• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
Sicilia Weekend
  • Home
  • Viaggi
  • Natura
  • Cultura
  • Cibo
  • Podcast
  • Notizie
  • Bambini
  • Chi siamo

Santa Chiara Palermo, il complesso monumentale

Gennaio 17, 2022 by SiciliaWeekend

Santa Chiara Palermo: il complesso monumentale nel centro storico, la sua storia e cosa c’è da vedere al suo interno.

Dopo aver ammirato il castelletto d’acqua di piazzetta Sette Fate, basta girarci su noi stessi per trovarci di fronte alla chiesa di S. Chiara ed al contiguo omonimo monastero, nel 1919 divenuto sede dell’Istituto per gli orfani di guerra ad opera dei Padri Salesiani. L’anno successivo vi venne fondata una Scuola tipografica ben attrezzata da macchine da stampa, comprese le prime automatiche “lynotipes”, inventate nel 1881.

Santa Chiara Palermo
foto Giuseppina Lombardo

Don Rocco Sindone, ricordato in una targa affissa accanto alla chiesa, nel decennio 1972-1982 lo trasformò in laboratorio di esperienze sociali. Dal 1988 l’Oratorio salesiano qui presente accoglie un Centro socio-sanitario per i ragazzi indigenti del quartiere e per gli extracomunitari in cui lavorò tanto don Baldassare Meli, anch’egli ricordato in una lapide esposta nel 2021 che così recita:

In memoria di Don Baldassarre Meli (1943-2020) Sacerdote di Don Bosco che ha dedicato la sua vita per la difesa delle bambine, dei bambini, degli adolescenti e per l’accoglienza dei migranti. “Io ho fatto la mia parte, adesso tocca a voi” – Don Meli

Di recente il bravissimo street-artist Igor Scalisi Palminteri ha realizzato una delle sue intriganti opere sulla parete esterna dell’oratorio: una bella e colorata rappresentazione di S. Chiara. La fondazione di questo complesso religioso monumentale risale al 1344, quando il conte di Adernò Matteo Sclafani fabbricò la chiesa congiungendola a quello che fu il palazzo di suo zio Matteo di Termine, maestro giustiziere del Regno. Secondo il seicentesco storico Vincenzo Di Giovanni, in seguito venne aggregato al complesso claustrale anche l’attiguo palazzo Spinola, di cui si nota lo stemma su un portale accanto alla chiesa.

Come racconta il marchese di Villabianca nella sua settecentesca opera “Palermo d’oggigiorno”, si trattava di un “Monastero di nobili signore del serafico Ordine di San Francesco”, ossia sotto la regola di S. Chiara, che venne retto prima dai Francescani conventuali e poi dagli Osservanti. Nel 1619 fu edificato, ai fini dell’ampliamento del complesso, il vicino Conservatorio del Saladino nell’omonima strada, destinato alle ragazze nobili, collegandolo tramite un cavalcavia.

La storia

Un altro importante intervento avvenne nel 1745, quando le clarisse ottennero la disponibilità di un belvedere sul Cassaro, raggiungibile attraverso un passaggio sopraelevato sugli edifici del circondario. Nel 1724, per assicurare alle monache un luogo di preghiera più intimo e raccolto, fu acquistata la chiesa di S. Anna dei Calzettai nella vicina rua (ruga, strada) Formaggi, in cui esse si recavano per mezzo di un passaggio interno. Nel 1678, rovinata da un terremoto, la chiesa venne rinnovata affidando il progetto a Paolo Amato, abbellendola con sculture e marmi preziosi.

Nel 1726, a causa di un ulteriore sisma, occorse un altro intervento diretto da Nicolò Palma che regalò alla chiesa un’impronta barocca. Ma durante i bombardamenti del 1943 venne distrutto il bel portale con colonne tortili dominato dal simulacro di S. Chiara, opera di Paolo Amato, insieme all’ala meridionale del complesso. In seguito venne sostituito dal portale della chiesa della Madonna della Grazia della maestranza dei Macellai, anch’essa gravemente bombardata, della quale rimangono i ruderi in via Caldomai, nel quartiere storico del Capo.

Il complesso monastico di S. Chiara fu invece più fortunato, in quanto venne restaurato ed ancora oggi possiamo ammirare il campanile barocco, il magnifico altare maggiore in cui spiccano i lapislazzuli, le gelosie, la ruota e le belle opere di Olivo Sozzi, di Gaspare Serenario, di Paolo Martorana, di Gaspare Fumagalli, di Antonio Grano e di Guglielmo Borremans. Una bella ed antica fontana in pietra di Billiemi, su cui è stata posta una statua di Don Bosco, si trova nel cortile. In tempi recenti, a seguito di alcuni scavi, nella parte della sala teatro dell’oratorio sono venute alla luce alcune parti delle antiche mura puniche cittadine risalenti al IV-V sec. a.C., sulle quali sorsero la chiesa ed il monastero. E dopo questa ennesima sorpresa che Palermo ci ha riservato, vi do l’appuntamento alla prossima passeggiata.

VISITARE PALERMO A PIEDI, LEGGI DA QUI LE ALTRE PASSEGGIATE ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ

L’AUTRICE DELLA “PASSEGGIATA”

Il mondo di Giuseppina Lombardo, guida-autrice di questo articolo, è ricco e variegato, la sua passione per la storia e la città di Palermo ci conduce nei meandri più affascinanti della città. In attesa di scoprire i nuovi itinerari, potete sfogliare il suo libro, singolare per il fascino con cui racconta i luoghi meno battuti e le particolarità storiche da scoprire in città.

Condividi

Filed Under: Apertura, Cultura Tagged With: beni culturali, palermo a piedi

Previous Post: « Cucinare un orso, Mikael Niemi: il libro
Next Post: Il figlio di Noè: la recensione del libro di Eric Emmanuel »

Primary Sidebar

NOTIZIARIO

ceramica santo stefano di camastra

Il futuro della ceramica è a Santo Stefano di Camastra: “Pezzi unici per affrontare il mercato”

Rosario D’Agostino

Rosario D’Agostino vince la sesta edizione del Giro della Sicilia

A Palermo la stagione estiva del Nauto, tra musica, festival e novità

Orari collegamenti aliscafi per Lampedusa e Linosa

come arrivare a Ustica

Come arrivare a Ustica

Averna Spazio Open

Averna Spazio Open, tutti gli appuntamenti a Palermo

porto di palermo

Porto di Palermo, tutto quello che c’è da sapere

earth-day-cefalù

Earth Day Cefalù 2024: il programma della festa

Sicilia a 390 gradi

Alicudi

Alicudi: cosa fare, cosa vedere e dove dormire

Cerda comune dei carciofi e della Targa florio

Cerda Comune dei Carciofi e della Targa Florio

pistacchi sicilia

Bronte, cosa fare e cosa vedere nel comune del pistacchio

castelbuono

Castelbuono, Comune d’eleganza e dolci sapori

Ustica, l’isola del mare davanti a Palermo

termini imerese

Termini Imerese, cosa vedere e cosa fare

Salina: tre Comuni fra capperi, spiagge e malvasia

Sciacca

Sciacca cosa vedere: le spiagge, e dove dormire

Ricerca

Uno sguardo sulla Sicilia

https://youtu.be/AYBijcsmHrk

Come trovarci

Mail
redazionesiciliaweekend@gmail,com

SiciliaWeekend è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Palermo prot. n. 30 del 7 luglio 2011

Copyright © 2025 Sicilia Weekend

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito, deduciamo che tu ne sia felice.AccettaRifiuta Per saperne di più...
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA