L’eredità delle dee: trama e recensione del libro di Katerina Tuckova pubblicato in Italia dall’editore Keller.
Ambientato nel villaggio di Žitková, al confine tra Moravia e Slovacchia, sui pendii dei monti Carpazi Bianchi, “L’eredità delle dee” di Katerina Tuckova è un romanzo storico a tinte gialle che si legge, però, più come un saggio, come un intrigante indagine alla ricerca delle proprie radici.
Le dee, “Bohyne”, erano guaritrici e veggenti, custodi di un sapere antico e tramandato per secoli di madre in figlia. Curavano le ferite del corpo e quelle dell’anima usando erbe, incantesimi e nozioni di medicina empirica mischiando saggezza popolare, retaggi del paganesimo e religiosità cristiana.
Dora è una di loro, anzi non proprio, perché nessuno l’ha iniziata alle pratiche di una dea, ma lo erano sua nonna, sua madre e la zia Surmena.
La trama
Scrivendo la sua tesi di laurea, un giorno, si imbatte proprio in un fascicolo sulla zia materna che ha cresciuto lei e il fratello, accusata di collaborazionismo con i tedeschi e morta in manicomio in circostanze sospette.
Così, grazie al materiale storico recuperato e al racconto di testimoni, riesce a ricostruire la storia delle sue antenate, svelando un apparato di menzogne sulla sua famiglia, nella speranza di riabilitare il nome di tutte quelle donne ingiustamente perseguitate nel corso dei secoli.
Bello ma non balla.
CONSIGLI DI LETTURA
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Una lettrice attenta ed una grande appassionata che con la sua penna acuta riesce sempre a trarre le spigolature più interessanti di ogni libro che ha per le mani. Potete trovare altri libri per chi ama la montagna e consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.