Magna via Francigena Palermo Agrigento: le tappe del viaggio in Sicilia, dove dormire, i km da fare e piedi e un diario per guidarvi nel percorso.
Attraversare la Sicilia a piedi? Si può, grazie alla Magna Via Francigena che collega Palermo ad Agrigento. Non chiamatelo trekking, a quelli abbiamo riservato i percorsi più belli di Sicilia. Questo è un viaggio per chi vuole arricchire gli occhi e la mente. Camminando a piedi, si scopre il paesaggio, nascono nuove amicizie e ci si arricchisce lentamente.
A raccontare le tappe, le esperienze e i consigli sono Le Panama Walkers, due grandi camminatrici che abbiamo conosciuto lungo la Via Francigena da Siena a Roma.
Magna Via Francigena libro
Per affrontare il viaggio è bene studiare il percorso e avere sempre con se un buon libro che possa mettere in luce eventuali criticità del percorso o i suggerimento su dove dormire durante il viaggio. Il libro consigliato è questo edito da Terre di Mezzo, scritto da un grande esperto del percorso da mare a mare: Davide Comunale.
Gli appassionati di cammini e di Sicilia potranno anche dare un’occhiata al libro che racconta la Magna Via Francigena per le montagne da Palermo a Messina. Magna Via Francigena km: 370 di pura bellezza.
Magna via Francigena Tappe
Vediamo in dettaglio le tappe da percorrere e i chilometri da affrontare per arrivare a destinazione. A ciascuna delle tappe riserveremo un approfondimento specifico di settimana in settimana. Il percorso completo è lungo 185 km per 16.000 metri di dislivello e si affronta solitamente in otto giorni di viaggio.
- Palermo – Santa Cristina Gela: 24,7 km per 1630 metri dislivello.
- Santa Cristina Gela – Corleone: 25,6 km per 1714 metri dislivello.
- Corleone – Prizzi: 19,3 km per 1229 metri dislivello.
- Prizzi – Castronovo di Sicilia: 24,4 km per 1557 metri dislivello
- Castronovo – Cammarata – Santo Stefano Quisquina: 12,7 km per 1201 metri dislivello
- Santo Stefano Quisquina – Sutera: 19,9 per 1630 metri dislivello
- Sutera – Racalmuto: 26 km per 2166 metri dislivello
- Racalmuto – Joppolo Giancaxio – Agrigento: 32 km per 2189 metri dislivello
Tutte le tappe possono considerarsi di livello difficile soprattutto per la mancanza d’acqua durante il percorso.
Il diario di viaggio
Siete seduti? Bene, allora alzatevi. Andate a recuperare un pizzico di magia shakeratelo forte su una base di follia e partite con noi alla volta delle regie trazzere siciliane, antiche vie di comunicazione e transumanza battute in passato da quella moltitudine di popoli, dagli arabi agli spagnoli ai normanni, che ha donato alla Sicilia quel calore multiculturale che la rende unica!
Cosa ha spinto questi popoli alla volta della Sicilia? Non esistendo ancora i cannoli e le panelle, ci siamo dette che qualche cos’altro doveva pur nascondersi nel cuore di questa terra. Quale modo migliore avevamo di scoprirlo se non mettendoci in cammino?!
La storia
Così abbiamo recuperato la guida della Magna Via Francigena e ci siamo messe a studiare il percorso aperto da un gruppo di appassionati visionari: gli amici delle francigene di Sicilia guidati dal pellegrino-archeologo Davide Comunale. Nel 2017 è stato inaugurato questo Cammino che profuma di storia, accoglienza, buon cibo e molto altro.
Non saremo mai abbastanza grate di questo prezioso e immenso lavoro di ricerca e impegno sociale.. proviamo a rigraziarli condividendo la nostra esperienza lungo queste Vie. Attenzione, astenersi cuori deboli.. e stomaci delicati!
Tappa a Palermo
Volete piena sincerità?! D’accordo! Allora tocca ammettere che la prima buona ragione per decidere di affrontare questo Cammino è la partenza da Palermo.
