Serie tv da vedere tratte da bei libri da leggere. I titoli da mettere in agenda e le accoppiate vincenti per lasciarsi rapire dallo schermo.
Ce n’è per tutti i gusti: Thriller, horror, drama, romance. Nessuno, nemmeno i più snob che dichiarano con vanto, “io ‘ste cose a puntate non le seguo”, sfuggono del tutto al potere magnetico delle serie tv. Tutti, almeno una volta, siamo stati vittime del “binge watching”, quel desiderio incontenibile di guardare una puntata dopo l’altra, sacrificando ore di sonno, per vedere come va a finire.
Ormai interpretate da star Hollywoodiane o nostrane, la produzione delle serie tv è diventata roba seria, a volte più di quella cinematografica, soprattutto in termini di ritorno economico. Sono ormai prodotti eccellenti sia dal punto di vista autoriale che attoriale e riescono a catturare anche un pubblico più colto ed esigente.
Probabilmente è anche per questo che sono in aumento, e attingono da più generi letterari, le serie tv tratte da libri.
Ho tralasciato, volutamente, quelle ispirate da racconti, a loro volta, “seriali”. Meglio un’opera unica e tutta da scoprire. Ovviamente, il gusto è personale. Vediamo allora qualche accoppiata fra libri e serie tv.
Serie tv da vedere e libri da leggere: le accoppiate vincenti
Ecco una carrellata da tenere d’occhio tra libri e serie tv da potere vedere su Sky, Amazon Prime Video o Tim Vision. Stessa cosa abbiamo fatto per libri e cinema.
- La svastica sul sole – The man in the high castle
- La ferrovia sotterranea – The railways underground
- Il Racconto dell’ancella – The handsmaid’s Tale
- Le altissime torri – The looming tower
- Romanzo Criminale – Romanzo Criminale
La svastica sul sole – The man in the high castle
“What if”. Cosa sarebbe successo se fossero state Germania, Italia e Giappone a vincere la seconda guerra mondiale? Nel romanzo ucronico di Philip Dick, gli Stati Uniti, sconfitti dall’Asse, sono stati divisi in tre: la costa del Pacifico, controllata dall’impero giapponese; la costa atlantica, dominata dal Terzo Reich; al centro, gli Stati cuscinetto delle Montagne Rocciose.
Il resto del mondo è assoggettato al credo della superiorità della razza; in Europa, l’Italia poco più di un subalterno tedesco spadroneggia sull’Africa ridotta ad un immenso deserto. Nei territori occupati però, circolano frammenti di due libri proibiti: il millenario “I Ching” , l’oracolo della saggezza cinese, e “La cavalletta non si alzerà più”, un testo in cui si parla di un mondo nel quale Stati Uniti e Gran Bretagna (ma non l’Unione Sovietica) hanno vinto la guerra. La divulgazione clandestina di questa contro-storia alimenta speranze di ribellione e, in una San Francisco occupata dai giapponesi, un gruppo di partigiani organizza la resistenza.
“La svastica sul sole” di Philip Dick, Fanucci editore – “The man in the high castle” disponibile su Amazon
“La ferrovia sotterranea” – The railways underground
La ferrovia sotterranea è stata, virtualmente, quella rete clandestina di antischiavisti che, ribellandosi agli orrori del sistema, aiutarono molti neri a fuggire dai loro padroni. Colson Whitehead nel suo romanzo, ne costruisce una vera e propria, con binari, locomotive, stazioni e macchinisti che, praticamente e fisicamente, trasbordavano schiavi fuggiaschi verso una speranza di libertà.
Se volete vedere come è fatto davvero questo paese io lo dico sempre, dovete prendere il treno. Mentre andate a tutta velocità, guardate fuori, e vedrete il vero volto dell’America!
Cora ha 15 anni quando fugge dalla piantagione in cui è prigioniera e, sperimentando tanti tipi di schiavitù, stazione dopo stazione cercherà di raggiungere la libertà. Non è simpatica, non è accattivante, non è un’eroina da romanzo d’avventura. È volutamente una schiava fuggiasca come tante altre: ad uno stadio primitivo di sentimenti, senza istruzione, senza famiglia, dilapidata nel corpo e nello spirito.
Aveva la pelle nera ed è così che il mondo tratta i negri.
“La ferrovia sotterranea” di Colson Whithead, Sur edizioni – The railways underground è su Prime video
Il racconto dell’ancella – The handsmaid’s Tale
In un mondo stremato dalla guerra, devastato dall’inquinamento, in cui la popolazione è a crescita zero, negli Stati Uniti, in seguito ad un golpe, viene istituito un governo totalitario: la Repubblica di Gilead, un regime monoteocratico, fortemente conservatore basato su una struttura piramidale con al vertice i Comandanti.
Tutto è gerarchizzato, controllato e rigorosamente diviso in caste. Le donne, private dei diritti fondamentali, della libertà, della loro stessa identità, sono costrette ad assolvere al loro destino biologico ridotte a mero oggetto, del tutto a uso e consumo degli uomini. “Mogli”, per custodire la famiglia. “Marte”, per le faccende domestiche. “Nondonne”, le altre, (ribelli, sterili, omosessuali), destinate ai lavori forzati e alla morte. “Ancelle”, assegnate ai Comandanti e alle loro mogli sterili, destinate alla procreazione.
