Isole Eolie quale scegliere, i nomi, il tour delle vacanze e cosa vedere da Stromboli a Salina passando per Vulcano e Panarea: in podcast.
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Mi piace pensare che un’isola sia un po’ come uno stato d’animo. Che ogni scoglio emerso dal mare possa rappresentare un lato di noi, di come siamo o di come vorremmo essere. Ecco perché possiamo scegliere di mettere piede su questa o quest’altra isola in base a come ci sentiamo o a come vorremmo stare una volta arrivati. Isole Eolie quali scegliere?
In questo simpatico gioco in cui poter piazzare la valigia come un carro armato di un risico di viaggio da comporre a nostro piacimento, le isole Eolie (in barca a vela o a piedi) ci vengono incontro diventando il perfetto tabellone su cui giocare la nostra partita vacanziera.
Questo arcipelago fa al caso nostro come il sale da mettere nei capperi che certamente assaggeremo o andremo a raccogliere in ciascuna di queste sette perle del mar Mediterraneo.
Isole Eolie viaggio
Ma facciamo un passo indietro, perché, se di emozioni vogliamo parlare dobbiamo prima cercare di capire l’animo di queste terre su cui approdare. Una cosa certamente le accumuna è di colore blu e si chiama mare.
Sembra una cosa ovvia ma il mare delle Eolie è un uniforme velo di colore intenso che possiamo trovare senza distinzione in ciascuna delle isole, come una coperta che le avvolge insieme. La loro somiglianza, la loro forma, la comune origine vulcanica fanno si che le coste di queste isole siano come uno scivolo verso il centro della terra. Mettete una maschera e provate, vedrete i sassi ormai levigati dall’acqua e dal tempo, scivolare inclinati come la strada in discesa di una ripida montagna.
Ah, si, c’è un’altra cosa che accumuna queste isole e che ci consente di non preoccuparci fra l’una o l’altra se cerchiamo il loro incanto. Parlo dei tramonti, quel magnetico gioco del Sole che va a coricarsi esattamente davanti ai nostri occhi, creando un gioco di luci e colori di una bellezza stratosferica. L’arancione della palla di fuoco, il rosso del cielo che diventa viola, il blu del mare e il nero delle altre isole o dei promontori che si fanno scuri come un’ombra.

Isole Eolie quale scegliere
Adesso andiamo a noi e alle nostre isole. Certamente sapete dove sono e sapete che per arrivare ci sono i traghetti o gli aliscafi con questi orari che raggiungono le Isole Eolie da Milazzo.
Stromboli
Partiamo dalla più lontana dalla costa siciliana: Stromboli. La sua lontananza fa sì che sia una terra per pochi, per quelli che vogliono sentire il potere della natura sotto le proprie gambe. Il vulcano è lì, voi e vegeto. Pronto a regalare emozioni visive con le sue fontane di lava notturne ma anche a farsi sentire con boati e tremori che ci ricordano come con certe cose non si possa scherzare. Se è questo quello che cercate, lo specchio della natura, allora salite in aliscafo e partite. Se invece ne siete intimoriti per un qualche motivo, potreste andare a Tropea, in Calabria. Da lì c’è un tramonto sullo Stromboli, Iddu, come lo chiamano i suoi abitanti, che è stato fra i possibili candidati all’Unesco, tanta è la sua bellezza.
Panarea
Panarea fa rima con ricchezza, ma non solo perché è noto il fatto che ci vadano i vip. Per me Panarea è l’isola perfetta di chi ha il lusso di poter non pensare al tempo. Piccola e struggente, almeno fino a quando non si riempie di Yacht, offre la possibilità di un trekking sulla sua vetta, Monte Corvo, che regala uno spettacolo pazzesco sul mare. Si sale dal centro abitato e quando si arriva sull’altro versane che cade a picco sulle onde, ci si rende conto di cosa sia il mare aperto e di quanto distanti siamo noi dal resto del mondo che corre a tutta fretta.