La Magna Via Francigena collega Palermo ad Agrigento passando per l’interno della Sicilia. Il percorso non è banale e i dislivelli sono importanti…tuttavia, c’è modo di fare scorta di tutte le energie necessarie prima della partenza! Anzi.. tra cannoli, arancine, panelle, sfincioni, pani cà meusa, cene di pesce in riva al mare.. c’è il rischio di esagerare e appesantire la cambusa…se poi si aggiunge il mare di Mondello – in cui è ambientato questo fresco racconto giallo dal titolo Mare, amore e barbecue – l’ospitalità siciliana, le coccole di un amico del luogo, l’aperitivo al tramonto.. è facile che allontanarsi dal Paese dei Balocchi assuma tratti traumatici.
Insomma, consigliamo qualche giorno a Palermo prima del Cammino, ma attenzione a non farvi rapire dal canto delle sirene
Quando fare la Magna Via Francigena
Abbiamo percorso la MVF ad agosto. Messe in conto le temperature elevate, non abbiamo resistito al richiamo: superare la soglia di comfort delle coste siciliane per addentrarci nelle profondità dell’entroterra..alla volta di Corleone, il Belìce, i massicci dei Monti Sicani, la Valle del Platani, Racalmuto, la terra di Sciascia, fino alla Valle dei Templi.
Se non volete correre il rischio di avere difficoltà per il caldo, il periodo migliore è certamente quello della primavera, tra maggio e giugno, o in autunno tra settembre e ottobre.
Cosa abbiamo trovato? In una parola: magnetismo! Una forza di brutale bellezza ci ha rapite particella per particella. L’attrazione è stata istintiva, sensoriale e fatale! Al netto delle mangiate epiche e delle sudate leggendarie, resta un territorio di incredibile bellezza, che varia dai massicci dolomitici alla giungla, dai paesi scavati nella roccia arroccati come presepi alla steppa popolata da asini e cavalli in libertà.
La segnaletica del cammino, dove dormire e altre info
Ogni Cammino ha la sua segnaletica, insieme di simboli segnavia apposti su paletti e cartelli o disegnati a vernice su massi, tronchi o muretti. Sulla Magna Via si trova lo stile di segnalazione convenzionale europeo bianco e rosso con il pellegrinetto in direzione della Via.
Andare alla ricerca della traccia non è sempre semplice, i segnali possono essere danneggiati o resi poco visibili dalla crescita della vegetazione o dal degrado naturale. Ricordiamo che la segnaletica è frutto del lavoro costante e volontario degli Amici dell’Associazione e della responsabilità di ognuno nella cura e conservazione.
Sul sito e sulla pagina della Magna Via trovate le tracce ufficiali gps. Tuttavia, se come noi voleste provare un’avventura anti-tecnologica, vi consigliamo di studiare il percorso prima di partire e portare con voi una bussola e la guida ufficiale del Cammino di cui abbiamo detto sopra.
..ad aiutarvi, poi, ci sarà quella schiera di pastori, contadini e viandanti locali siciliani che non perdono mai occasione per dare una mano! E ora AMUNÌ !
Per quanto riguarda il dove dormire troverete ostelli e case vacanza pronte ad ospitarvi. Alcune di queste sono nate proprio grazie al cammino. Una di queste è quella di Prizzi, dove l’ospitalità è di casa.
Come fare con i cani randagi lungo il cammino
Visto che ci sembra poco utile condividere il panico, proviamo con i consigli per chi si trova davanti a dei cani lungo questo o altri cammini:
- I cani sono lì per proteggere il territorio/gregge, cerchiamo di non costituire minaccia
- Non correre, urlare o fare movimenti bruschi
- Mettiamo da parte i bastoncini da trekking (li useremo per difenderci solo in extrema ratio)
- Procediamo lentamente mantenendo la nostra direzione senza guardarli negli occhi
- Cerchiamo con lo sguardo un pastore o proprietario, facendo capire che siamo pellegrini amichevolmente di passaggio…anzi, se capita, due chiacchiere e una coccola al cane le dispensiamo con piacere
La Magna Via Francigena in Video
IN CAMMINO in Sicilia CON LE PANAMAWALKERS
Le PanamaWalkers, ovvero Sara e Tiziana, di Milano e Bolzano, amiche, camminatrici e amanti dei viaggi slow. Il loro nome nasce dal fatto che, in viaggio, indossano sempre il tipico cappello bianco con la fascia nera. Nato come strumento per proteggersi dal solleone, è diventato un segno distintivo. Durante i cammini scelgono di muoversi senza internet né gps né telefoni, affrontando il viaggio old school munite di cartine e bussola. Questa disconnessione sarà una ri-connessione?