Cinque libri da leggere nel weekend: titoli, autori e case editrici per affondare nella lettura, dalla saga de “I Cazalet” ai gialli appassionanti.
Per chi è al mare, per chi ama la montagna, per chi è costretto a stare a casa, un buon libro è sempre un’ottima idea. Fa compagnia, diverte, tiene lontani gli scocciatori e si, perché no, può essere un coadiuvante per i pisolini estivi. Cinque libri da leggere nel weekend per tutti i gusti e le occasioni.

Per chi vuole trascorrere le giornate sotto l’ombrellone un giallo appassionante
Un’ isola dell’arcipelago delle Ebridi, al largo della costa Ovest della Scozia, un atroce delitto, l’indagine e un’ispettore maledetto che torna nei luoghi della sua infanzia. Apparentemente un classico noir. E invece no! Pagina dopo pagina ci si trova davanti ad un romanzo di formazione che indaga nei recessi più profondi dell’animo umano.
Nell’alternarsi tra un narratore onnisciente e un racconto in prima persona fatto di flashback emerge la storia di un uomo che, fuggito da un mondo isolato, arcaico e ancorato a vecchie e sanguinarie tradizioni, lascia dietro di se nodi irrisolti, un’amore interrotto e segreti inconfessabili.
Sullo sfondo la protagonista assoluta, l’isola di Lewis, una natura aspra e selvaggia, fatta di scogli a picco sui marosi sferzati dai venti freddi del nord. Non sempre il tempo cura le ferite dell’anima, a volte non fa altro che accumulare, sotto più strati, ricordi e traumi che, cicatrizzati in superficie, restano ferite pronte a riaprirsi.
Per chi rimanesse rapito dalle tinte fosche dell’isola scozzese o si affezionasse all’ispettore McLeod ci sono avrà altri due titoli esplorare: “L’uomo di Lewis” e “L’uomo degli scacchi”, tutti, volendo, in un unico volume.
Per chi ama il lago e la montagna e le storie d’Italia
Quante cose e quante storie non conosciamo di questo nostro meraviglioso Paese. Una superficie, relativamente poco estesa, con una bizzarra forma a stivale che galleggia al centro del mediterraneo. Confini labili tra mari e montagne, invasori stranieri e conquistatori nostrani hanno reso il nostro popolo insicuro, diffidente e individualista.
Quando agli abitanti del Sudtirolo, negli anni ‘30, fu chiesto in italiano, una lingua che non era la loro, con chi volessero stare, risposero: con la Germania di Hitler! Mussolini e tutti gli italiani erano lo straniero occupante! I siciliani, i calabresi, i campani emigrati in cerca lavoro, ospiti sgraditi. Poi, lo Stato Italiano, ormai Repubblica e la Montecatini (futura Montedison) diventarono usurpatori in nome di un progresso assassino. Per costruire una diga, la più grande d’Europa, che alla fine serví a poco, un intero paese fu sfollato, gli animali affogati e le case sommerse d’acqua. Resta, oggi, solo il campanile della Chiesa, un mausoleo che emerge dal lago, ormai diventato un’attrazione turistica, di cui pochi conoscono i fatti.
In pochi provarono a ribellarsi e dissero “Resto qui”! E questa è la loro storia. Un romanzo civile, poetico, scritto col cuore ma in uno stile perfetto con echi manzoniani. Secondo classificato al Premio Strega 2018, per me il vincitore morale.
Per chi ama storie di riscatto da mafia e camorra
Mi appassiona leggere storie di fatti realmente accaduti, eventi di cronaca nostrana e contemporanea di cui, passato il periodo in cui “fanno notizia”, in pochi ne parlano ancora e finiscono nel dimenticatoio sostituiti da nuovi avvenimenti. “Un ragazzo normale” è una di quelle esperienze affascinanti che mi lasciano con la fierezza di avere conosciuto e imparato qualcosa di importante. Mimì ha dodici anni nel 1985, vive al Vomero, quartiere residenziale di Napoli, in un palazzo in cui il papà fa il portinaio e, da grande, vorrebbe fare lo scienziato. Occhialuto, legge molto, parla forbito e ha una fissa per gli eroi dei fumetti.
Ha un unico amico, si strugge per un amore adolescenziale non corrisposto e si sente solo, diverso, in cerca di un modello a cui ispirarsi. Individua il suo supereroe in carne e ossa, in un giovane che abita nel suo stabile. È un ragazzo normale, si chiama Giancarlo Siani, 26 anni, fa il giornalista de “Il Mattino”, indaga e scrive di “cose pericolose”. Per Mimì, che lo ammira e vorrebbe emularlo, Giancarlo è come Batman, combatte i cattivi e viaggia su una Mehari verde, la sua Batmobile. Un giorno, Giancarlo, perde i suoi superpoteri e muore crivellato dai colpi di due sicari della camorra, proprio davanti agli occhi di Mimì.
