Tutto per i bambini, trama e recensione del libro di Delphine De Vigan edito in Italia da Einaudi sui bambini youtuber.
A metà tra un thriller e un distopico, con un ritmo serrato e incalzante, sembra un episodio di Black Mirror.

Kimmy Diore, una bambina di 6 anni, star di You Tube, è scomparsa! Probabilmente rapita.
Forse per compensare una carriera da reality-star mai decollata, Mélanie Diore ha creato Happy Récrée, un canale su YouTube, seguito da milioni di followers, dove mette in scena, ogni giorno, i suoi due bambini di 6 e 8 anni, mentre disimballano scatole, giocattoli di prova, mangiano caramelle davanti alla telecamera e ripetono meccanicamente le stesse espressioni di felicità, accumulando guadagni milionari.
Mélanie non è un’eccezione ma fa parte di quella schiera di adulti che hanno trasformato i propri figli in influencer senza porsi minimamente il problema della sovraesposizione di minori inconsapevoli e delle conseguenze che questo loop avrà su di loro.
Tutto pe i Bambini, la recensione
Quel mettere in scena se stessi, la propria famiglia e la propria quotidianità, quella ricerca del like, di provocare un commento, di ricevere una notifica e il feroce bisogno di esistere e condividere quotidianamente sul web, oggi è un nuovo modo di vivere e di stare al mondo. Internet e i social consentono a tutti di “mostrarsi fuori, dentro, sotto tutti gli aspetti” e, in tal modo, di esaudire “il desiderio di essere visti, riconosciuti, ammirati” senza alcun bisogno di “produrre, creare, inventare”.
Trasmettere le immagini sul web per milioni di euro, che saranno utilizzate per offrire loro una vita confortevole e prospera, per finanziare i loro studi, per forgiare l’ammirazione di una comunità di fan, è immorale? O peggio, può essere pericoloso?
Un romanzo potente come uno schiaffo in pieno viso, mostra le disastrose conseguenze del lato oscuro del progresso. Il digitale è divenuto infatti, oltre che straordinario promotore di scambio, conoscenza, innovazione anche propagatore di quelle tendenze alla chiusura mentale, al riduzionismo e alla disinformazione che voleva sconfiggere.
Giovani in smartworking, che non escono più, che consumano prodotti consegnati a domicilio e comunicano attraverso i videogiochi. “Abbiamo avuto l’opportunità di cambiare il mondo e abbiamo preferito la televendita”.
DI LIBRI E LETTURE
Questa rubrica è curata da “Vivechilegge”, ovvero Paola Ardizzone. Una lettrice attenta ed una grande appassionata che con la sua penna acuta riesce sempre a trarre le spigolature più interessanti di ogni libro che ha per le mani. Potete trovare altri libri per chi ama la montagna e consigli di lettura nella sua pagina Instagram, o nella nostra rubrica.