Castello di punta Troia a Marettimo: come arrivare sull’isola ed esplorare la fortezza che oggi ospita il museo delle carceri e l’osservatorio della foca monaca.
Un castello a strapiombo sul mare, raggiungibile da un sentiero o con la barca e un panorama mozzafiato: il Castello di Punta Troia domina sul blu del mare di Marettimo e sulle coste.
Posto su una sottile striscia di terra, alla punta nord-occidentale dell’isolotto, questo castello non vi conquisterà però solo per il fiabesco promontorio su cui sorge: è infatti da oggi museo delle Carceri e Osservatorio della foca monaca. Alcuni esemplari sono infatti tornati a popolare le acque di Marettimo e Lampedusa.
A farvi conoscere meglio luoghi e storie di questo luogo che oggi è museo di se stesso, saranno le guide del Comune e una collaboratrice dell’Area marina protetta. Da loro ascolterete come si viveva all’interno di questo posto tanto meraviglioso quanto terribile, gli aneddoti più interessanti e quelli più tetri.
Come arrivare
Due i modi per raggiungerlo: un percorso di trekking della durata di un’ora e mezzo circa, o l’approdo, con una barca, alla spiaggia di Scalo Maestro, cui seguirà una passeggiata di un quarto d’ora circa su un sentiero lastricato.
Il sentiero di trekking parte dal centro abitato, vi consigliamo di chiedere informazioni dettagliate agli uffici dell’Area Marina Protetta per sincerarvi del percorso. Viveversa, al molo del porto trovare le barche autorizzate al trasbordo nelle acque su cui si affaccia il castello.
La Storia del castello di Punta Troia
Si tratta di uno dei luoghi più antichi di Marettimo, edificato su una precedente torretta saracena del IX secolo. E dopo che re Ruggero, nel XII secolo, fece fortificare le postazioni difensive, spettò agli Spagnoli molti secoli dopo, nel 1600, far nascere il castello come oggi lo vediamo. Oltre alla Real chiesa parrocchiale, venne dotata di una cisterna, detta “la fossa”, che dagli stessi spagnoli fu adibita a prigione per i crimini più gravi.
Dal ‘700 e fino al 1844, il castello ospita soprattutto prigionieri politici: fu Ferdinando II di Borbone a decretarne la chiusura dopo un’ispezione. Durante le guerre mondiali, grazie alla sua posizione privilegiate, fu un punto miliare di avvistamento e anche stazione telegrafica. Oggi, oltre ad essere uno dei luoghi simbolo di questa magnifica isola, è custode di memoria storica ma anche di vita marina: un vero e proprio punto di riferimento per il Mediterraneo.
INFORMAZIONI UTILI e come arrivare a Marettimo
Generalmente fino al 30 settembre la struttura può essere visitata tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 18.30. La visita è gratuita.
Se dovete raggiungere Marettimo questi sono gli orari degli aliscafi. Viceversa un’idea è quella di un tour alle isole Egadi in barca a vela.