del cielo e lo specchiarsi del sole restituiscono, infatti, un panorama mozzafiato che non dimenticherete mai.
L’abbigliamento adatto
Per ciò che concerne l’abbigliamento e gli accessori che dovrete indossare, devono necessariamente essere resistenti all’acqua. La mossa migliore è quella di indossare il costume da bagno prima di cimentarsi nell’impresa e lasciare in auto gli oggetti a rischio.
Tuttavia, vi consigliamo di indossare un leggero abbigliamento da trekking e delle scarpe da scoglio come queste. Altresì, vi suggeriamo l’utilizzo di uno zaino o di una sacca impermeabile. Come mai? Perché qualora la bassa marea lo consentisse, potreste mettere il vostro cambio e i vostri oggetti all’interno dello zaino/sacca e rimanere un po’ di più a esplorare questo piccolo ma suggestivo lembo di terra.
Le scarpe da scoglio sono inoltre necessarie per camminare sull’Isola e fondamentali qualora decideste di avventurarvi all’interno del Faro.
SiciliaWeekend
Vi lasciamo allora con uno splendido video girato con il drone da Fabio Visentin.