La sentenza perfetta, i casi dell’avvocato Giulia Amato: la recensione del libro di Rosalia Alberghina edito da Porto Seguro
Giulia Amato è un giovane avvocato penalista. Reduce da un matrimonio fallito sotto il peso dell’incapacità di conciliare carriera e impegni di due giovani sposini che, probabilmente, non erano comunque fatti l’uno per l’altra, si barcamena tra il lavoro e il piccolo Matteo.
Aiutata dai genitori e molto poco dall’ex marito, che non si rivela tanto disposto al sacrificio nemmeno per il figlio, la sua vita scorre tra casa, studio e tribunale. Unico svago: sottoporsi al dileggio dell’adorata amica Alice che, con il suo umorismo caustico, non perde occasione per spronarla ricordandole che è giovane, bella, intelligente e che non merita di finire come “una vecchia zitella con una casa piena di gatti.”
Sarà un incarico importante quanto inaspettato a cambiare la vita di Giulia, non solo sentimentale ma, per certi aspetti, anche quella professionale. Si troverà a doversi occupare di un caso, non raro per le aule del Palazzo di Giustizia di Palermo, di appalti e collusione con la Mafia, e a destreggiarsi tra deontologia ed etica, tra intuito e sentimenti.
Con una scrittura fluida e coinvolgente, che riesce a tenere alta l’attenzione anche quando incede nell’ “avvocatese”, Rosalia Alberghina, regalandoci qualcosa del suo vissuto, dà vita ad un personaggio simpatico e accattivante che ha la testa di Alicia Florrick e il cuore di Ally Mcbeal. Impossibile non affezionarsi.
Leggi le prime pagine della storia
Potete leggere le prime pagine de “La sentenza perfetta” in formato digitale da qui.
Consigli di lettura
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Potete trovare altri consigli di lettura nella sua pagina Instagram, e scriverle per eventuali collaborazioni. Se avete voglia di scoprire altro sul mondo dei libri potete spulciare nella nostra rubrica dedicata.