Il mio posto è altrove, un’indagine del maresciallo Pilato, è il secondo romanzo di Salvo Di Caro, scrittore siciliano che ambienta a Naro le sue storie.
Nei pressi di Naro, piccolo e suggestivo comune dell’agrigentino, in una vecchia stazione abbandonata viene ritrovato il corpo senza vita di Sara Scaduto. La giovane donna, negli ultimi tempi, si era allontanata dal marito e dal loro bambino per trasferirsi a Canicattì.

Per il maresciallo Antonino Pilato, che credeva di poter veleggiare verso la pensione nella tranquillità della provincia, arriva il momento di tornare in pista, chiamando in causa l’abilità dei pochi uomini a disposizione. Il filo conduttore dei tanti punti oscuri legati all’omicidio è da cercare nel passato e nelle conoscenze della vittima.
Nello scenario di una Sicilia affascinante e multiforme, Pilato affronta un gioco di specchi e verità nascoste nel quale dovrà utilizzare le proprie capacità deduttive al massimo delle possibilità.
Questo è “Il mio posto è altrove”, ovvero il secondo romanzo di Salvo di Caro, che abbiamo conosciuto con “Un caso qualunque”.
Due parole sul libro
Leggere le storie di Salvo di Caro è fare un tuffo in una Sicilia antica, dove i valori e le contraddizioni umane emergono lasciando spazio a storie che sembrano e diventano familiari pagina dopo pagina.
Dario La Rosa
Il suo è un mondo dove l’umanità è dietro l’angolo ma dove, dietro ad ogni apparenza, può esserci una storia scura che affonda nel passato e che necessita di essere riportata alla luce. Così il personaggio creato dallo scrittore siciliano, il maresciallo Pilato, si sbraccia e affronta la vita con dedizione e cercando di mettere da parte le emozioni per onor della verità.
L’autore ha salutato l’uscita del suo lavoro editoriale fissata al 30 settembre 2021.
Una cara amica, grande scrittrice, un giorno mi disse: “Scrivere un libro è come preparare il proprio figlio al primo giorno di asilo, lo lavi, lo profumi, lo vesti nel migliore dei modi e poi arriva il momento che dovrai lasciarlo andare e mettere nelle mani di altri, con la speranza che il mondo, in tutta la sua complessità, non gli faccia troppo male.” Beh, se avrete modo d’incontrarlo, abbiatene cura, c’è un pezzetto di me…
Da qui potete sfogliare le prime pagine di Un caso qualunque.
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