Cronorifugio: la recensione del libro di Georgi Gospodinov edito in Italia da Voland, vincitore del premio Strega europeo nel 2021.
Che idea geniale quella del Dott. Gaustin! Di fronte al dilagare di una delle malattie degenerative più infide e crudeli, progetta una clinica del passato in cui i pazienti possano ritrovare, rivivendoli, i propri ricordi. All’interno dell’edificio, ad ogni piano è dedicato un decennio, in base all’età, il paziente potrà accedere ad uno di essi e introdursi nelle diverse stanze in cui si riproducono, nei minimi dettagli, oggetti, arredamenti, giornali, auto e anche persone (veri e propri attori e figuranti) del loro passato. In questo modo, non soltanto potranno ritrovare la serenità perduta in un mondo che conoscono, ma sarà più facile provare a recuperare sempre più parti della memoria. Il progetto terapeutico di Gaustin, diventa famoso e, in tutta Europa, si inaugurano nuove strutture.

Quando la prospettiva di rivivere il proprio passato, giudicato migliore di un presente ostile e di un futuro pieno di incognite, si diffonde, l’idea del “cronorifugio” comincia ad attirare, sempre più, anche l’interesse dei sani, fino a spingere gli Stati ad indire un referendum sul ripristino di un periodo storico felice nel quale continuare a vivere.
Da qui, quello che era partito come un romanzo poetico e malinconico, ma geniale, sulla perdita della memoria e sul valore del ricordo, diventa una riflessione storico- politica, critica e sardonica, sull’Europa di ieri e di oggi. Sulle differenze, profonde e ataviche, tra Nazioni unite da interessi economici (di pochi) piuttosto che da ragioni geografiche, culturali, sociali e politiche.
Ma quali possono essere le conseguenze quando qualcuno prova a usare il passato come un’esca per attirare intere società, promettendo loro i vecchi tempi? Quei “vecchi tempi” che, non soltanto non potranno più tornare, se non in una posticcia e grottesca riproduzione, magari anche manipolata, ma che, in fondo, non è detto che siano stati davvero migliori. Di sicuro non per tutti.
Le cose geniali della Trama di Cronorifugio
- L’incontro tra uno smemorato, di un paese d’oltrecortina, con l’agente segreto che lo aveva spiato tutta la vita. Chi meglio di lui, avrebbe potuto ripercorrere il suo passato nei minimi e più segreti dettagli?
- La prima clinica nasce a Zurigo, in Svizzera, paese neutrale e senza memoria storica per antonomasia.
- La smemorata che, dolce e affabile, diventa feroce e violenta al momento di fare la doccia. È stata una deportata di Auschwitz
- Gli anni più votati al referendum nella maggior parte dei paesi: gli ‘80, che segnano la caduta del muro di Berlino e l’inizio dell’era moderna digitale al suono della disco-dance.
- In Italia vincono gli anni ‘60
- In Svizzera, il presente.
Cronorifugio di Georgi Gospodinov è edito in Italia da Voland. Il libro è vincitore del premio Strega europeo nel 2021. Sfoglia le prime pagine del libro.
Consigli di lettura
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.