Siena Ponte d’Arbia, la tappa a piedi lungo la Via Francigena tra Siena e Roma: il racconto di viaggio e le informazioni del percorso.
Quello fra Siena e Ponte d’Arbia è il primo tratto del percorso lungo la Via Francigena tra Siena e Roma. La tappa misura poco meno di 26 chilometri per un dislivello complessivo di 430 metri. Ecco il racconto di viaggio de Le Panama Walkers.
Circondate dai girasoli ci guardavamo attorno con occhi di bambino emozionate e meravigliate! I primi passi sono quelli più duri, il corpo intorpidito dalla vita quotidiana deve adattarsi e ritrovarsi nell’assetto per cui Madre Natura l’ha studiato: CAMMINARE!
Le Panama Walkers
Siena Ponte d’Arbia, il percorso
Partenza da Siena, Piazza del Campo. Che sia la Piazza di un borgo o la Cattedrale di una città, partire in un luogo di rilevanza storica o architettonica regala bellezza e solennità. Si entra subito in una dimensione cavalleresca e si sa, le fiabe fanno bene allo spirito.
Così bacchette e zaino diventano arco e frecce, il corpo si veste di una nuova armatura e le gambe iniziano a marciare spinte da una nuova gagliarda vitalità. Ardito, prode, valoroso procedi con sicura baldanza alla conquista di ogni passo.
Certo, dopo qualche chilometro, i primi dolori non tardano a scalfire le iniziali certezze e qua e là i dubbi si affacciano. Ma mai più di ora vale la pena dire Carpe Diem.
In Toscana tra i campi di girasole
“Portami il girasole ch’io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino. Portami il girasole impazzito di luce”
Eugenio Montale
Perché il girasole? L’anima del Poeta è bruciata dall’aridità e l’unica salvezza è il girasole con il suo volto giallino. Chi può dire di non aver mai provato, almeno una volta nella vita, questa ebbrezza di fronte ad un campo di girasoli? Noi ci siamo sentite così lungo la prima tappa da Siena a Ponte d’Arbia: ubriache di vita… e abbiamo pensato che non sarebbe male cogliere il monito di Sir. Girasole e provare a tenere lo spirito sempre in direzione del sole.
IN CAMMINO CON LE PANAMAWALKERS
Le PanamaWalkers, ovvero Sara e Tiziana, di Milano e Bolzano, amiche, camminatrici e amanti dei viaggi slow. Il loro nome nasce dal fatto che, in viaggio, indossano sempre il tipico cappello bianco con la fascia nera. Nato come strumento per proteggersi dal solleone, è diventato un segno distintivo. Durante i cammini scelgono di muoversi senza internet né gps né telefoni, affrontando il viaggio old school munite di cartine e bussola. Questa disconnessione sarà una ri-connessione?