Piegate con torture fisiche e droghe subiscono lo stupro razionalizzato come sistema di sopravvivenza e di sacrificio per l’umanità. Il tutto, presentato come una liberazione della donna dai pericoli che le imponeva la precedente società libera. Nulla, o quasi nulla, sfugge all’Occhio del regime e ogni deviazione contro l’ordine o la natura è crudelmente punita. Ma anche lo Stato più repressivo, per fortuna, non riesce a schiacciare del tutto sentimenti e desideri e, da questi, dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione che cova. Un movimento clandestino, chiamato Mayday, trama per sovvertire il potere e cerca di aiutare le persone a fuggire da Gilead e a rifugiarsi in Canada.
Con uno stile asciutto, asettico, crudo e tagliente, in cui nulla viene risparmiato e niente viene edulcorato, “Il racconto dell’Ancella” non fa altro che esasperare delle tendenze già presenti nella nostra società e coglie, in fondo, qualcosa di potenzialmente vicino a noi, dalla misoginia ai tentativi di controllo sul corpo e sulla mente.
Il Racconto dell’ancella di Margaret Atwood, Ponte alle Grazie editore – The handsmaid’s Tale serie tv su Tim Vision.
Le altissime torri – The looming tower
Questa è una storia che tutti credono di conoscere
Tutti ricordano esattamente dove erano e cosa stavano facendo l’11 settembre 2001. Io, per esempio, ignara di tutto, ero su un volo/lampo Parigi-Roma che durò poco più di un’ora e mezza, in totale silenzio e con le hostess (che già sapevano)sull’orlo di una crisi di nervi. Eppure, in pochi sanno come e perché si è compiuta quella tragedia.
Ogni evento storico, anche il più straordinario, è il frutto di una concatenazione di cause e, questo, al netto delle teorie complottiste, non fa eccezione.
Scritto nell’avvincente prosa del giornalismo d’inchiesta, emozionando con la forza pura delle informazioni, il premio Pulitzer Lawrence Wright racconta delle origini di Al Qaeda, le storie personali dei suoi fondatori, Bin Laden e Ayman al-Zawahiri, svela gli antefatti di tutti gli attentati commessi nel mondo prima di quello fatale e multiplo sul suolo americano; riferisce delle indagini a carico delle cellule terroristiche e tutto il susseguirsi di eventi che hanno portato alla clamorosa realizzazione dell’attacco alle Torri. L’effetto è quello di assistere, capitolo dopo capitolo, al formarsi di una valanga che piano piano travolge tutto, fino all’impatto finale.
La tesi, supportata da fonti attentamente documentate, è che fu l’incompetenza e, ancor di più, un’eccessiva burocrazia dei servizi di sicurezza e di intelligence americani, il continuo sottovalutare il nemico e, infine, forse la causa principale, un’ottusa e sterile competizione e litigiosità tra CIA ed FBI, che portò ad ignorare o a non condividere informazioni di cruciale importanza che avrebbero potuto impedire quella strage.
Uno dei protagonisti del racconto è l’agente speciale dell’FBI John O’Neil, che indagò a lungo sugli attentati terroristici di matrice fondamentalista e su al-Qaeda. Instancabile e geniale nel suo lavoro, quanto donnaiolo e dissoluto nella vita privata, fu il più vicino a prevenire l’attentato. Un personaggio affascinante e catalitico, antieroe romantico e tragico. “Le altissime torri” è un saggio potentissimo ma si legge come un romanzo, un thriller di spionaggio senza un lieto fine e, drammaticamente, reale.
“Le altissime torri” di Lawrence White, Adelphi editore – La serie Tv “The looming tower” ne fa una ricostruzione perfetta, magistralmente interpreta da Jeff Daniels (attore eccezionale, secondo me, sottovalutato da Hollywood, ma garanzia di prodotti cinematografici eccellenti). Su Amazon Prime.
Romanzo Criminale, libro e serie tv
I cattivi. Il Libanese, un leader nato, che brucia di brama di potere e di riscatto. Il Dandi, l’uomo di classe, non un ladro di polli ma l’esecutore materiale di crimini efferati. Sempre ben vestito e con agganci nei salotti. Il Freddo, scaltro e di poche parole, tra tutti, quello più riflessivo e introverso. Tre uomini che non sarebbero potuti essere più diversi ma, diabolicamente complementari.
l buono. Lo Sbirro Scajola, un’integerrimo commissario di polizia duro e rigoroso. Sgominare la Banda della Magliana diventa la sua missione, una questione personale. Potrebbe sembrare un racconto di “Guardia e Ladri”, invece, è Storia.
Solido e ben costruito, con un linguaggio dialettale ma chiaro e uno stile privo di estetismi, “Romanzo Criminale” racconta, attraverso l’ascesa, il dominio e il declino di un gruppo di criminali alla conquista di Roma, uno spaccato di storia italiana e dell’endogena collusione tra malavita e poteri forti. Tra omicidi, vendette, stragi e corruzione, si muovono usurai, terroristi, politici, giudici e uomini di Chiesa. Si intrecciano sequestri (Moro) alta finanza (Calvi) e servizi segreti deviati (Gladio).
Ne esce fuori un romanzo epico, magnetico in cui, questa forse è l’unica pecca, si finisce con l’identificarsi con i protagonisti, semidei e antieroi dall’anima nera, affascinanti e pieni di umane deformazioni.
Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo, Einaudi editore – Serie tv “Romanzo Criminale” su Sky. Sebbene l’omonimo film di Michele Placido sia un ottimo prodotto, con un cast stellare, la serie tv è molto più fedele al romanzo.
LIBRI E serie tv
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Oltre agli abbinamenti libri e film potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, e scriverle per eventuali collaborazioni. Oltre a libri e film vi suggeriamo i titoli da aperitivo, da leggere sul divano o da regalare ad un’amica o ad un uomo.