Sembra una carrellata televisiva ma invece è un sorso di fine champagne. Se guardate bene, con un po’ d’immaginazione vi accorgerete che le isole di questo arcipelago messe insieme hanno la stessa forma di una coppa di cristallo.
Salina
Noi adesso ne siamo al centro, il punto da cui si sprigionano tutti i sapori e i profumi. E non è un caso che il fulcro di questa coppa sia Salina. Un’isola per tre comuni che fanno a gara per l’angolo più bello. Inutile dire che Salina, l’isola verde, è il fazzoletto di terra di chi ha il cuore grande, di chi dal poco crea abbondanza. Il passito, i capperi e persino la poesia. Come non ricordare Massimo Troisi e i luoghi de Il Postino. Quest’isola è un continuo saliscendi, fra le due colline che la formano e gli specchi d’acqua che la circondano rendendola adatta a più gusti.
Lipari
Scendiamo lungo il calice, lungo il cilindro che ne forma la struttura: Lipari, la grande capitale delle Eolie, la mamma e struttura portante di ciò che gira intorno a questo mondo. Grande e maestosa, è l’isola per eccellenza, quella che offre davvero tutto e per tutti in un contesto circondato dalle acque.
Vulcano
Alla base, invece, Vulcano dà il benvenuto a chi salpa dalla costa siciliana. Accoglie con il suo colore giallo arancio ed un odore di uovo marcio, pardon di zolfo, che ad alcuni risulta insopportabile mentre ad altri piacevole a dismisura. Una sorta di repellente per chi non vuol apprezzare la vista incantevole che regala la salita sul cratere, trasformando le altre isole Eolie in chiazze appena accennate su cui approdare con un balzo, o ancora per chi trova fastidiosa la particolarissima spiaggia di sabbia nera in cui fare il bagno nell’acqua calda della sera. Vulcano potete sceglierla anche se volete farvi belli, anche perché i suoi fanghi naturali servono proprio a questo e ogni tanto, prendersi cura del corpo ci vuole.
Alicudi
Quel che resta dello champagne versato nella coppa è l’ultimo sorso, quello che vorresti non finisse mai e che ti costringe a inclinare il bicchiere per berlo. Le ultime delle Eolie sono una scelta senza compromessi. Una di queste, Alicudi, era ancora senza la corrente elettrica sino a qualche anno fa. E questo la dice lunga sullo spirito con cui affrontare una vacanza lì, dove il ritmo è solo quello del sole e della luna che si presentano e poi vanno via come in un incessante giro di trottola che sta in equilibrio pur girando piano.
Gli asinelli sono ancora lì, pronti a portarvi in vetta e a faticare per voi lì, dove è troppo dura la salita.
Filicudi
Di fianco c’è sua cugina, Filicudi, un’isola dalla doppia faccia separata da una sottile lingua di terra. Da un lato il porto, i bar e la vita mondana. Dall’altro Pecorini a mare, un borgo di quattro case e altrettante anime che consente di vedere nel suo specchio visivo l’alba e poi il tramonto.
Sono selvagge Alicudi e Filicudi, terre che hanno formato gente tutta d’un pezzo e che oggi restituiscono la loro bellezza chiedendo soltanto di essere vissute nel silenzio, perché possa mantenersi questo strano equilibrio d’esistenza.
Così anche l’ultimo sorso è andato, le bollicine scoppiettano ancora in bocca e resta la voglia di un altro sorso frizzante. Ma questa volta la bottiglia stappatela voi, scegliete l’isola giusta e partite, mettete in ghiaccio lo champagne e la prima sera stappatelo per brindare sotto le stelle davanti al mare.
Le isole Eolie patrimonio Unesco
“Nel 2000 – racconta la Treccani con il video che vi mostriamo – la Commissione Unesco ha deciso di inserire le Eolie all’interno della propria lista dei Patrimoni Unesco con una motivazione speciale. Le Eolie infatti rappresentano un modello storico nell’evoluzione degli studi della vulcanologia mondiale.