Un po’ come il film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif, infarcito di aneddoti, oggetti cult, modi di dire, citazioni di film e canzoni degli anni ‘80, è un racconto di formazione, narrato con lo sguardo innocente di ragazzino che si prepara alla vita e che, forse troppo presto e troppo in fretta, impara che “Su questa terra di eroi nun ce ne stanno, ce sta chi ogni tanto fa ‘na cosa bona e poi torna a essere uno qualunque, comme a tutti quanti”. La storia di Giancarlo Siani è raccontata in un ottimo film di Marco Risi “Fortapàsc” interpretato da Libero De Rienzo.
Per chi vuole appassionarsi a un personaggio d’altri tempi
- “Il principe delle nuvole” di Giovanni Riotta Ed. Bur
Scrisse Baudelaire: “Il poeta è come quel nobile principe delle nuvole, che snobba la tempesta e se la ride dell’arciere; poi, in esilio sulla terra, tra gli scherni, con le sue ali da gigante non riesce a camminare.”
Leggo molto e sono innumerevoli i personaggi che incontro. Da quasi tutti imparo qualcosa; molti li apprezzo; altri non mi piacciono. Ma è soltanto la seconda volta che mi capita di volere, davvero, che uno di loro faccia parte della mia vita.
Il colonnello, in pensione, Carlo Terzo è un uomo fuori dal comune. Ha un animo nobile e mite, è arguto e sagace, spiritoso senza volerlo. È timido e insicuro su tutto, eccetto che sulla sua conoscenza della tattica bellica. Non ha mai combattuto una vera battaglia ma conosce, come se le avesse vissute personalmente, tutte le guerre della storia. La sua convinzione è che da nessuna guerra nasca la pace, ma che anzi da essa, ogni volta, nascano nuovi presupposti per un altro conflitto.
Rifugiatosi in Sicilia con la sua incantevole moglie russa, (lui stesso si chiede fino all’ultimo cosa ha fatto per meritarsela!)mentre la seconda guerra mondiale è al suo apice, vorrebbe pubblicare il “Manuale di vita strategica”, uno studio su come conoscere e applicare le tattiche militari possa aiutare ad affrontare meglio gli ostacoli della vita. “Non farsi intimidire, non farsi governare il cervello dal nemico, muoversi con originalità, non in linea retta.Mai accettare la realtà come ti viene imposta ma cercare sempre una nuova posizione.” Su richiesta della sua affittuaria, il Colonello Terzo, accetterà di aiutare il figlio, giovane cadetto, a superare l’esame per l’ingresso all’accademia, stringendo alla fine con lui un rapporto di stima e affetto profondo.
Salvatore Dragonara, di guerre e di battaglie non ne vuol sapere: è un poeta pacifista e comunista, innamorato, corrisposto, della giovane Fiore, figlia ribelle di una nobildonna che li osteggia. Nel bel mezzo di uno scontro tra contadini ribelli, all’ordine del giorno nella Sicilia di quel tempo, Salvatore e Carlo combatteranno insieme la loro unica battaglia.
Per chi fa vacanze lunghe fra i libri da leggere nel weekend la saga familiare Cazalet
“I Calzalet” di Elisabeth Jane Howard – Ed. Fazi
Tra i libri da leggere nel weeken non può mancare una saga familiare. Il primo dei 5 volumi è “Gli anni della leggerezza”. Sono entrata a casa Calzalet come il più gradito degli ospiti. La casa è grande e c’è posto per tutti. La Duchessa e il Generale, i figli Hug, il maggiore, reduce provato dalla prima guerra mondiale; Edward, affascinante e fedigrafo; Rupert vedovo e padre, con una moglie giovane e frivola; Rachel, nubile, vive un amore impossibile per la morale vittoriana. Tutti i loro figli dai più piccoli agli adolescenti; parenti, affini, amici e conoscenti. I domestici. Ognuno di loro ha un microcosmo da raccontare. Il pericolo della guerra incombe.
È solo l’inizio, il primo capitolo di una saga familiare, la storia di una famiglia che si intreccia con con la storia di tutti noi. Imperdibile!
Libri da leggere nel weekend e non solo
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Oltre ai libri da leggere nel weekend potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, e scriverle per eventuali collaborazioni.
Buona lettura!