Castello Ursino: la storia e i misteri della fortezza di Catania che è stata dimora di re ma anche prigione e che ora è un museo da visitare.
Ascolta gli altri podcast di SiciliaWeekend da qui
Una stella a cinque punte campeggia su una finestra. Un passato oscuro avvolge nel mistero quanto accadde dentro quei cortili. Di sicuro le mura, gli stipiti di porte e finestre e i pavimenti raccontano sofferenze atroci e condanne ingiuste. Parliamo di Castello Ursino.
Siamo a Catania in piazza Federico II di Svevia, 3. Un luogo avvolto dal fascino della storia. Fu ultimato intorno al 1250 ma è «circondato» anche da diversi racconti che nella tradizione popolare continuano a tramandarsi. Nulla di ufficiale. Chi racconta le esperienze vissute all’interno del castello non vuole lasciare alcuna traccia: nessun video o virgolettato. Tutto viene affidato alle parole, dette, per una sorta di «rispetto»… Verba volant.
La storia del Castello Ursino
Il maniero venne fondato da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Durante i Vespri siciliani fu anche sede del parlamento e, in seguito, diventò la residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Oggi è sede del Museo civico di Catania. Il castello fu anche adibito a carcere.

Non avendo locali idonei, le grandi sale del piano terra furono suddivise da nuovi muri e solai. Si crearono così delle piccolissime celle. Qui i prigionieri stavano al buio. Queste cellette pare fossero anche popolate da topi, scorpioni e tarantole. Un incubo. E di quei giorni dannati sono rimaste delle testimonianze scritte: chiunque visita il castello può venirne a contatto.
Sono centinaia i graffiti presenti sui muri e gli stipiti di porte e finestre. «Miseru cu troppu ama e troppu cridi» è una delle frasi più emblematiche che si trova all’interno del castello. Ma non ci sono solo frasi o numeri (tantissime le date). Ci sono anche simboli come i nodi di Salomone.
Il mistero
Bene, in questo spazio, si sono da sempre tramandati racconti di apparizioni e strani movimenti. C’è chi sostiene che sono soprattutto coloro che lavorano all’interno del castello ad essere testimoni di queste manifestazioni: dalle porte che all’improvviso si aprono alle urla di uomini e donne…
Fino a qualche tempo fa, era possibile trovare un documentario su Youtube realizzato proprio su quanto avveniva all’interno del castello. Secondo quanto si trova in rete, questo video aveva anche alcune testimonianze registrate. Oggi non è più possibile vedere queste immagini. Il file è stato rimosso. E il mistero rimane.
FANTASMI DI SICILIA
Le storie dei fantasmi di Sicilia sono tante e tutte molto interessanti. Pensiamo alla Rocca di Mussomeli, o al fantasma del castello di Caccamo solo per citarne alcuni.